Capitolo 6

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STEPHEN
Ho paura, ho tanta paura
Prendo la ragazza in braccio, è cosi leggera e piccola, la sua pelle è così liscia e...e.. agh basta che cazzo mi prende?!

Esco di casa, e incomincio a correre cercando un taxi e non appena lo trovo, mi ci butto dentro

"All'ospedale, si muova" dico brusco

Il tragitto è stato orribile, ero sotto pressione e ogni tanto buttavo un'occhio sulla ragazza che tenevo in braccio.
Ora sono in ospedale, ad aspettare fuori dalla sua stanza.
Odio aspettare, l'attesa è come un momento di tensione, sopratutto in questo momento.
Non so se ce la farà, non so come sta, non so niente di lei, nemmeno il suo nome; da quando l'ho vista quella sera c'era qualcosa in lei che mi attraeva tantissimo, ma devo ammettere che non è il mio tipo

Tu non vuoi relazioni serie te lo ricordo, ti piace solo scopare quando capita con una troia qualsiasi e non ti rendi conto di che ragazza hai fra le mani

A me non piace lei non voglio nulla di serio, come hai detto tu, mi piace scopare e basta

Quando ti renderai conto di aver perso un tesoro fammi un fischio

Sisi certo, contaci

"Stephen?" dice un uomo

Alzo lo sguardo e incrocio quello del dottore

"Si sono io che succede?" sto incominciando a sudare freddo e le mani mi tremano; spero solo che dica "La signorina sta bene è viva"

"Mi dispiace"

"C-cosa?"

"È in coma, non sappiamo se si riprenderà, aspetteremo due giorni e la terremo con noi, ma se entro due giorni esatti la ragazza non si sveglia dovremo staccarle la spina, mi spiace"

"Due giorni?! Due fottutissimi giorni?! Sono pochi datele più tempo!" sono nel panico più totale

"È già tanto che la teniamo qui per due giorni, allungare i tempi mi è impossibile, comunque se vuole farle visita può, ma non rimanga troppo dentro"

Non rispondo.

Apro la porta ed entro nella sua stanza, la vedo stesa su un lettino con tutti dei cavi attaccati al suo corpo, mi fa stare male vederla così, forse è colpa mia, colpa delle mie parole.

"Hey bambinetta, sono io, il ragazzo che abita con te. So che forse non mi puoi sentire, ma volevo dirti che tu devi farcela, devi farcela perchè sei forte, quindi ti prego, torna qui. Mi dispiace se mi sono comportato male con te, ho fatto lo stronzo, ti ho risposto male e mi sa che è proprio per questo motivo che hai fatto questa sciocchezza."

Mi fermo, la guardo e rimango incantato; le sue labbra, i capelli, il suo visino da prendere a baci.

Sei innamorato visto?

Non interrompermi.

Scusa Romeo vai avanti

Fottiti.

Ritorno alla realtà grazie allo sbattere della porta, mi giro e vedo entrare il dottore

"È meglio che vada a casa, è tardi"

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