Tornata a casa mi ritrovai ad osservare mio padre discutere in un corridoio con Morgue, mentre mia madre e Danil conversavano al piano di sotto.
Perfetto. Sbuffai tornando in camera, erano tutti distratti quindi presi il diario di Lilith e aprii una pagina a caso.
"Trovare il coraggio di seguire i propri sentimenti è più difficile di adattarsi a situazioni più semplici da gestire.
Michele giustifica tutto con "Lui sa, È ciò che lui desidera" come posso io accettare una vita in cui io verrò sempre al secondo posto rispetto a Lui? No, ho scelto di rimanere qui, negli inferi.
Lo sguardo di Michele quando gli ho comunicato la mia scelta è cambiato, è diventato triste: disperato. Ma non ha detto ciò che volevo sentire, non ha saputo lottare come avrei voluto. Lucifero invece alla notizia si è rallegrato, felice di aver vinto un'altra battaglia contro di Lui, ed offrendomi il trono accanto al suo, oltre che ad un calice del suo sangue.
Bere il suo sangue è stata una delle esperienze più tragiche di tutta la mia esistenza. La mia gola ardeva, il mio corpo implorava pietà, mentre tutto sembrava andare a fuoco, la mia testa doleva come se mille demoni la stesseri riempiendo di calci e tutte le ossa del mio corpo sembravano rompersi per poi ricomporsi, più forti di prima.
Ero così rinata, non più Lilith umana, compagna di Adamo... ma Lilith demone, regina degli inferi.
Oggi stesso ho deciso di tingere i miei capelli, di ricoprire il mio rosso, il rosso tanto amato da Michele e ricoprirlo con il nero assoluto, con il buio, con ciò che abita il mio cuore.
Mi sono recata in una cittadina umana, a sud della Francia, per osservare ciò che sarei dovuta essere io, inorridita nell'osservare la vita a cui le donne erano state destinate, sottomesse in ogni ambito dall'uomo, schiave ignare, troppo ingenue per capire di quanto fossero sprecate in ciò che facevano, ignare di quanto fossero in realtà capaci di fare.
Avevo iniziato a seguire un uomo, appena uscito da messa con la sua famiglia: una moglie e due figlie, una sette anni e l'altra quattro.
Le aveva salutate tutte con un bacio, la moglie sarebbe tornata a casa a preparare il pranzo, mentre lui sarebbe andato a passeggiare un po', o almeno così disse.
Lo seguii, aveva l'aria di chi aveva appena mentito, di chi era abituato a farlo e non avrebbe mai smesso. La moglie nascondeva lividi ben evidenti sotto le sue vesti.
Mi resi dunque visibile, andandogli incontro. Lo osservai ammaliante, ottenendo così ciò che volevo: la sua attenzione.
<<Enchanté>> mi disse fermandosi a poco da me, gli offrii la mia mano che baciò sul dorso, sorridendomi poi da vero gentiluomo.
<<Un vrai gentleman>> gli risposi sorridente, lui si avvicinò di più a me, potevo sentire la sua eccitazione, la sua puzza di sporco traditore, di marito e padre che valeva meno di zero, mi disgustava. Non appena fummo vicini, portai la mia mano sul suo cuore, facendo poi forza nella sua pelle, attraversando gli strati di muscoli e le ossa, arrivando poi a toccare il muscolo che gli dava la vita, il cuore e stritolandolo fra le mie stesse mani, provando piacere nel vederlo morire sotto i miei occhi, per mano mia.
La mia mano zuppa di sangue penzolava lungo il mio corpo immobile, gocce di sangue cadevano da essa sul viso senza vita dell'uomo, che non avrebbe più tradito ne fatto del male a nessuna donna... la sua anima stava già marcendo nella gola degli inferi.
<<Lilith...>> mi parse di sentire la voce candida, soave e sconvolta di Michele alle mie spalle, ma non mi voltai, avevo ormai scelto la mia strada, la strada che ci avrebbe separati per sempre. Lui il bene, io il male. Ho deciso di non vederlo più, non saprei come reagire nel vedere il suo sguardo carico di delusione su di me."
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Il nostro dolce peccato (IN SOSPESO)
Paranormal-Questo libro è la continua de "Il mio dolce peccato" Chi cerca salvezza nel male, sia pronto a trovare nient'altro che infelicità e pentimento per il resto della sua vita. La vendetta, uno dei più meschini fra i peccati che si possano commettere...