quattro

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"Benjamin" sussultai stranito. Feci velocemente retromarcia e aprii la porta del bar dirigendomi fuori.

"Oddio!" Strillai. "Che ti hanno fatto?" Gli misi una mano sulla spalla ma subito ne la scacciò via.
"Che vuoi?" Ringhiò con gli occhi misti a rabbia e..... Tristezza?
"Io.." boccheggiai "cosa ti hanno fatto?" Sussurrai. Lui mi guardò e sputò a terra. Fece per andarsene ma appena fatto un passo cadde a terra.

"Ben!" Lo presi per le braccia e lo rimisi in piedi: l'odore dell'alcool usciva forte e chiaro dalla sua gola e me ne accorsi quando mise le sue mani sulle mie spalle e mi attaccò al muro freddo. "Ti.ho.detto.lasciami.in.pace" ringhiò a denti stretti. "No" sussurrai per la poca vicinanza. "Come scusa?" Disse e si avvicinò ancora di più, adesso il mio naso sfiorava il suo. "Ho det.."

Mi si buttò addosso come un fulmine intrappolandolo con le braccia sopra la testa. La sua lingua invase la mia bocca senza aspettare il mio permesso mentre io restavo fermo immobile ancora incapace di reagire.

"Cosa.." dissi confuso quando, dopo due minuti, lui si staccò ma non mi fece dire nulla. "Zitto" disse e ricominciò subito ad esplorare la mia bocca.

Stavolta lasciò le mie mani libere ed io ne approfittai per infilarle sotto la sua maglietta dei Green Day.

"Ah Federico cosa mi fai" sussurró prima di staccarsi e correre via.

Rimasi li, a fissare il vuoto nella speranza che tornasse.  "Non sei poi così timido" pensai e sorrisi.

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