Capitolo 6 - Emma; Il Bene

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Perché qualcuno dovrebbe procurarsi del male da solo? Se sai che qualcosa ti farà soffrire, perché la fai ugualmente? Forse perché speri che la prossima volta, non soffrirai.

<<Sei silenziosa>> mia madre mi stava legando i capelli in una lunga treccia, nonostante la vista le fosse stata portata via molto tempo fa, riusciva a fare così tante cose che nessuno avrebbe mai potuto credere che in realtà non potesse vedere.

<<Scusami, ero persa nei miei pensieri... come è andata oggi?>> chiesi, ero seduta sul mio letto con le gambe incrociate, dietro di me mia madre era alle prese con i miei capelli, come faceva tutte le sere.

<<A cosa pensavi? Sembri preoccupata>> preoccupata... c'era mai stato un giorno in tutta la mia vita in cui non ero stata preoccupata?

<<Mi stavo solo chiedendo cosa passi per la mente di chi va incontro al proprio male consapevolmente>> risposi sospirando, per poi aggiungere <<tu hai mai toccato l'acqua del lago dei sogni?>> le chiesi, e notai che le sue mani si bloccarono per un attimo, per poi continuare.

<<Sì, e non è stata una bella esperienza... Nessuno dovrebbe mai provare ciò che ho provato io quel giorno>> spiegò con calma, accarezzando poi il mio collo dolcemente.

<<Cosa hai visto?>> le chiesi, lei sospirò, aveva finito di comporre la treccia così mi voltai verso di lei, stringendo le sue mani nelle mie.

<<Ho visto tuo padre, morto>> rispose amaramente, poi aggiunse <<anche Caliel ed Emma toccarono l'acqua del lago, ed entrambi ebbero visioni orrende.. Non toccarla mai, chiedi pure a tuo zio>> Caliel era come un secondo padre per me, non riuscivo proprio a chiamarlo zio, ma lui ed Aamon li reputavo le persone più vicine a me oltre Orias e la mia famiglia.

<<Io non ho intenzione di toccarla ma... Non ha importanza, puoi stare tranquilla ma'>> dissi baciando la sua fronte, non volevo darle preoccupazioni.

<<Lo spero, per qualsiasi cosa sai che puoi parlarne con me>> mia madre mi salutò dandomi la buonanotte, papà la aspettava nel corridoio per accompagnarla in camera da letto.

Mi lasciai cadere di schiena sul letto, ero stanca ma non era ancora il momento di dormire. Puntuale come sempre, Iax comparve nella mia camera alle 22.00, pronto per il mio giro esplorativo, nonostante non fossi proprio dell'umore giusto.

<<Che hai? Hai una brutta cera>> Iax era l'angelo pentito che aveva la più totale fiducia di mia madre, e il più alto numero di fan in tutto il regno!

<<Sono stanca, però andiamo, mi devo distrarre>> dissi andadogli incontro, Iax era alto, occhi azzurri, biondo, muscoloso... sbavare in sua presenza era facile, eppure gli mancava qualcosa. Mi divertivo a elogiarlo con gli altri, ma alla fin fine non provavo chissà che nei suoi confronti se non amicizia.

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Il nostro dolce peccato (IN SOSPESO)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora