Capitolo 16 - Emma; Ti dirò i miei Peccati

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Non ero mai entrata in una chiesa, né sapevo se ci fosse qualche regola ben precisa da seguire, così quando entrai per la prima volta nella chiesetta di pietre tutto ciò che feci fu osservare ciò che si parava dinanzi a me: delle panchine in legno erano rivolte verso un piccolo altare in marmo dietro il quale, sulle mura, vi era infisso un crocifisso con Gesù in croce, alla mia sinistra vi era un recipiente in pietra dove vi era l'acqua benedetta.

Avanzai, ai miei lati vi erano varie statue di diversi santi, come Sant'Antonio e San Francesco. Dietro l'altare vi era un piccolo tavolino con tutti gli oggetti sacri che servivano a condurre la messa, le ampolline per vino e acqua, la ciotola che conteneva ostia e così via, mi soffermai poi sul messale, il libro sul quale vi erano i testi, annotazioni, canti e quant'altro per la celebrazione della messa.

Mi avvicinai abbastanza da sfiorare la copertina in pelle, aprendo ad una pagina a caso ed iniziando a leggere.

"Matteo 7,7-14

7 Chiedete e vi sarà dato; cercate e troverete; bussate e vi sarà aperto; 8 perché chiunque chiede riceve, e chi cerca trova e a chi bussa sarà aperto. 9 Chi tra di voi al figlio che gli chiede un pane darà una pietra? 10 O se gli chiede un pesce, darà una serpe? 11 Se voi dunque che siete cattivi sapete dare cose buone ai vostri figli, quanto più il Padre vostro che è nei cieli darà cose buone a quelli che gliele domandano!
12 Tutto quanto volete che gli uomini facciano a voi, anche voi fatelo a loro: questa infatti è la Legge ed i Profeti.
13 Entrate per la porta stretta, perché larga è la porta e spaziosa la via che conduce alla perdizione, e molti sono quelli che entrano per essa; 14 quanto stretta invece è la porta e angusta la via che conduce alla vita, e quanto pochi sono quelli che la trovano".

Lessi più volte quel testo, riflettendo sulle parole e estraneandomi dal luogo in cui ero.

La via più difficile sarebbe stata quella che avrebbe portato dunque alla nostra salvezza, ma potevano queste leggi valere anche per noi: angeli e demoni o erano rivolte solo agli umani? Se avessi chiesto, lui mi avrebbe risposto?

Mi voltai verso il crocifisso, mamma mi aveva narrato più volte la storia del Profeta figlio di Dio, Gesù, la cui storia mi lasciava sempre interdetta, soffrivo nel pensare ciò che aveva passato e i tradimenti da lui ricevuti ed accettati.

<<Vi posso aiutare?>> mi voltai sorpresa, quello che immaginai fosse il sacerdote della piccola chiesa doveva aver sentito i miei passi ed in quel momento era in piedi dietro di me, osservandomi con uno sguardo gentile.

Era un uomo sulla trentina, capelli ed occhi scuri, emanava un grande senso di pace e tranquillità, mi sembrava quasi di essere in paradiso.

<<Lui è qui?>> sembrai pazza, soprattutto per la domanda che feci.

<<Lui?>> ripetette il sacerdote confuso.

<<Dio>> dissi come se fosse ovvio.

<<Ovviamente è qui, questa è la sua casa>> mi sorrise indicando l'ambiente che ci circondava... No, quella non era la sua casa, era solo un luogo sacro nel quale gli umani avevano l'illusione di essergli vicino.

<<Quindi se gli dovessi parlare, mi ascolterebbe>> continuai, il sacerdote avanzò con mani consente.

<<Può ascoltarti ma non può risponderti, non meritiamo di udire la sua voce>> proprio quando pensavo di sentirmi vicina alla fede, concetti come quello mi confondevano, quasi disgustandomi.

Il nostro dolce peccato (IN SOSPESO)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora