chapter 25

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Ciao ragazze, scusate il ritardo ma ho dovuto organizzare il viaggio insieme a mio padre e non avevo mai tempo per tradurre il capitolo.
Adesso infatti sono a Londra, la mia città preferita e sono riuscita a caricare il capitolo a cui dovrete fare molta attenzione e leggendo capirete il perchè.
Spero di caricarne un altro tra qualche giorno ma tutto dipende dal fatto se gli hotel in cui andrò avranno il wifi(penso e spero di si). Ah scusate se l caricherò in orari un po' strambi ma vi ricordo che c'è il fuso orario e sono un'ora indietro ahahah.
Un bacione, e tanti saluti da Londra :*

Bella fissò le lettere arrugginite sull’arco sotto l’entrata del cimitero. Lei ed Harry erano rimasti in piedi all’entrata per quelle che sembravano ore, ma che in realtà erano solo pochi minuti. Per quanto Bella volesse delle risposte, quando guardò verso il suo ragazzo e vide lo sguardo sul suo volto, si sentì come se volesse dimenticare tutto quello che era successo nelle ultime due ore e andare a casa a riposare con Harry.

Bella si voltò così da trovarsi di fronte ad Harry, i loro occhi si incontrarono immediatamente dopo minuti che avevano fissato ogni uno una propria direzione. Lei gli prese il suo volto a coppa tra le mani e premette le proprie labbra fredde su quello calde e sorprese di lui. Harry emise un respiro tremante nella sua bocca, come se lo avesse trattenuto tutto il tempo in cui erano rimasti all’entrata. Bella si tirò indietro per spostare i capelli dal volto di lui e appianare le linee di tensione.

“Qualunque cosa tu voglia mostrarmi, Harry” Iniziò Bella, sfregando i pollici sulle sue guance arrossate, “chiunque ci sia qui, non me lo devi mostrare proprio adesso.”

Un piccolo, triste sorriso attraversò il suo volto. “Cosa è successo alla tua voglia di risposte?”

Lei baciò la pelle nuda del suo petto che lo scollo a V e il giubbino non coprivano, poi poggiò la mano sul suo petto. “Ho cambiato idea.”

Harry rise, baciandola sulla testa avvolgendo un braccio intorno alla sua schiena mentre con l’altra le lisciava i capelli.

“Sei una cosa unica e rara, Isabella.”

Lei gli mise il mento sul petto così da potersi perdere in quei bellissimi occhi verdi.

“Ed è per questo che sono così irresistibile.”

Il tentativo di Bella di rallegrargli l’umore si rivelò un successo quando sentì la risate di Harry echeggiare attraverso le fredda, cupa atmosfera.

Lui le prese la testa tra le mani e lasciò un casto bacio sulle sue labbra. “Lo sei, piccola.” Le spostò un ciuffo ribelle di capelli dietro l’orecchio prima di prenderle la mano e condurla alla panchina posta di fronte al cimitero. “Vieni.”

Una volta che entrambi si furono seduti, Harry prese un profondo respiro prima di iniziare.

“Adesso, quello che sto per dirti è molto da assimilare. E lo capisco. Ma per favore, ti prego, non lasciarmi subito, piccola. Prenditi un po’ di tempo per pensarci, okay?”

Bella spostò lo sguardo alla mano di Harry nella sua, il suo pollice tracciava il contorno delle sue nocche.

“Va bene.”

“Bene,” prese un profondo respiro, incapace di formare parole, balbettandone ogni una che veniva fuori dalla sua bocca.

“Non so come farlo,” biascicò Harry esasperato.

Bella gli strinse la mano. “Non devi-”

“Si. Si devo farlo. Voglio che tu abbia tutto di me. E per averlo hai bisogno di conoscere ogni cosa su di me.”

Le mani di lei trovarono nuovamente le sue guance, questa volta Harry si lasciò trasportare dal suo tocco, e lei sentì il corpo di lui diventare di colpo molto più rilassato.

Love Save the EmptyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora