chapter 4 part II

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L’ultima campanella della giornata suonò e tutti gli studenti si precipitarono ai loro autobus. Bella uscì dalla scuola con il resto della folla, cercando ancora di evitare Lou, ma cercando anche di trovare Harry. Non poteva fare altro che preoccuparsi per lui e del suo stato arrabbiato. Bastava semplicemente vederlo per placare la sua preoccupazione, ma non riusciva a trovarlo. Non si fece vedere alla loro sala studio alla fine della giornata cosa che la preoccupava molto considerando che ne faceva una priorità arrivare in quella classe per vedere Bella.

Bella non sapeva quanto irascibile fosse Harry, e quanto fosse incontrollabile in questo stato. Era una persona completamente diversa, la vera personalità di Harry aveva zero controllo. Una volta che la rabbia iniziava a pulsare nelle sue vene, una parte del tutto nuova prendeva il sopravvento, e nessuno poteva salvarlo da questo.

Non erano passati nemmeno cinque minuti da quando aveva incominciato a camminare verso casa, quando un’auto si fermò violentemente accanto a lei. Il forte stridore delle ruote trafisse le orecchi di Bella e la fece fermare. L’auto nera che l’aveva presa precedentemente era di nuovo parcheggiata di fronte a lei. Il finestrino scuro si abbassò rivelando un frenetico, scarmigliato Harry.

“Non ti lascerò andare a casa da sola dopo quello che ti è successo. D‘ora in poi verrai con me.” la sua voce era severa ed arrabbiata. Bella poteva ancora vedere l’oscurità e la frustrazione nei suoi occhi dal loro incontro nel corridoio. Tuttavia, vi era anche senso di colpa, come se sapesse qualcosa che Bella non conosceva. La sua testa le diceva di stare lontana da lui. Ma il suo cuore non poteva fare a meno di preoccuparsi per quel ragazzo. E sentiva come se entrare in quella macchina fosse l’unico modo possibile per essere sicura che Harry sarebbe stato bene. Così lo fece.

Bella poteva sentire il respiro pesante di Harry dal sedile del passeggere. I suoi ricci erano umidi e sulla sua fronte c’erano piccole gocce di sudore. Sembrava molto più stanco rispetto a quando lo aveva visto prima. La pelle della sua mano destra era rotta sulle nocche e sangue secco ricopriva la zona. Bella non ci fece molto caso, dando per scontato che la ferita fosse dovuta ai pugni sull’armadietto. Ma non poteva fare a meno di chiedersi dove stava andando quando aveva girato l’angolo del corridoio dopo il loro scontro.

I suoi pensieri furono interrotti quando sentì che l’auto acquistava maggiore velocità in pochi secondi. Il tachimetro puntava 65 e aumentò, quando alla fine Bella parlò.

“Harry. Rallenta”

La loro velocità continuò ad aumentò mentre gli occhi di Harry restavano incollati alla strada. Poteva dire che era arrabbiato, anche infuriato. La sua mente ritornò ai suoi incubi dove era in quell’esatta situazione ma con la sua famiglia. Il tachimetro adesso segnalava 75 e a Bella stava iniziando a prende il panico. Poteva avvertire la morte avvicinarsi sempre di più mentre sedeva impotente e indifesa nel sedile del passeggero.

Aveva rivisto i suoi sogni così tante volte, ma adesso erano diventato reali.

“Harry, ti prego!”

Chiuse con forza gli occhi mentre la macchina raggiungeva i 90 miglia all’ora.

“Harry!”

Le sue mani stringevano furiosamente il volante trasformando le sue nocche rosse in un bianco spettrale, ignaro della terrorizzata ragazza in lacrime affianco a lui. La sua velocità aveva raggiunto un miglio all’ora quando Bella urlò.

“Ti prego, smettila! Ho perso la mia famiglia in un incidente d‘auto, non voglio seguire i loro passi.”

Il suono della voce implorante di Bella finalmente riportò Harry alla realtà. Premette immediatamente il freno, e l’auto sbandò per fermarsi. Bella gemette quando venne spinta in avanti e la cintura di sicurezza sfregò contro la pelle del suo collo.

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