Beautiful Disaster

Capitolo 17

DYLAN
Salgo in macchina, spingo l'acceleratore e mi avvio verso la casa di Stephen per incontrare Kristina.
Non voglio relazioni serie, una botta e via basta e avanza.
Dopotutto ho perso la testa per il suo corpo, di lei, della sua persona, non me ne frega proprio nulla.
Sono arrivato alla loro casa, parcheggio l'auto difronte ad essa e mi avvio verso la porta.
Dopo pochi minuti mi viene ad aprire lo stesso ragazzo che ho visto oggi, quello con Kristina.

"Piacere Dylan" allungo la mano verso di lui.
"Piacere Michael, entra pure" si sposta dalla porta dandomi accesso alla casa.
"Kristina dov'è?"
"Adesso la chiamo" dice mentre si dirige al piano di sopra.

Mi accomodo sul divano, prendo il telefono dalla tasca dei jeans e guardo un po' le notifiche.

"Mi ha scritto Melanie" quasi sussurro.

Chi è Melanie?
Bhe la mia ex ragazza, una vera bomba.
Perchè le scrivo?
Perchè voglio scoparmela e dato che lei ci sta non abbiamo problemi di nessun tipo.

Sento dei passi provenire dalle scale, alzo lo sguardo ed incontro il suo.
Top nero, shorts neri, e niente è la morte.
Il suo seno prosperoso a momenti esce dal top.
Ha un corpo così perfetto, così candido, così puro.

"Hey" saluta imbarazzata.
"Hey" mi alzo dal divano, la raggiungo e le do un bacio sul collo sentendola rabbrividire sotto al mio tocco.

Sento la porta di casa sbattere, mi volto lentamente e vedo Stephen.

"Ciao Stephen" dico in tono scherzoso.
"Ciao piccolo vermiciattolo" risponde.
"Ragazzi voi state qui, io vado di sopra con Stephen" dice Michael

Mi sta quasi simpatico.

"COSA?! TU STAI AL LORO GIOCO? PER DIO!" sbraita.
"Vieni di sopra e basta" Michael sembra essere calmo.

I due salgono al piano superiore, anche se Stephen ebbe qualche difficoltà poichè si girava di continuo verso di noi.
Geloso Stephen?
Ahahahahahah

"Vieni" prendo le mani di Kristina e la conduco verso il divano.

Mi siedo e la faccio sedere su di me.

"Rilassati, non ti mangio" ridacchio.
"Scusa, hai ragione" arrossisce.
"Sei bellissima quando arrossisci"
"Grazie...io"
Non le lascio finire la frase che le sposto i capelli dietro alla schiena per avere libero accesso al collo.
Mi avvicino lentamente, le lascio una scia di baci umidi, mentre faccio scivolare una mano sulla sua coscia.
Mi stacco dopo pochi minuti, e la vedo.
Il viso angelico e candido coperto da alcune ciocche di capelli biondi che ricadevano su di esso.
Gli occhi chiusi e la bocca socchiusa.
Magari continuo...
Ma si dai.
Avvicino la mano, che inizialmente era sulla sua coscia, verso la sua intimità.
Incomincio a muovere le dita lentamente, ascoltando il suo respiro pesante e il suo battito.
Porto la mano verso la zip degli shorts facendola entrare.
Muovo le dita sul suo clitoride, da sopra le mutandine.
Poi le scosto leggermente facendo entrare due dita.
Alzo lo sguardo verso di lei e la guardo mentre si morde le labbra, mentre le sue guance prendono un colorito roseo.
Appoggio la mano libera dietro alla sua schiena per non farla cadere, mentre le sue piccole mani afferrano il mio braccio implorandomi di aumentare il ritmo.
Aggiungo un dito strappandole un gemito.
Aumento leggermente il ritmo sentendo le sue unghie conficcate sul mio braccio.
Qualunque cosa stia facendo Michael con Stephen, io lo adoro.