Capitolo 4

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Riapro gli occhi, sbadigliando. Dove mi trovo? Sono in una stanza che non è la mia, sembra ... quella di Georgia! Allora se io sono qui, lei dov'è? Mi accorgo che indosso ancora il vestito di ieri. Mi sistemo i capelli, infilo le scarpe ed esco dalla stanza. Vedo che la mia amica è stesa per terra, su una coperta verde.<<Hey, Georgia. Svegliati! È quasi mezzogiorno.>> la informo. Si stiracchia e apre gli occhi <<Oh, buongiorno. Hai dormito bene?>> <<Certo, grazie per avermi ceduto la tua stanza. È molto carino da parte tua.>> la ringrazio, sorridendo. Si alza da terra e ripiega le coperte. Indossa ancora ... ehm ... il pigiama di ieri. <<Perché non togli il pigiama e ti cambi come ho fatto io?>> mi viene spontaneo domandare. <<Beh, a me non piace molto indossare vestiti eleganti o gonne ...>> risponde lei, leggermente imbarazzata. Mi sorge un dubbio...<<Scusa, ma... come abbiamo fatto ad arrivare qui nel bel mezzo della notte? Non eravamo nel "Campo delle arance"?>> domando. Lei alza un sopracciglio, assumendo un'espressione strana. <<Sì, io ricordo alla perfezione! Abbiamo fatto la battaglia delle arance... abbiamo mangiato delle galline e io anche tre arance di fila! È impossibile che abbia sognato tutto!>> esclamo, spaventata. Non ho sognato tutto quanto... vero?! Per fortuna Georgia mi rassicura dicendo <<Non stavi sognando, tranquilla. In realtà Elsa non riusciva a dormire per via dei numerosi insetti che trafficavano sulla sua faccia. Per questo abbiamo utilizzato i cristalli di rocca per teletrasportarci qui>>. Tiro un sospiro di sollievo: per fortuna. Avevo iniziato a credere di essere diventata pazza. <<Allora perché quell'espressione confusa?>> domando. <<Beh... devo ancora abituarmi al fatto che tu non sai nulla del Regno di ghiaccio>> confessa, con un mezzo sorriso.
Arriviamo in salone, dove sono già tutti svegli e pimpanti. Manca solo Anna. <<Buongiorno, ragazze. Avete fame? Ho preparato degli ottimi biscotti al cioccolato!>> sorride Elsa. <<Brutta traditrice, io sono rimasto all'oscuro di tutto?!>> sghignazza Jack. Mi giro e vedo che Anna ci sta osservando, nervosa. <<Buongiorno, ho terminato le mie ricerche e ho scoperto che il boato è stato causato da un forte flusso di energia, non so con precisione cosa possa essere successo, ma ho inviato una lettera a José. Arriverà nel pomeriggio.- Georgia sbianca immediatamente- vi leggo la sua risposta:
Cara zia, ti ringrazio molto per la lettera. Mi fa piacere sapere che vi ricordiate che esisto. Ah, ah, ah. Sarò da voi nel pomeriggio, verso le due può andare bene? Georgia è lì con voi? Vorrei tanto salutarla e darle un abbraccio forte. Mi manca tanto. Appena arrivo mi spiegate la situazione. Ora vado a cercare i miei cristalli di rocca, nascosti chissà dove. Dà un bacio alla mamma ... e, se ti va, anche a papà. A dopo. José >>.
<<Ehm ... scusami, Anna. A che ora hai detto che arriverà?>>domanda Georgia. La principessa le sorride <<Sarà qui intorno alle due ...>> mi sorge un dubbio <<Chi è José?>> percepisco il nervosismo nell'aria <<È nostro figlio ... cioè ... è il figlio che Jack e io avremo nel futuro. >> Figlio?! Avrei dovuto immaginarlo. Georgia mi afferra per un polso <<Scusa, Caithlin. Potresti aiutarmi a scegliere dei vestiti da mettere?>> sussurra. Strano, fino a cinque minuti fa non voleva cambiarsi ...
Arriviamo in camera di Anna <<Perché vuoi cambiarti? C'è qualcosa che mi nascondi? >> <<No ... >> mente. Ignoro la sua risposta e prendo un paio di pantaloni neri e stretti, una camicia bianca e un maglione scuro. Cerco delle scarpe che si abbinino al resto ma trovo solo un paio di mocassini ... non ho scelta, indosserà quelli. Continuo a chiedermi per quale motivo abbia cambiato idea così velocemente. Torniamo in sala e ci teniamo per mano. Georgia dà una pacca a Jack e lui ricambia. È quasi mezzogiorno, aiuto Elsa ad apparecchiare la tavola e avviso gli altri. <<Forza, pigroni. Venite a tavola o mangio tutto io?>> In meno di tre secondi sono tutti seduti a tavola, composti e ordinati. Elsa serve le pietanze: una bistecca enorme con patate e una torta al cioccolato, senza contare i suoi deliziosi, caldi e croccanti biscotti.
