otto

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"Non devi andare a letto con nessuno altro all'infuori di me" disse il più alto serio.

"Geloso?" Chiese ammiccando. "No! Ma- ma cosa dici?!" Sospirò. "È solo che non voglio essere il tuo giocattolino sessuale. Cioè, è strano da dire dato che siamo scopamici e quindi in teoria lo sarei ma non voglio essere trattato come tale, ho dei sentimenti." Il moro ci rifletté su qualche secondo, poi sorrise.
"Ho avuto un idea" disse mentre si alzava dal letto e, dal suo comodino, prendeva carta e penna.

"Facciamo una lista di cose che non possiamo e possiamo fare. Così avremo un punto di riferimento" disse il moro. "Oh, una specie di contratto" Esordii. "Esatto" disse lui.

"Allora, punto uno: Non possiamo andare a letto con nessun'altro" scrisse il moro.

"Due: lo faremo ogni volta che saremo entrambi d'accordo" Benjamin mi guardò stranito. "Cosa? E se io ho una voglia pazza di scopare e tu no? Come faccio?" Strilló, forse già proccupato. "Oh resisterai!" Borbottai mentre lui, sbuffando, scriveva la regola. "Punto tre: niente gesti dolci in pubblico" disse serio il moro. "Punto quattro: se qualcuno ha dei limiti, vanno rispettati" il moro finì di scrivere poi guardò pensieroso l'altro. "Altro?" Il biondo scosse la testa "per ora no"

"Bene" mise il foglio dentro il comodino del biondo. "da ora in poi sei mio pasticcino" sussurró Benjamin prima di levargli la maglia.

"Vuoi già cominciare?" "No, a quello ci penserò stasera. Adesso ti marchio un po' " disse prima di cominciare a succhiare avidamente la pelle di Federico. Lui ansimava mentre il moro ricopriva tutto il suo petto con segni violacei.

"Sei così buono" sussurró prima di staccarsi. "Stasera Fatti trovare con una mini gonna rosa e le calze a rete" ammiccò prima di uscire dalla stanza.

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