Capitolo 29

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Victoria.

"non mi cercare" dice una voce.

-Victoria?- la voce di Dylan mi chiama.

-D-Dylan..- non riesco a parlare,non respiro, il mio corpo non risponde ai miei comandi. Vorrei alzarmi e scappare, vorrei andare in un posto pieno di luce, ma non riesco.

-Victoria, che cazzo succede? Stai tremando- chiede Dylan.

-D-Dylan..- sussurro appena.
Mia madre. La riesco a vedere. È in fondo, vicino ad una porta scura, vicino all'isola della cucina. Mi guarda ed è vestita di bianco.

-Victoria?- urla Dylan -Victoria. Ehi, che succede?- mi scuote. Vedo mia madre avvicinarsi e io non voglio che lo faccia. Grido con tutto il fiato che ho in corpo e sento qualcosa che mi blocca lo stomaco.

Non vedo più nulla, la mia vista si sfoca e l'ultima cosa che riesco a vedere è il buio intorno a me.

Dylan.

La luce va via.
-Cazzo, un black out- dico guardandomi intorno.

Sento un respiro pesante davanti a me, Victoria sembra che stia per soffocare.

-Victoria?- la chiamo e le tocco una mano. Sta tremando. Perché trema così? Stavamo parlando, abbiamo chiarito, eravamo tranquilli.

-Victoria, che cazzo succede? Stai tremando-

Lei cerca di chiamarmi ma non ci riesce, dalle sue labbra esce un sibilio incomprensibile e io non riesco a vedere nulla.

-Victoria? Ehi, che succede?- stavolta urlo. Mi ritorna in mente l'incidente, mia sorella a terra e non voglio perdere pure Victoria.
Non so cosa le sta succedendo e la cosa mi spaventa.

Urla. Victoria butta un grido micidiale. Urla con tutta la forza che ha in corpo e si accascia per un attimo per terra. Si alza e cerca di allontanarsi ma io la blocco per la vita.

-Victoria?- chiamo ancora più forte.

-Dylan che succede?- dalle scale spuntano Leo e Leila con le torce del telefono accese.

-io..io non lo so- urlo in preda al panico. Non riesco a vedere nulla, solo la sagoma di Victoria mischiata al buio del grande salone. Non riesco a distinguerne i dettagli, o metterla a fuoco ma sento che trema, che sobbalza, che sussurra cose che io non riesco a capire. Leila gli punta a dosso la torcia e si porta una mano davanti alla bocca. Victoria è stravolta, è in preda a degli spasmi assurdi, il suo corpo trema, i suoi occhi sono chiusi e ha le mani sulla sua faccia come se non volesse vedere quello che ha intorno a lei. Poi si ferma di colpo e il suo corpo senza forze si appoggia al mio. Il mio cuore prende a battere fortissimo. Che succede? Parla e non capisco cosa dice: non è svenuta allora.

-, portiamola all'ospedale- dice Leo e io me la carico a dosso. La prendo in modo tale che la sua testa si possa appoggiare alla mia spalla e metto l'altro braccio sotto le ginocchia. Cerca di scendere ma io la stringo a me.
Una paura terribile invade il mio corpo, ho paura, troppa paura, paura di perderla.
Leo apre la porta e io esco di corsa. Vedo tutto intorno a noi illuminato, i lampioni, le finestre delle altre case anche illuminate da una luce interna. Possibile che sia saltata la luce solo nella casa di Leo?

-Nella mia macchina- urla Leo e mi precipito ai sedili posteriori e mi dimentico di questo fatto alquanto strano.
Victoria trema, non riesce a smettere. In preda a degli spasmi e la cosa mi spaventa parecchio. Il suo volto è stravolto.. Sembra non avere un espressione precisa, non riesco a capirla.

-Mamma..- sussurra e i suoi occhi continuano a essere chiusi. Urla di nuovo e si dimena. La tengo ferma con tutte le mie forze. Urla ancora e solo dopo alcuni secondi che sembravano interminabili sviene tra le mie braccia.

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