Sono quasi le due e decido di cambiarmi, per non fare la figura della stracciona. Scelgo di mettere una gonna bordeaux, le solite ballerine nere, una camicia bianca e un giacchino nero. Mi reco davanti al portale, insieme agli altri, per aspettare l'arrivo di questo misterioso José. Ci sono tutti tranne Georgia. Dopo qualche minuto il piedistallo s'illumina e compare un ragazzo giovane, con i capelli dello stesso colore di quelli della madre ... e lo stesso, sfacciato sorriso del padre. Indossa un paio di Converse nere, dei jeans attillati e una maglia rossa ... deve provenire da un futuro parecchio lontano. Pochi secondi dopo arriva la mia amica che, con grande sorpresa di tutti, si è tirata a lucido. Ha pettinato i capelli, ha fatto un bagno caldo e si è perfino truccata un po'.
Appena José la vede, il suo sguardo prende vita. Si avvicina e la bacia, come se non la vedesse da anni. Che cavolo succede qui?! Appena si staccano, José saluta i genitori <<Ciao a tutti. Mi siete mancati un sacco. E ... lei chi è?>> dice, indicandomi. Decido di presentarmi da sola <<Sono Caithlin, un'amica di Georgia. Piacere>> concludo, stringendogli la mano.
<<José, ti ho chiamato perché qualche giorno fa ... c'è stato un forte flusso di energia che ha devastato i territori oltre il bosco degli orsi bufera. Secondo te cosa può essere accaduto?>> domanda Georgia, con un inaspettato sorriso. <<Non so ... che ne dite di fare un'ispezione ... forse anche oggi?>> sentenzia lui. Non so se sia una buona idea. Ho paura che sia pericoloso.
<<Allora, Georgia. C'è qualcosa che non mi hai detto?>> chiedo, sarcastica, appena rimaniamo da sole. Lei sorride, imbarazzata. <<Ok ... José e io stiamo insieme. So che avrei dovuto dirtelo prima, ma mi vergognavo troppo. -mi sorprende che si vergogni di dirmi che è fidanzata con un ragazzo stupendo- Oh, devo anche dirti che ... ricordi la scritta sulla scrivania? Beh, lui mi ha regalato tutta la stanza. Lo adoro!>> sono molto felice per lei. <<Wow, sono fiera di te. Ora è meglio che iniziamo a prepararci per il viaggio. >> prendo uno zaino dall'armadio e ci infilo una brocca d'acqua sigillata con un tappo strano, dei vestiti di ricambio, una coperta e della maglieria intima : sono pronta!
Ci raduniamo tutti al centro del salone, in attesa di nuove indicazioni. <<Allora, inizieremo con il dirigerci verso il bosco degli orsi, in seguito lo attraverseremo e vedremo la causa di tutto questo.>> suggerisce José. Annuisco in silenzio, pronta ad affrontare quest'avventura, con i miei amici. Sono sicura che sarà un'esperienza indimenticabile. <<Vado a chiamare Anna, non è ancora arrivata>> ci avverte Elsa, avviando verso la stanza della sorella. Georgia e José si tengono per mano: stanno bene insieme. <<Mi sei mancata.- ammette lui- Le giornate senza di te erano noiose, non c'era qual pizzico di emozioni che solo tu sai darmi.>> che dolce. Elsa torna in salone, seguita dalla principessa Anna, che non mi sembra molto felice. <<Se ci avviciniamo anche di dieci metri alla casa di quell'essere ripugnante ... giuro che torno qui, da sola.>> esclama lei. <<Allora ... andiamo o volete restare tutto il giorno a discutere di quanto sia malvagio Hans?>> domanda Jack. Georgia sorride e fa un cenno di assenso. Preferisco questa Georgia a quella timida e riservata. Sono davvero colpita, non credevo che un giorno sarebbe cambiata. José prende lo zaino della sua ragazza e se lo carica in spalla, quel giovane mi stupisce. Mi stupisce ancora di più il fatto che Georgia sia riuscita a trovare il ragazzo prima di me. È davvero ingiusto. Infondo se lo merita, dato tutto quello che ha passato, e io la appoggerò sempre.

The Frozen Friends [BY XISANNA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora