Capitolo 3

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La mattina del 22 dicembre mi azai presto sarebbe stato l ultimo giorno di scuola prima delle vacanze natalizie. Mi alzai mi feci una doccia mi vestii e andai in cucina a fare colazione " giorno bestia" " giorno scemo" " senti stasera verrà qualche amico guardiamo la partita e giochiamo alla play se non hai altro da fare puoi stare li con noi se vuoi" " chi viene?" " Daniele sicuro Roberto sicuro e dovrebbe esserci anche Filippo" " mmm si dai probabilmente resto anche io" non mi sarei mai persa l occasione di stare un po con Filippo. "Ei già in piedi Simone? e tu Giulia se non ti sbrighi farai tardi" "Giorno anche a te mammina cavoli hai ragione devo andare allora serbami un posto sul divano ciao scemo ciao mamy" e mi avviai verso scuola più felice che mai. " ei giuly come mai così allegra? di solito 6 uno zombie" fu l accoglienza della mia amica " ho ricevuto una bellissima notizia di prima mattina stasera rivedo Filippo" " poi mi devi raccontare tutto lo sai vero?" " ovvio scema"... Alla prima ora avevamo il prof Raffini che insegnava diritto non era cattivo ma nelle sue ore doveva esserci silenzio oppure ti mandava fuori. Tutto sommato la mattinata passò in fretta rientrai a casa mangiai e mi chiusi in camera. Dopo un ora di compiti mi misi a pensare a cosa mettermi la sera e optai per qualcosa di semplice per non dare nell occhio poi vibrò il cellulare
Asia

ei allora agitata? l ora fatidica sta per arrivare
Io

Non me lo ricordare mi sembra che non passi mai il tempo poi ti racconto

Suonarono al campanello "ei bestia vai tu?" " la gentilezza fatta persona ma la mamma ha fatto le gambe solo a me?" " dai fai la brava sorellina" " ok ok" . Andai ad aprire e mi ritrovai davanti quel misto di super bellezza " ei ciao Giulia" " ciao Filippo vieni". Ci mettemmo sul divano e iniziammo a parlare come vecchi amici mi chiese della scuola delle amiche " hai un ragazzo?" al suono di quella parola si affacciò anche mio fratello che geloso come si ritrova avrebbe dato in escandescenza se avessi detto di sì "no momentaneamente mi sto concentrando sugli studi anche se..." lasciai la frase a metà " non volevo essere invadente" " ei ma figurati" come era dolce non avevo mai incontrato un ragazzo così. Continuammo a parlare finchè non arrivarono gli altri e allora mi concentrai sulla partita anche se di calcio non me ne intendevo.  Arrivati alle 2 tutti iniziarono ad andare via " notte Simò alla prossima" " notte Fili" poi si avvicinò a me " posso chiamarti Giuly?" " certo " lui avrebbe potuto chimarmi in ogni modo " allora notte Giuly" si chinò e mi diede un bacio sulla guancia aveva le labbra morbidissime che nel momento esatto in cui toccarono la mia guancia la sentii andare a fuoco abbassai lo sguardo per non far notare che ero arrossita poi lo rialzai " notte a te simo"

Un amore difficileDove le storie prendono vita. Scoprilo ora