Capitolo 5

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Era...
Il ragazzo di ieri sera e vicino a lui c'era una ragazza con i capelli rosa, carnagione pallida, più nuda che coperta e con tonnellate di trucco addosso.
Non appena il ragazzo mi vede prende per i fianchi la ragazza e le da un bacio a stampo, che poi si trasformò in un bacio violento.

"Mah, convinto lui" sospiro

Ammettilo, ti da fastidio vederlo con quella!

Perchè dovrebbe, a me non frega un cazzo di lui, e a lui non frega un cazzo di me.

Vabbè come vuoi tu...

Ecco grazie.

Passo davanti a loro, non li guardo nemmeno, cammino a passo svelto e non mi rendo conto che sono arrivata davanti alla porta di casa.
La apro..

"Sono a casaaa" urlo, ma non ricevo nessuna risposta, bhe meglio cosi.

Vado in camera mia, mi cambio mettendo dei pantaloncini e una maglietta a maniche corte, prendo il computer e vado in cucina.
Chiamo su Facetime Madison e Michael.

"Hey ragazzi ciao!" dico felice
"Ciao piccola peste" dicono all'unisono
"Tutto bene? Mi mancate tantissimo" mi pizzicano gli occhi, ma ricaccio le lacrime dentro, non voglio piangere.
"Si tutto bene, te?" dice Madison
"Grazie per aver risposto anche per me Madison" dice Michael sbuffando; odia quando qualcuno parla al posto suo.
"Ahahahah, si comunque si tutto bene dai" dico insicura e Madison lo nota subito
"Stasera io e te facciamo ancora Facetime, so che stai nascondendo qualcosa, quindi sei costretta a dirmelo stasera" dice seria
"Anch'io voglio saperlo" Michael era serio ma venne interrotto da Madison
"No tu ne stai fuori, sono cose tra donne"
"Uff" sbuffa Michael
"Cambiamo argomento dai" cerco di dare fine a quel "litigio" e ci riesco; abbiamo parlato per ben due ore senza stancarci mai, ma ovviamente ho dovuto mettere giù perchè era tornato il ragazzo di ieri a casa.
Alle 18:00 avrei chiamato ancora Madison per raccontarle tutto, ma non so se farlo o no..

"Ciao bambinetta" dice lui

Non rispondo, mi rifiuto di parlare con questo individuo dopo le sue parole.

"Non si saluta più ora eh"

Sembra che si stia incazzando, ma non mi interessa più di tanto, rimangio comunque zitta.

"Ok vabene"

Non faccio in tempo a girarmi che sento la sua mano grande e calda afferrarmi per il braccio (ovviamente quello ricoperto di tagli perchè solo io sono così sfigata) per poi stringerlo.

"Mi stai facendo male" dico con la voce spezzata.

Non risponde e continua a stringere la presa sul mio braccio.
Incomincio a piangere dal male, finchè vedo alcune gocce di sangue cadere per terra.
Incomincio a tremare di paura, se le vede chissà che cosa farà.

"Ma che cazzo" sbotta lui
"Oh no" sussurro per non farmi sentire

Guarda per terra e nota una piccola macchia di sangue, sbarra gli occhi, il suo viso diventa pallido, incomincia a sudare, lo capisco grazie alle goccioline che si sono formate sulla sua fronte.
Gira il mio braccio e vede tutto, i tagli, il sangue, le cicatrici, vede la mia debolezza, quella che ho sempre cercato di nascondere dietro ad una maschera, dietro ad un muro.

Mannaggia a te che ti sei messa la maglietta a maniche corte

Dirmelo prima no eh?

Ci dovevi pensare tu, non posso dirti cosa fare e cosa non fare

Si va bene, scarica pure la colpa su di me dai

Non sto dicendo questo solo che de-

Vengo interrotta dalla sua voce.

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