chapter 36

5.9K 218 40
                                    

Ragazzeeeeee, non preoccupatevi, non sono andata in letargo! Semplicemente lo studio mi sta soffocando.
Eccomi (finalmente) qui per voi con un nuovo capitolo. Oggi è anche uscita night changes quindi doppia sorpresa ahahahah.
La brutta notizia che vi avevo pre-annunciato nel capitolo precendente, è che la nostra amata storia sta giungendo a termine, ma non vi dirò quanti capitoli mancano.

Detto questo, buona lettura! :*


C’era calma e faceva freddo. L’oscurità lo avvolgeva, lasciandolo senza nessuna indicazione di dove fosse, e cosa stesse facendo lì. Harry rimase fermo al suo posto con gli occhi spalancati in allerta, una mano chiusa a pugno, e l’altra che stringeva la pistola che aveva al fianco. Cercava disperatamente e con cautela attraverso la stanza nera pece per qualunque segno di luce o vita. Non aveva idea di come fosse arrivato lì, ma non riusciva a scrollarsi di dosso la sensazione che qualcosa di brutto stava per accadere.

Ansia e paranoia presero il sopravvento quando i suoi occhi si adeguarono leggermente all’oscurità. Riuscì ad identificare il profilo di una figura avvicinarsi, ma in nessun modo sarebbe stato in grado di riconoscere chi fosse davvero. Riusciva a vedere il profilo di un corpo dalla coda dell’occhio, e senza soffermarsi un attimo a pensare, puntò la pistola e sparò.

La luce si accese nell’esatto istante in cui premette il grilletto, ed emise un urlo disumano per la vista che aveva davanti.

Lì, in piedi a non meno di cinque metri da lui c’era l’amore della sua vita, piegata, stringendosi il petto mentre il sangue zampillava sui vestiti, mani, corpo, e pavimento. La stretta ferrea che aveva sulla pistola si allentò di colpo, e tutte le emozioni abbandonarono il suo corpo mentre la pistola cadeva sul pavimento di cemento.

Aveva appena sparato a Bella.

La sua prima reazione fu quella di correre verso di lei. Ma delle catene metalliche gli intrappolavano i polsi e le caviglie, impedendogli di aiutare la ragazza morente di fronte a lui. Urlò e tirò le catene, piangendo e gridando, desiderando disperatamente di essere liberato; ma il solo risultato furono polsi e caviglie sanguinanti, muscoli indolenziti, e una grande pozza di sangue che si allargava sul pavimento sotto Bella.

Non disse nulla quando il liquido rosso cremisi cominciò a riversarsi dalla sua bocca. Iniziò a soffocare nel suo stesso sangue, che sgorgava ovunque, qualche goccia arrivò ad Harry. La sua testa si alzò di scatto e gli occhi incontrarono i suoi. Harry pianse ancora più forte allo sguardo che aveva negli occhi- disperazione. Lei sapeva che era la sua fine, e lasciò andare lentamente la ferita sul petto e che la mano insanguinata si posò inerte al suo fianco mentre cadeva in ginocchio. Harry le urlò, dicendole di tenere duro, ma lei non lo ascoltò. Sedette lì guardandolo, e lui guardò impotente mentre la vita abbandonava il corpo di quelli che una volta erano bellissimi,  ma adesso vuoti occhi verdi.

Improvvisamente, Harry vide Bella cadere faccia a terra quando un’altra pallottola le attraversò il lato della testa, ed Harry sentì come se quello stesso proiettile fosse passato anche dentro di lui. Lei non c’era più. Morta. Per colpa sua. Harry non osò distogliere gli occhi da lei, ma sapeva che quello a fianco a lui era Drake, e sapeva che lui sarebbe stato il prossimo.

Singhiozzò quando Drake gli strappò la camicia, facendo scontrare la pistola con la sua pelle nell’esatto punto in cui si trovava il suo cuore. La pistola era fredda contro la sua pelle, e non desiderava altro che morire in quel preciso momento. Bella era tutto ciò che c’era di buono in quel mondo crudele, e meritava solo il meglio. Ma per causa sua, l’unica cosa buona che aveva ricevuto era un posto in paradiso. Lui non meritava nemmeno quello. Meritava di marcire all’inferno.

“Puoi anche non aver mai perso, Harry. Ma io vinco sempre.”

Bang.


Harry scattò quando il tuono scosse la casa. I suoi vestiti erano madidi di sudore e le sue guance erano bagnate, annaspava per ritrovare fiato. In qualche modo era sollevato che gli eventi che aveva vissuto avevano preso vita solo nei suoi incubi, ma era scosso dalla paura al pensiero che nella sua vita, quello potesse essere il suo futuro.

Love Save the EmptyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora