Capitolo 9

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La mattina dopo mi svegliai con il viso ancora bagnato dalle lacrime " perchè avrà reagito così" pensai tra me e me " va bene se vuole essere solo amici è quello che saremo farò finta di niente come se non fosse successo niente" pensato questo mi alzai con tutta la mia grinta presi il cellulare nessun messaggio cosa mi aspettavo che mi cercasse? mi feci una doccia lasciando che l acqua calda mi sollevi dai miei pensieri. Dopo una mezz ora uscii dalla doccia guardai nell armadio e optai per una tuta tanto non dovevo uscire. " ei belva che fai oggi?" " giorno anche a te scemo comunque non ho niente da fare perchè?" " pensavo visto che domani è Natale di uscire per fare i regali se ti va ci andiamo insieme" " si perchè no tanto non ho altro da fare" " allora alle 15 usciamo ah viene anche Filippo non è un problema vero?" a sentire quel nome mi vennero i brividi ma non lo feci notare avrei fatto di niente" no no nessun problema". Quel giorno non pranzai non avevo molta fame alle 2 inizia a prepararmi mi misi un semplice paio di jeans e una maglietta un filo di matita e ero pronta. Alle 15 precise ero pronta per uscire andai di là da mio fratello " ciao Giuly" " ah ciao Filippo non avevo sentito il campanello quando 6 arrivato?" " non molto tempo fa" " capito allora qual è la nostra tappa scemo?" chiesi a mio fratello distogliendo lo sguardo dagli occhi perfetti di Filippo " pensavo di fare un salto al mercato e poi vedremo" " ok allora andiamo". Stavo per uscire quando vibrò il mio cellulare " ei Asia dimmi" " stronzetta voglio sapere tutto che aspetti a parlare?" " ora non posso sto uscendo con mio fratello per i regali di natale quando rientro ti chiamo" " fammi un bel regalo mi raccomando a dopo ciao" riagganciai e mi avviai verso la macchina. Filippo er aseduto davanti e ogni tanto incontravo il suo sguardo nello specchietto quando questo succedeva abbassavo lo sguardo per non far notare la mia faccia che arrossiva. Girammi tutto il mercato e trovai tutti i regali per mia madre un paio di scarpe per mio padre un giacchetto per asia una cornice per mio fratello un paio di pantofole a forma di renna adesso dovevo solo pensare se farne uno a Filippo o no. Poi passai davnti a un banchetto e vidi una statuina di un gattino che tentava di prendere una lucciola mi aveva detto che amava i gatti quindi mi sembrò un regalo perfetto " per chi è quello?" riconoscevo quella voce era Filippo che arrivò alle mie spalle " per un amico che adora i gatti" sorridemmo entrambi " sono sicura che gli piacerà molto" arrosii ma non lo feci notare pagai la statuina e la misi in borsa quando....

Un amore difficileDove le storie prendono vita. Scoprilo ora