chapter 2

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"I'm walking through the clouds,
When you're looking at me,
I'm feeling like a child, vulnerability,
I am shaking like a leaf if you move beside me,
And you're all that I see,
But it's no good for me."

The Corrs - No Good For Me

***

Bella non aveva bisogno della sveglia per alzarsi il mattino dopo. I suoi incubi la tennero sveglia tutta la notte permettendole 5 ore totali di sonno. Non importava quanto disperatamente avesse bisogno di dormire, la paura di vedere i suoi cari morire ancora una volta superava di gran lunga il suo bisogno di riposo.

Le 6 non arrivarono abbastanza in fretta per la povera, assonnata ragazza. Quando venne l’ora, non poteva essere più sollevata.

Bella tirò via il sottile lenzuolo dal suo corpo e lentamente si alzò dal materasso steso sul pavimento. Barcollò verso il bagno per lavarsi nel tentativo di svegliarsi appena un po’. si buttò un po’ di acqua fredda sul viso, si stropicciò gli occhi che le dolevano costantemente, manifestazione dei pianti notturni.

I suoi capelli normalmente ondulati erano una massa disordinata dovuto al suo continuo girarsi e rigirarsi, ma non le poteva importare di meno. Bella smise di importarsi del suo aspetto quando la sua famiglia morì. Nessuna quantità di trucco, prodotto per capelli potevano farla sentire meglio. Non importava quanto carina si sentisse, questo non poteva mascherare l’espressione di sofferenza e di nostalgia che indugiava sul suo volto.

Ma anche senza trucco, prodotti per capelli, o altri tipi di gratificazioni, Bella riusciva comunque ad apparire bellissima.

Bella setacciò disperatamente la cucina in cerca di qualunque tipo di caffeina da consumare.

“Cosa stai cercando, piccola?” una voce eruppe da dietro il frigo.

Bella sbirciò oltre la porta trovando sua zia in maglietta succinta e mutandine, con una sigaretta e una bottiglia di quello che sembrava whiskey nelle sue mani. Sembrava che avesse dormito quanto lei.

“Cosa ci fai alzata così presto?” Domandò Bella, decidendo per un bicchiere di succo di frutta.

Zia Kelly si strinse nelle spalle, “Non riuscivo a dormire. Sono in piedi dalle 5.”

Bella si sollevò un po’ quando quelle parole uscirono dalla bocca della zia Kelly. Non voleva che sua zia perdesse il sonno a causa delle sue costanti urla durante la notte. Era meglio se zia Kelly non veniva a conoscenza dei suoi problemi.

Bella un po’ sapeva che la zia aveva sentito le sue urla. Sicuramente, avendo zia Kelly un sonno pesante, poteva solitamente dormire con ogni tipo di rumore. Ma quando si alzò per andare in bagno nel bel mezzo della notte, non riuscì ad evitare di sentire le sue penetranti grida. Non avendo la minima idea su cosa fare, si sedette fuori la porta della camera da letto di Bella, ascoltando il suo pianto e piangendo lei stessa nel sonno innumerevoli volte.

Il resto della notte, zia Kelly restò sveglia nel suo letto, ascoltando le urla insistenti provenienti dall’indifesa ragazza solo a poche porte più giù. Non riuscì a dormire, un senso di colpa travolgeva il suo corpo, chiedendo al Signore perché Bella, la più dolce, più innocente ragazza che porta gioia nella vita di tutti, era costretta a subire tutto ciò. Zia Kelly stappò la sua bottiglia di whiskey mentre le lacrime solcavano il suo viso. Non piangendo per se stessa, ma piangendo per Bella.

Guardò Bella mentre beveva il resto del suo succo di frutta, lavare e asciugare il bicchiere, e lo riponeva nella credenza. Bella corse nella sua camera e tornò velocemente con il suo zaino e una felpa estremamente larga con scritto ‘Miami Flames’avvolgeva il suo piccolo corpo.

Love Save the EmptyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora