"Non posso crederci, non così, non ora, Dio fa che sia un sogno ti prego"
Le lacrime ricoprono il mio viso offuscandomi la vista, dalla mia bocca escono parole frammentate dai singhiozzi.
"Mi dispiace signorina, abbiamo fatto il possibile, ma non ce l'ha fatta" dice l'infermiera tutto d'un fiato. Appena sento quelle parole un grido si impadronisce della mia voce; sono ferma, immobile, accasciata per terra con le mani tra i capelli. Tutto quello che riesco a fare è gridare e piangere. Ormai sconfitta esco dall'ospedale, ho bisogno di prendere una boccata d'aria.Non ti sei ancora presentata stupida
Vocina del cazzo, stai zitta.
Comunque, sono Kristina ho 16 anni, vivo a New York ed ho una vita di merda. Quello a cui avete appena assistito è la morte di mia madre, l'unica che mi era rimasta nella mia famiglia. Mio padre è morto in guerra quando avevo 8 anni, era un soldato; amavo molto mio padre, era forte, protettivo, bello, dolce e mi trattava come una principessa. Mia madre dopo la morte di mio padre era cambiata, sul suo viso non c'era più quel magnifico sorriso di sempre, beveva ogni sera, piangeva sempre e non si lasciava mai "aiutare" da nessuno. Diciamo che all'età di 9 anni incominciai la mia vita in piena solitudine, mia madre infatti non c'era mai per me, ma la capivo, quindi lasciavo perdere e andavo avanti. Incominciammo a riavvicinarci quando avevo ormai 12 anni, ero felice perchè mi mancava molto anche se abitavamo nella stessa casa. A 14 anni mi crollò il mondo addosso, mia madre si era innamorata di un altro uomo e io non potevo accettarlo, almeno non subito, quindi incominciai a tagliarmi. Quando lo facevo mi sentivo bene, libera, come se ogni mio problema sparisse per un po', ma ora basta parlare di questo.
Mi incammino verso casa, dista circa un quarto d'ora dall'ospedale. Tiro fuori dalla tasca un pacchetto di sigarette, ne sfilo una e l'accendo. Si lo so cosa starete pensando "Fumi a 16 anni?!" bhe si e non vedo quale sia il problema. Inspiro il fumo e lo rilascio creando una nuvoletta di fumo e continuo così finchè non la finisco.
Eccomi qui, finalmente a casa o meglio villa; è bianca e molto semplice all'esterno, mentre all'interno è rigorosamente arredata di mobili neri che io adoro. Entro nel mio bagno, mi guardo allo specchio e noto i capelli disordinati, le guance nere per colpa del mascara colato e il rossetto sbavato. Mi strucco, riempio la vasca, mi spoglio e dopo nemmeno due secondi sono all'interno di essa. Appoggio la testa al muro e chiudo gli occhi riflettendo ad alta voce sul da farsi.
"Cosa può fare una ragazza di 16 anni da sola, come posso procurarmi i soldi? Co"
Vengo interrotta dal suono del campanello. Esco dalla vasca, mi asciugo e mi me-
DRIIN DRIIN
"Ma porca puttana, perchè le persone non posso aspettare due minuti cazzo"
Mi metto in fretta e furia i pantaloni della tuta e una felpa nera, imprecando (come al solito) e corro giù per le scale. Apro la porta e mi ritrovo davanti un....
Kristina McCurdy.
Spazio autrice
Ciao a tutti, mi chiamo Delara, ma tutti mi conoscono come Daddy; questo è il primo capitolo della storia, spero vivamente che vi sia piaciuto!
Adesso scrivo anche il secondo e lo pubblico, stasera probabilmente pubblicherò ancora!
❤❤❤❤❤
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Beautiful Disaster
RomanceÈ la mia prima storia, quindi mi scuso per errori e cose varie. Lei: una ragazza dal cuore di ghiaccio per colpa del suo passato, stronza, fredda, senza sentimenti, ha un piercing al naso i capelli lisci biondi e gli occhi azzurri particolari, così...