Dylan.
Corro nello spogliatoio, raccolgo le mie cose e corro a casa. Devo farmi una doccia, devo vestirmi e non lo so.
Devi sistemarti. Muoviti.
Parcheggio nel mio vialetto, apro la porta e corro in bagno, acqua fredda. Cazzo.
Quando esco assomiglio ad un ghiacciolo, manca solo il colorito celeste e siamo al completo.
Indosso un paio di jeans neri, una maglioncino bianco aderente e la mia classica giacca di pelle nera. Okay, sono pronto.
Sembro una quindicenne in calore, cazzo. Calma, calma, calma. Sono agitato, agitatissimo.Scendo le scale e trovo mia madre in salone.
-esci tesoro?- chiede.
-si, ci vediamo dopo- la saluto.
-ehi, ehi, ehi- mi chiama e mi fa l'occhiolino. Okaaaay. Esco.
Cammino fino a casa di Victoria e suono. E se apre suo padre?Sei un ragazzo morto.
Lo so. Cazzo.
La porta si apre e un uomo alto e dagli occhi chiari e freddi apre la porta. Ha delle stampelle e una gamba fasciata. È lui. Deglutisco fortemente.-Dylan, ciao, entra- mi guarda, sembra incazzato.
Io scapperei.
Anche io, ma dopo tutto questo casino ho bisogno di uscire con lei.
-salve signor John- gli stringo la mano e sudo.
-cosa posso fare per te?- mi chiede.
-sono venuto a prendere sua figlia, le ho chiesto di uscire un paio di giorni fa e lei ha accet..-
-John, potevi chiamarmi, sarei andata io ad aprire- Victoria scende le scale e non appena la vedo rimango senza parole. Indossa un paio di pantaloni neri, un maglioncino beige leggermente più stretto dei suoi soliti e una giacca nera. È meravigliosa. Immaginavo non avrebbe indossato qualcosa di femminile e la cosa mi dispiace un pochino perché con la gonna sta molto bene e mi avrebbe permesso di vedere le gambe un pochino di più.
Maiale.
Sono un uomo, è normale.
-Dylan...ciao.- mi guarda e arrossisce.
-Dovete uscire?- domanda suo padre squadrandomi.
-si John, non ritorno tardi- gli sorride velocemente ed esce.
-lo spero- sussurra e sento improvvisamente freddo.
Ora mi colpirà con la stampella e morirò.-a-arrivederci signor Mason, le riporterò sua figlia molto presto- ed esco anche io. Victoria mi segue fino ad arrivare al mio motore.
-cazzo che fifa- e lei scoppia a ridere.
-stavi tremando- mi sfotte.
-tu non eri tanto a tuo agio eh- le passo il casco e lo indossa.
-dove si va?- chiede sedendosi dietro di me e circondandomi l'addome con le braccia.
-cinema?- rispondo e lei fa una smorfia. Cazzo.
- bowling?- spalanca gli occhi.
-che ne dici di andare di nuovo al parco? C'è un po' di freddo però sarebbe bello, non trovi?-
-va bene, andiamo- dimenticavo che lei fosse strana.
Finalmente sono insieme a lei. Sono felice ed agitato. Sento la sua presenza dietro di me, il suo profumo, la sua semplicità. Meraviglioso. Quando parcheggio l'aria non è particolarmente fredda. Il sole è tramontato da poco e la luce fioca che rimane inonda il suo viso.
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Solo Tu #watts2020
Novela JuvenilPRIMA PARTE DELLA STORIA #92 teen fiction #83 teen fiction #75 in teen fiction MI SCUSO PER EVENTUALI ERRORI ORTOGRAFICI/GRAMMATICALI MA NON SONO RIUSCITA AD AGGIORNARE I CAPITOLI E se con una sola lettera dalla persona più importante della tua v...