Capitolo 20

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Dylan.

-Avrei voluto dirgli di te Bea ma non volevo rattristarla più di quanto non lo fosse già. Per tutto il resto del pomeriggio siamo stati seduti sotto quell'albero in silenzio. Un silenzio che però mi rendeva tranquillo e per un momento le nostre mani si sono unite. La sua stringeva forte la mia e quasi sembrava che si stesse spezzando sotto la sua presa. Forse era quello uno dei modi che lei diceva, forse dovevo solo stringerle la mano mentre raccontava la sua storia e non dopo tutto quel tempo-. Sono davanti a Bea, all'ospedale. Ho incontrato Matt di sotto, stava prendendo un caffè e probabilmente dopo se ne sarebbe andato. Avrà passato sicuramente tutto il pomeriggio qui ad osservarla come fa di solito. Il suo cuore non cambia ritmo, non accelera e non decelera, rimane costante -Bea secondo te che dovrei fare? Cosa potrei mai fare?- aspetto una sua risposta ma invano, lei non potrà mai rispondermi, almeno, non fin quando non si sveglierà. Mi maledico.

****

Esco dall'ospedale dopo un'oretta e chiamo Zac per vedere se è libero, ho bisogno di andare in palestra e massacrare un sacco da boxe.

-pronto Zac?-

-dimmi-

-ci sei per andare in palestra?- chiedo.

-si, sto andando proprio ora, sono con Taylor, lì ci dovrebbe essere già Leo. Mi sorprendo che tu non sia già lì- dice.

-arrivo subito, tenete da parte un sacco da boxe- e riattacco. Inutile dirvi che in meno di dieci minuti ero già con la tuta e in palestra. Inizio a prendere a pugni il sacco e non mi fermo. Ho molti pensieri per la testa, Bea, Victoria, Chris. Soprattutto lui. Mi da sui nervi. Va dietro a Victoria e la cosa mi infastidisce parecchio.

-Dylan, dovresti andarci piano. Cazzo non fai altro che smontare sacchi- dice Zac dietro di me.

-scarico la tensione- lo informo tirando sempre i pugni.

-si, ma cerca comunque di calmarti un pochino- si intromette Taylor.

-se è per Victoria, tranquillo, sono certo che con Chris non c'è nulla. Anche perché si conoscono da poco e Victoria non mi sembra una ragazza molto veloce ad affezionarsi- dice Matt che fino a quel momento era rimasto zitto e in disparte. Quando sono arrivato in palestra c'era anche lui. Deve scaricare la tensione, proprio come me. Matt è così, un ragazzone dai grandi occhi azzurri e i capelli talmente biondi da sembrare bianchi. È un tipo abbastanza taciturno ma quando è l'ora di scherzare lui è il primo a partire: una volta ha organizzato uno scherzo contro Taylor ed è dovuto tornare a casa tutto infarinato. Taylor, che dire di lui, diciamo che è uno dei più bassi fra di noi ma la sua simpatia spicca molto, a guardarlo si direbbe una persona dura e scontrosa, per via del suo aspetto grossolano. In effetti è un pochino troppo muscoloso, ha un piercing al naso e il tatuaggio che gli copre metà braccio non lo rende proprio amichevole ma in realtà è tutto il contrario. Anche lui per quanto riguarda scherzi e divertimento è il primo a partire.

Poi c'è Zac, abbiamo avuto modo di conoscerlo, un vero e proprio Pierino fatto persona, si intromette spesso nelle discussioni o nei fatti altrui ma non per male, solo perché vuole aiutarti in qualche modo.

-ha ragione- lo appoggia Leo- sappiamo tutti come è Victoria. Io sinceramente non saprei come descriverla. A volte ragiona in un modo, a volte ragiona in un altro...- continua Leo mentre stringe i guantoni e la sua voce mi riporta alla realtà. Leo poi è il mio migliore amico da sempre, fidanzato con la mia migliore amica. Se devo dirvi la verità, inizialmente sono rimasto sconvolto da questa loro unione. Pensavo che non saremmo più potuti uscire insieme oppure dover abbandonare le serate film ma invece, non è cambiato assolutamente nulla a parte il fatto che non fanno altro che scambiarsi coccole, baci e quant'altro.

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