Capitolo 15

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Sono in un bosco fitto e secco. Molte foglie color rame cadono dagli alberi rinsecchiti e  si posano lievemente sul terreno arido.
È davvero un paesaggio da far venire i brividi.
Soffia un forte vento e devo coprirmi gli occhi per far si che nulla vi entri.
Avanzo controvento cercando una casa o qualche luogo dove ripararmi, ma nulla. Solo alberi.
Continuo la mia disperata ricerca e, avendo avvistato una caverna in lontananza, inizio a correre. 
Una corsa a perdifiato, questo è vero.
Mancano pochi metri all'entrata della caverna ma il suolo sotto i miei piedi non c'è più. Cado, quindi, in una grossa buca che porta a una galleria sotterranea. Sarà sicuramente una trappola.
Ma dove sarà quel maledetto mago?
Beh...guardo il lato positivo: almeno sono ancora viva e al riparo dal vento.
Mi alzo da terra e cerco di ripulire il terreno dai miei vestiti.
Avanzo, dolorante, lungo la via e noto che, finita la galleria, si erge una porta. È in legno con qualche rifinitura in ferro.
Spero solo che sia aperta. E scopro che lo è abbassando la maniglia ed entrando in una stanza illuminata.
Non c'è nulla di particolare al suo interno: solo un grande comò in legno di pino. È leggermente divorato dalle termiti, ma si regge in piedi.
Mi avvicino a esso e ne apro un cassetto scricchiolante.
Vedo un libro in pelle, un po' rovinato dagli anni. È di colore verde chiaro e con qualche macchia marrone. Sembra uno di quei libri di magia visti nei film.
Ci passo sopra la mano e una generosa quantità di polvere abbandona la povera e anziana copertina per posarsi sul mio palmo.
Apro lo scritto e noto che non è un libro qualsiasi: è un diario!

Ne leggo qualche riga:

03-10-1990

Caro diario,
Sono sempre io: la ragazza che ti ha trovato. Oggi voglio raccontarti un fatto molto insolito.
Ho incontrato un giovane uomo ferito e ho deciso di portarlo qui con me per curarlo. Ha perso molto sangue qui, sul mio pavimento.

Sposto gli occhi dalle pagine vecchie al pavimento e noto una grossa macchia di sangue secco. Quindi certamente i due giovani devono essersi rifugiati qui.
Continuo:

Ha una grave ferita alla gamba ma spero che possa guarire, col tempo.
Un bacione,
Tua

L.F.

Quindi questo è il diario di una ragazza...interessante.
In preda alla curiosità, leggo la pagina successiva.

04-10-1990

Caro diario,
La ferita alla gamba del ragazzo sta guarendo, ma lui ancora non si sveglia. Che peccato. Mi piacerebbe tanto conoscerlo. Ha dei bei lineamenti e dei capelli lisci e castani. Non riesco a vedere il colore dei suoi occhi, perché li ha chiusi.
È molto carino, lo ammetto.
Ora però devo lasciarti, credo proprio che stia per svegliarsi!!!!
Baci
L.F.

Sono sempre più curiosa di sapere chi è questa L.F.
Alla fine avrà conquistato il ragazzo?
Comunque il mio piano è andato in fumo. Niente stregone, da queste parti. Credo che sia ora di tornare a palazzo. Devo dare da mangiare a Elsa e poi Jack sarà di ritorno tra qualche minuto.
Prendo lo specchio e recito <<Voglio tornare al castello di ghiaccio di Arendal>>
Lo stesso flusso di luce di prima mi trascina nello specchio ghiacciato e, pochi secondi dopo, sono dinuovo nella familiare e fantastica città.

The Frozen Friends [BY XISANNA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora