Capitolo 12

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Sento dei passi echeggiare per il corridoio. Non sto sognando...vero? Mi tiro un pizzicotto per controllare. Ahi! Che dolore! Beh... almeno ho la conferma di essere sveglia al cento per cento. Infilo le pantofole e mi avvio verso il corridoio, sbadigliando, ma non vedo anima viva. Che strano. Eppure sono sicurissima di aver sentito dei passi! Proseguo verso la camera di Georgia e scorgo una figura incappucciata.
<<Chi è là? >> domando, con voce tremante. La figura si volta verso di me e inizia a correre. Devo fermarlo. Inizio una veloce e stanca corsa verso l'intruso ma è troppo veloce. Decido di usare una scorciatoia. Apro una porta che conduce al salone e aspetto l'arrivo del fuggitore. Ecco... manca poco. ..ora è esattamente davanti a me.
<<Elsa! Ciao. C'è un intruso>> fingo, indicando un punto a caso dietro di lui. Immediatamente si volta e ne approfitto per bloccarlo e vedere chi è. Lo immobilizzo al muro e tolgo il cappuccio che ricopre la sua testa. Rimango leggermente sorpresa: è Esmeralda! Avrei dovuto immaginarlo.
<<Che ci fai qui, tu?>> domando, sospettosa.
<<Io...ehm...>> esita
<<Avevo sete e ho deciso di andare in cucina...>>. Non sa mentire. <<La cucina è dalla parte opposta. Sei sicura che non ci sia un altro motivo? Perché eri vicino alla stanza di Georgia?>> richiedo, fissandola.
<<No. Non sapevo nemmeno che fosse la sua. Io...ehm... mi sono persa, sì! Esattamente>>. Non me la bevo.
<<Ok. Ne parlerò con Elsa e ti porterò un bicchiere d'acqua appena possibile>> la informo. La sua espressione si fa spaventata <<No! Ti prego! Elsa no!>>. <<Perché no? Elsa non è la tua adorata cuginetta?>> la canzono. <<Sì. La voglio tanto bene ma...non voglio che faccia la detective e trovi qualcosa che non dovrebbe neanche sfiorare>> spiega, con la voce carica di odio.
<<Oh... e cosa sarebbe?>> domando, curiosa.
<<Nulla. Nulla>> si difende , con voce allarmata.
<<Okay...allora va' nella tua stanza. Giuro che, se ti vedo un'altra volta girovagare per il castello, verrai cacciata>> ordino, indicando il corridoio. Sono davanti alla stanza da letto di Elsa. Non ho il coraggio di bussare. Sento qualcuno ridere allegramente: è Jack. Guardo attraverso l'occhiello della porta e vedo la regina seduta sul letto e Jack che la bacia. Che coppia felice. <<Ricordi quando eri bambina? Adoravi parlare con me. Eri davvero dolce>> le ricorda, con voce sognante.
<< Sì. Raccontami di me. Cosa dicevo?>> lo invita lei. <<Beh... frasi tipo: "Oh, Jack. Quanto sono felice che tu sia accanto a me. Non ci separeremo mai">> dice, imitando la voce di una bambina. Elsa gli sorride e avvicina il volto al suo. Sono sempre più vicini quando le loro labbra si incontrano. Elsa posa le mani sulle guance di Jack, mentre lui sui suoi fianchi. Elsa, dopo un po', fa scendere le mani sul petto del suo ragazzo e disegna piccoli cerchi. Quando finalmente si staccano, Jack da un bacio a stampo sulla fronte della regina e si avvia verso la porta. Devo andare via di qui! Mi nascondo dietro l'angolo del corridoio e aspetto che l'eco dei passi di Jack svanisca. Torno davanti alla porta di ghiaccio con inciso il nome Elsa e busso. Il silenzio invade l'aria ma viene spezzato dal ciglio della porta che si apre. Vedo la regina: ha le guance leggermente arrossata, è un po' spettinata e sorride felice. <<Ehi, Caithlin. Non ti aspettavo a quest'ora. C'è qualche problema?>> domanda. Accidenti. Non voglio rovinare il momento...ma devo dirle di Esmeralda. Ora o mai più. <<Beh...sì. Ho visto Esmeralda sgattaiolare di nascosto verso la camera di Georgia. Credo che non ci si possa fidare di lei. Mi ha detto di essersi persa ma non credo sia la vera motivazione. Secondo te cosa bisogna fare?>> le domando, infine. Il sorriso sul suo volto si ghiaccia e lascia posto ad un'espressione che non lascia intendere alcuna forma di emozione. Oh, no! Perché Esmeralda doveva sgattaiolare fuori proprio stanotte? <<So cosa fare. A dire la verità avrei dovuto farlo dal primo momento>> dice, dirigendosi verso la camera di sua cugina. Io mi dirigo in cucina per prendere l'acqua che devo ad Esmeralda. Tolgo il tappo ad una brocca di vetro trasparente e verso l'acqua in un bicchiere alto e in ceramica. Richiude la brocca e mi giro, dirigendosi verso la stanza di Esmeralda. Delle grida agghiaccianti ad un tratto mi spaccano i timpani: Elsa. Il bicchiere mi sfugge dalle mani e si frantuma al suolo. Mi precipitò verso la camera dove si trova la regina ed Esmeralda e spalancò la porta. Vedo Esmeralda stringere il polso di Elsa e strattonarla così fora da farla cadere. <<Ferma!>> urlo, piazzandomi tra le due ragazze. <<Oh, Caithlin ! Elsa stava per mandarmi in ibernazione, ma sono riuscita a fermarla in tempo>> mi spiega, con finta paura. <<Non credere. È malvagia! Dobbiamo cacciare da qui, ora!>> esclama Elsa, dolorante. <<Beh...hai perfettamente ragione, ma non ha un posto dove andare. Sarà chiusa qui dentro e ci resterà tutto il giorno. Noi, intanto, chiameremo Rapunzel e le diremo di portarla via>>. Non sembra entusiasta dell'idea ma annuisce ugualmente. Esmeralda, invece, sorride trionfante. <<Non credere di aver vinto, tu>> le dico, con espressione di disapprovo. Subito si volta e va a stendere sul letto dalle coperte nere come la pece. <<Ora chiudo Esmeralda qui dentro e vado a cercare Jack. Devi riposare>> informo la regina. Lei sorride debolmente e torna a sedersi sul pavimento ghiacciato. Nel frattempo, come promesso, chiudo la porta della standard di sua cugina, faccio scattare la chiave nella serratura e mi avvio verso la stanza di Jack...Jack Frost. Proprio lui. Non avrei mai immaginato di poterlo incontrare. Jack...il ragazzo che porta l'inverno nel mondo. Mi fermo davanti alla sua stanza e, senza bussare, apro la porta. Di lui non c'è traccia. Varco la soglia della grande camera fredda e color cielo quando...<<Ehi, che ci fai qui?>> chiede Jack, scendendo dal soffitto. Come ha fatto? <<Io...ehm...>> esito, ma poi ricordo il motivo della mia "visita". <<Esmeralda ha fatto del male a Elsa. Ora dobbiamo solo farla riposare, per fortuna non ha nulla di grave>>. La sua espressione s'incupisce. Prende il suo bastone deformato e si precipita fuori dalla stanza. Decido di seguirlo e, dopo qualche metro, domanda <<Cosa le ha fatto?>>. <<Beh...non lo so con precisione. Ho visto solo Esmeralda prenderla per un polso e scaraventarla sul pavimento>> spiego, con il fiatone. Stringe la presa attorno al bastone di legno e accelera il passo. Arriviamo vicino alla camera dove si sono svolti i fatti e vediamo Elsa con gli occhi chiusi e le mani sule ginocchia : dorme. Il suo ragazzo la bende il braccio, attento a non svegliarla, e mi dice di aprire la porta della stanza della regina. Faccio come richiesto e, in pochi minuti, Elsa è stesa sul letto con coperte, cuscino e maschera per gli occhi. << Domattina si riprenderà. 'Notte>> annuncia Jack, a bassa voce. <<Anche a te>> auguro, tornando nella mia stanza. La cosa divertendo dell'accaduto è che Georgia e José non si sono accorti di nulla. Sorrido al pensiero di loro due rannicchiati nello stesso letto. Che coppia carina.
Vengo svegliata, nuovamente, ma stavolta da qualcuno che bussa alla finestra. Possibile che non si possa dormire un pace nemmeno per qualche ora?! Mi alzo e noto che il rompiscatole è uno strano goblin. Apro la finestra e l'esserino dal naso lungo mezzo metro balza sul pavimento. È molto basso e indossa abiti scuri. È davvero strano. Il viso capro di rughe è color panna acida. Che orrore! <<È lei la signorina Esmeralda?>> domanda, con la classica vocetta acuta dei goblin. Beh... non posso certo farlo parlare con una "detenuta". Le consegnerò io qualsiasi messaggio Esmeralda stia aspettando. <<Sì, sono io>> mento. L'esserino estrae una lettera da uno zaino in pelle nero e me la porge. La afferro senza indugi e il goblin, prima che sia riuscita a scartare la busta, mi avverte <<Attenzione, ne Elsa ne Jack devono sapere nulla. La rivolta avrà successo, mia principessa>>. La rivolta? Esmeralda sta organizzando una rivolta. Abbasso lo sguardo sulla busta chiusa e, quando lo rialzo, il goblin è sparito. Che strano. Apro la busta e leggo la lettera:
Cara Esmeralda,
Sto organizzando l'armata. Perdona il ritardo. La regina e il suo ragazzo da quattro soldi non hanno intuito nulla, vero? Verrò da te tra due giorni, senza l'armata, per organizzare tutto nei minimi dettagli. Heragus mi sta fornendo alcuni ippogrifi ma dice che non devo insultare o potrò anche rimetterci la vita. Che sciocchezze! Ricorda che ti amo più di qualsiasi altra cosa al mondo.
A presto.
Tuo, Hans.
Hans! Non può essere lui! Devo immediatamente avvertire Elsa! Accidenti, non posso. È stamattina, deve riposare. Glielo dirò domattina, quando si sarà ripresa. Ora, però, devi riposarmi anch'io o domani non riuscire a stare in piedi.

The Frozen Friends [BY XISANNA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora