Capitolo 18

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MICHAEL
"Ma si può sapere che cazzo stai facendo?" sibila Stephen.
"Nulla, faccio in modo che la mia amica sia felice, e se per farlo devo impedire che tu rovini ogni cosa, lo faccio" dico secco.
"Senti, posso averti dato una brutta impressione, ma cazzo no, io non sono cosi. Lei mi fa diventare cosi" cerca di spiegare.
"Spiegati meglio"
"Lei è cosi pura, Dylan è uno stronzo, la farebbe soffrire e io voglio solo proteggerla" farfuglia.
"Ti piace vero?"
"Se mi piace? Dio io la amo, ma le
farei solo del male, quindi cerco di dimenticarla andando a letto con altre" sorride, ma è un sorriso amaro, carico di tristezza.

È come se si fosse già dato per sconfitto.
Cazzo amico non puoi far cosi.

"Se fai cosi peggiori solo la situazione. Lei ha paura dell'amore vero. Si diverte e basta, ha paura di innamorarsi. Devi dimostrarle quanto ci tieni a lei."
"Io ho già provato a farlo, le ho chiesto di ricominciare dall'inizio perchè eravamo partiti con il piede sbagliato, ma lei ha rifiutato."
"Ci parlerò io con lei ok? Tu cerca di non fare cazzate per cortesia" cerco di tranquillizzarlo.
"E se la faccio soffrire? Non posso, non posso vederla star male."
"Tranquillo, ora andiamo di sotto dai"
"Ho paura di vederli insieme" disse sincero.
"Allora facciamo cosi, vado prima io, se vedo che sta succedendo qualcosa li fermo. Tu tieni la porta aperta cosí mi senti" proposi.
"Uhm..d'accordo"
"Bene"

Mi dirigo verso la porta, la apro e scendo di sotto.
Li vedo e posso affermare che tra pochi secondi vomito.

"Ohhh calma" dico divertito.
Dylan toglie la mano dai pantaloni di Kristina che scatta in piedi.
"I-Io non..ehm..ce"
"Shh" dico

Mi giro e vedo Stephen scendere le scale.
Posa lo sguardo su Kristina e sembra incantato.

STEPHEN

Cazzo, è bellissima.
Ha le guancia arrossate e piccole gocce di sudore che scorrono su es- Aspetta cosa?
Sudore?
Mi giro verso Dylan e vedo un ghigno stampato sul suo volto.
No, non può averlo fatto veramente.
Scatto verso di lui, lo prendo per il collo della maglietta.

"Brutto figlio di puttana, l'hai toccata?! L'hai toccata uhm?!" grido incazzato.
"Mhm, fattelo dire da lei" dice divertito.
"Sto parlando con te, non con lei,
allora dimmi, si o no?!"
"Sisi, l'ho fatto eccome. Non sai quanto è bello sentirla quando geme" si lecca le labbra.

Non ci vedo più.
Che qualcuno di fermi.
Dio solo sa cosa potrei fargli.
Io lo ammazzo.

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