Capitolo 5 - Yuu

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Non c'era niente di più deprimente di sentire fuori gente che faceva baldoria e cantava mentre tu eri costretto in una cella.

In quel posto buio - era buio di giorno e lo era ancor di più di notte - non c'era nulla degno di nota. Avevo già contato i buchi che formavano le sbarre, il numero delle righe nel legno, i buchi nelle coperte che formavano il mio giaciglio.

Non c'era nulla di interessante e sentire tutta quell'allegria un piano sopra di me mi gettava nello sconforto.

Il meglio che potevo fare era ascoltare le canzoni che cantavano, totalmente ubriachi. Di tutte però ne riconobbi solo una che aveva l'aria di essere una parodia dell'inno nazionale.

Poi, solo alla fine, giunse una di quelle canzoni che tutti conoscevano ma pochi osavano cantare.

Quindici uomini
sulla cassa del morto.
Yoh oh oh,
E una bottiglia di rum!

Non era una canzone che mi era ignota, ovviamente. Conoscevo quella canzone, abbastanza bene da iniziare a tenerne il ritmo tamburellando sulla mia gamba.

《Non mi aspettavo che conoscessi una simile canzone》

La voce era così vicina che balzai in piedi di scatto, spaventato.

Non era la voce di Yoichi, ne ero sicuro. Ma allora chi era?

Una luce si accese, mostrando il volto di un certo ragazzo dai capelli biondi e gli occhi azzurri.

Che ci faceva lì a parlare con me il capitano?

《È una canzone piuttosto conosciuta. Solo che non molti osano cantarla. Ne hanno tutti paura》 dissi sedendomi nuovamente.

《Preannuncia l'arrivo dei pirati. La verità è che noi arriviamo comunque, non dipende da una canzone》

Non dissi nulla, limitandomi a guardarlo.

《Cosa vuoi da me?》 chiesi.

《Invitarti nella mia cabina con l'avviso che non esiterò a tagliarti in due se osassi fare qualcosa che non mi aggrada. Accetti o preferisci restare qui?》

《Accetto》 dissi immediatamente. Tutto pur di uscire da quel posto buio e maleodorante.

Lui annuì e aprì la porta della cella, per poi liberarmi la caviglia. Mi alzai e decisi momentaneamente di limitarmi a seguirlo fin sul ponte.

Nessuno ci degnò di uno sguardo, continuando a cantare.

C'era un audace marinaio,
Che io attendo dentro al cuor.
Non conosco il suo nome,
Ma ho bisogno del suo amore.

Incredibilmente, anche quella ero certo di averla già sentita, ma non prestai particolare attenzione, seguendo l'uomo fin nella sua cabina.

La prima cosa che notai fu la mia spada in un angolo. Diventai raggiante solo a vederla, e lui lo notò.

《Mi sembri molto affezionato a questa spada》 disse prendendola e osservandola.

《Mi è stata data dal governatore dopo averlo salvato da dei briganti. È una lunga storia》

Lui annuì, rimettendola a posto e osservandomi attentamente. Mi sforzai di non battere ciglio, nonostante mi sentissi a disagio.

《Credo di non aver mai sentito prima d'ora il nome Yuichiro. È un nome... interessante》 disse dopo un po', avvicinandomisi.

《Come fai a saperlo? Su questa nave il mio nome non l'ho detto a nessuno》

《Erano due settimane che non incrociavamo navi. Mi sembrava inutile prendere una nave e affondatla subito... così ho fatto un giretto nella cabina tua e del capitano. C'era così tanta bella roba che mi sembrava stupido lasciarla lì...》 disse aprendo l'armadio e mostrandomi i vestiti che prima appartenevano al capitano e a me.

Rimasi a bocca aperta.

《Domani li metteranno a posto e ne potrai avere un paio di ricambio. Meno sfarzosi, naturalmente》 concluse richiudendo l'armadio.

Annuii impercettibilmente.

Il capitano mi osservò attentamente, poi disse: 《Sei teso come una corda di violino. Spero non avrai creduto a quello che ti ha detto Yoichi, anche se ha un fondo di verità》

《Dimmi tu se devo credere a quello che mi ha detto o meno》

《È vero che ho fatto l'accordo con la ciurma, ma non devi preoccuparti che io voglia scoparti. Per quanto carino al momento non mi interessi》

《È quel "al momento" che non mi piace》 dissi, muovendomi da un piede all'altro. Non mi era mai successo di essere nervoso per così poco.

《Mi pare giusto avvertirti che se io non ti toccherò con un dito, i miei uomini saranno liberi di farlo e io non avrò il diritto di impedirglielo》 disse sedendosi sul letto in una posa troppo sexy per essere ignorata.

《Immagino che passerei dei brutti guai se li picchiassi tutti finché non la smettono》 supposi.

《Decisamente sì》 convenne lui.

《Bene. Posso sapere il nome del mio carceriere, prima di dovermene tornare là sotto?》

《Ti potrà sembrare buffo... ma scoprirai tu stesso il motivo. Mi chiamo Mikaela. Mikaela Hyakuya. Prima che lo chiedi no, non siamo parenti... ma è interessante, non trovi?》

Ero rimasto a bocca aperta nuovamente. Non aveva alcun senso. Cosa c'era dietro che mi stava sfuggendo?

《Vieni, ti riporto giù》

Uscimmo, ma ci fermammo vedendo tutti gli uomini ubriachi perfettamente sistemati in cerchio. Qualcuno oscillava lievemente, ma nulla di più.

《Ascolta, perché questa non la sentirai più cantare per un po'》 mi bisbigliò l'uomo. Travolto dalla curiosità, mi misi in ascolto.

Il re la colpì,
Quella dama rapì.
Nel mare si rianimò...
Nel cielo più intenso
Nel mare immenso.
Quei ladri qui guidò.

Mi resi conto con orrore di conoscerla. Era una canzone che pochi si azzardavano ad intonare, ancora meno delle canzoni piratesche normali.

Senza volerlo, però, mi aggiunsi al coro.

Yo-ho la gloria,
Corre nell'aldilà.
Nel volto, vivo o morto,
Lei ti seguirà.

Yo-ho. Non c'è tregua.
Quella gloria vivrà.
Nel volto, vivo o morto,
Lei ti seguirà!

Le candele si affievolirono di colpo, riempiendomi di ansia. Accorgermi di avere così paura per un'idiozia simile mi fece montare dentro la rabbia, ma era quasi più forte di me.

Senza dire nulla, il capitano mi sospinse a piano verso la botola che conduceva di sotto. Eseguii il suo tacito ordine fino a tornare nella cella.

《Yoichi sarà qua a vigilare. Eventuali... dettagli della tua permanenza qui, vedrò di darteli a tempo debito. Buonanotte, Yuichiro》

《Yuu》 dissi.

Mikaela si girò e chiese: 《Cosa?》

《Nessuno mi chiama Yuichiro. Chiamami Yuu》 dissi stancamente. Il sesto senso mi diceva che potevo fidarmi di quell'uomo. Forse era per il fatto che gli avevo dato del "tu" per tutto il tempo e lui non mi aveva detto nulla.

《Bene. Buonanotte, Yuu》

《Buonanotte Mika》 dissi. Lo sentii esitare sulle scale, per poi andarsene mentre io mi sistemavo sulle lenzuola e mi addormentavo.

My Captain || MikayuuDove le storie prendono vita. Scoprilo ora