Cherry Lips - Sequel di Anonymous [Youth Series ~ Book #4]

17 🍒

#Calec #boxboy
[tre mesi e mezzo prima]

Caleb 😈:
Ciao, sono Caleb...
Il migliore amico del fidanzato di tua cugina
Ti ricordi di me?
09:23 ✔️✔️

Alec 👅:
Sì, mi ricordo di te... Sei quello stronzo che bacia da Dio 😏
09:24 ✔️✔️

Caleb 😈:
Senti... ti andrebbe di vederci per prendere un caffè?
09:24 ✔️✔️

Alec 👅:
Certo, non vedo l'ora 😏
Dove ci incontriamo e a che ora?
09:25 ✔️✔️

Caleb 😈:
Al green lights per le due, va bene?
09:26 ✔️✔️

Alec 👅:
Va benissimo, a più tardi 😘
09:27 ✔️✔️

Sarebbe dovuta andare così: loro due che si incontravano per prendere una caffè e per parlare un po'. Allora perché in quel momento si trovava sul divano di casa sua con Alexander sdraiato sotto di lui mentre annaspava in cerca d'aria?

Il moro si alzò dal petto del biondo sotto di sé per riprendere fiato mentre il minore incominciò a lasciarli baci bagnati sul collo, facendo eccitare nuovamente il maggiore dei due.

«Non sarebbe dovuta andare così.» ansimò Caleb, riprendendo fiato mentre scrutava con sguardo liquido il biondo e si passava, involontariamente, la lingua sulle labbra rosse e gonfie per via di tutti i baci e dei morsi lasciati dal minore.

«Io invece dico di sì.» mormorò sensualmente il biondo dopo essersi staccato dal collo del maggiore per poi incollare la sua bocca a quella del moro in un bacio bagnato e bisognoso.

Caleb staccò bruscamente la sua bocca da quella del biondo che mugolò infastidito da quel gesto, lanciandogli uno sguardo truce poi si passò una mano tra i capelli chiari e sbuffò.

Alexander cercò di riavvicinarsi al viso del maggiore, ma quest'ultimo gli afferrò i polsi e li portò sopra al bracciolo del divano, rivolgendogli un sorriso sghembo.

Il più grande dei due poggiò un ginocchio tra le gambe del minore, pentendosene poco dopo poiché sfiorò il membro duro del biondo che ansimò a quel contatto.

Alexander gemette nell'orecchio del maggiore, facendogli smettere di pensare alle conseguenze e finalmente scontrare, per l'ennesima volta, le loro bocche.

Caleb violò violentemente la bocca del minore con la lingua, cosa che Alec sembrò apprezzare particolarmente visto che subito dopo intrecciò la sua con quello del maggiore. Il moro incominciò a divorare voracemente le labbra del minore, mordendole, succhiandole e facendolo ansimare pesantemente.

Caleb continuava a tenere i polsi del minore contro al bracciolo mentre lui cercava di divincolarsi per poter toccare il maggiore, senza però riuscirci poiché il più grande era più forte.

Alexander morse il labbro inferiore al maggiore che ringhiò a quel gesto per poi staccarsi dal più piccolo che emise un mugolio di disappunto. Il minore si leccò le labbra gonfie e umide di saliva. Le labbra di Caleb sapevano di fumo per via della sigaretta che aveva fumato mentre si erano incamminati verso casa sua e di menta per via della caramella che lui stesso gli aveva offerto poco prima di finire su quel divano.

Caleb, senza quasi rendersene conto, lasciò i polsi del più piccolo che portò immediatamente le sue mani alla nuca del maggiore per poi avvicinare di nuovo il viso del moro al suo e riprendere a baciarsi con ancora più foga, tirandogli leggermente i capelli.

Andarono avanti a divorarsi le labbra per un tempo indefinito. Smisero solamente quando entrambi ebbero bisogno di riprendere fiato e anche perché il cellulare del minore prese a squillare. Sua madre lo stava chiamando, voleva che tornasse immediatamente a casa.

Abbandonò di controvoglia le labbra e il corpo di Caleb per poi uscire dalla casa di quest'ultimo, promettendosi che si sarebbero visti ancora per continuare da dove avevano lasciato.

Caleb, ancora stordito da quello che era successo poco prima, annuì solamente mentre andò a toccarsi le labbra gonfie e bagnata dalla saliva di Alexander. Sorrise; un semplice e spontaneo sorriso.

Il maggiore si passò una mano tra i capelli castani per poi sospirare pesantemente.

L'unico parola che gli ronzò nella mente in quel momento fu cazzo. Sì, cazzo perché era fottuto. Quel ragazzo gli piaceva e la cosa lo rendeva dannatamente confuso, ma l'idea di poterlo baciare e toccare ancora lo rendeva estremamente elettrizzato.

Cazzo, e ora che faccio?