CAPITOLO 3

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                           STEPH

Sono passati 4 giorni da quando ho battuto il bel moro alla gara e non riesco a non pensare a quei occhi scuri, sono sempre stata attratta dai mori ma quello è davvero un moro con le contro palle, mai visto un bel viso cosí.

Guardo la sveglia, sono le 7.00 mi dovrei andare e andare a scuola, ma non é che mi ispira tanto.
Mi alzo dal letto, qualcosa mi lecca i piedi, abbasso la testa e la mia cagnolina di Boxer di 3 mesi mi sta facendo la feste.
La prendo in braccio e lei inizia a leccarmi tutta la faccia, é adorabile.

A scuola essere la più grande é una tortura, ho perso due anni ed ora mi tocca fare questo ultimo anno.
La cosa positiva é che lo faccio per il mio sogno sennó con il cazzo che stavo qua.
Cammino per i corridoi ignorando i sguardi che qualcuno mi lancia, beh che devi fare..i ragazzini ci staranno sempre, purtroppo.
Sono anche in ritardo, sperando che trovo un posto da sola, sennó mi tocca stare con qualcuno.
La classe ovviamente é piena, ci sono solo due posti liberi, vicino a un ragazzo o a una ragazza con le trecce bionde.
Mi vado a sedere accanto a lei, senza salutarla.
Lei mi fissa sorridente e i suoi occhi azzurri la fanno sembrare una bambina innocua.
"Ciao Steph" pronuncia quelle due parole e io mi sento in colpa non sapendo il suo nome.
"Emh mi dispiace ma non so il tuo nome"
Lei continua a fissarmi con quel sorriso "lo so non ci siamo mai presentate" e mi porge la mano, glie la stringo "piacere di conoscerti" gli dico con un sorrisetto.
"Piacere mio,sono Tira" dice imbarazzata.
Okay, una si puó chiamare Tira?
Dio, mi fa quasi tenerezza...

Le 5 ore passano veloci, la ragazza accanto a me non fa altro che parlarmi di cose che non capisco, vorrei dirgli che non capisco nulla di fiori o altre cose ma penso ci rimarebbe male quindi la ascolto in silenzio ogni tanto annuendo o sorridendo appena.

Mentre esco di scuola vedo Tira e noto ora cosa indossa..una gonna bianca lunga e una canotta rosa...
La vedo mentre va verso i pulman e mi viene un idea..
Accendo la moto e vado verso di lei.
Quando mi nota agrotta la fronte.
Gli porgo il mio casco "Monta"
"E tu come fai senza casco?" Lo dice in modo d'allarme.
" non ti preoccupare"
La vedo salire dietro di me e cercare qualcosa a cui aggrapparsi.
"Tieniti a me"
Non se lo fa ripetere due volte.

Casa sua non é molto lontano dalla mia, é una villetta su un prato verde.
"Come mai mi hai dato un passaggio?"
Mi domanda la bionda.
" Ho preso i mezzi e sono disgustosi, non mi andava che subivi questa tortura"
Ed é vero, puzzano quei cosi.
"Allora fatti offrire il pranzo" mi guarda speranzosa.
"Emh no grazie"
"No dai su" e mi guarda con quei occhioni.
"Vabene" mormoro.

Entro a casa sua e odore di cannella mi invade.
Mi guardo intorno, una casa accogliente e ben curata.
Mentre arriviamo in cucina vediamo la mamma una bionda come lei ma con gli occhi scuri.
Ci vede e ci sorride accogliendoci.
" Tira ciao" sposta lo sguardo verso di me interrogativo e mi sorride "ciao anche a te?" Capisco la domanda per Fortuna.." Steph" mormoro. "Ciao Steph mi chiamo Angela"
E sorride.. perchè sorridono cosi?
Poi tale madre tale figlia..sorridono sempre.
Ci mettiamo a tavola e osservo il cibo.. Okay ci sono patate, bistecche e verdure.
Da quant'è che non mangiavo così?
Da anni.

"Mamma ma di chi è la moto qua fuori?" ma chi ha parlato?
In cucina entra la fotocopia di Tira, versione maschile.
Capelli biondi gli ricadono sugli occhi azzurri, un sorriso bellissimo gli splende sul viso.
Indossa una maglia bianca, e dei pantaloni neri.
"Gabriel ciao" mormorano entrambe le donne accanto a me.
Lui mi ha notata ora e vedo il suo sguardo che mi guarda dalla testa fino giù ai piedi.. e mi fa un sorriso.
"E questa chi è?" Domanda.
Questa? Io non sono questa.
"Beh caro GABRIEL io sono Steph Non questa" gli dico quasi urlando.
Inarca un sopracciglio e mi guarda curioso.
"Che caratterino" e va a sedersi difronte a me e continuo a mangiare ignorando i suoi sguardi.

Il pranzo era squisito.
Sono un pó invidiosa è una famiglia unita, io non l'ho mai avuta.
"Bene grazie per il pranzo ma mi ritiro a casa, ho un cane da sfamare"
" quando vuoi sei la benvenuta" dice Angela.
"Grazie, arriverci..a domani Tira"
E vado per andarmene ma il ragazzo continua a fissarmi "ciao anche a te" dico.
Lui si alza e mi viene incontro, io faccio un passo indietro per paura.
È enorme. Se mi da uno schiaffo?
Lui vede il mio gesto e si blocca guardandomi. Ha capito qualcosa.
"Ciao Steph" mi giro e vado via.

A casa come sempre mi aspetta solo la mia piccola Wenny che appena mi vede mi lecca da per tutto.
Gli do del cibo e me ne vado a letto...

"Mamma ho fame" dico a mamma.
È notte fuori e non mangio da ieri.
La mamma mi guarda con gli occhi lucidi.
"Non posso mangiare quel pezzo di pane che c'è nella credenza?"domando sperando un si.
"No amore non puoi" dice abbassando la testa.
Non rispondo e cerco di dormire ma il mio pancino brontola di nuovo..
La mamma si alza e va via..torna dopo poco con quel pane e poco latte..tutto per me.
Me lo mangio in un boccone.
Avevo una fame.
"Adesso dormi okay?" E mi bacia la testa.
Non so quanto tempo passa..ma sento una porta che sbatte..no lui è tornato.. la mamma continua a dormire..
"Chi cazzo ha bevuto il mio latte" sento urlare.
Piango. La mamma si sveglia impaurita cercando non so cosa.
Ma si arrende e comincia a piangere anche lei.
Lo vedo, sta davanti a noi.
E puzza di non so cosa..ho paura.
La mamma si alza mettendosi davanti a me.
"La bambina aveva fame"
L'uomo mi guarda male e vedo le vene della gola che si gonfiano, sta cercando un modo per farmi del male.
Ma non lo fa, prende la mamma e la porta con sé in sala.
E poi sento qualcosa che si rompe e la mamma che grida.
Vado a vedere piano piano cosa succede..
La mamma è sul divano sdraiata, il vestitino a fiori gli si è alzato e mi fa vedere le mutandine rosse, l'uomo gli sta sopra senza la maglia e sta spingendo verso di lei con la faccia che è felice.
La mamma fa versi strani e vedo le mani di lui sul seno della mamma e un'altra mano sui capelli..e spinge.. spinge forte e la mamma grida.
Poi lui abbassa la testa fino dove c'è la fragolina di mamma e tira fuori la lingua.
Mi viene da piangere e vomitare.
Torno al letto, con le orecchie attappate dalle mani e chiudo gli occhi cercando di non ascoltare gli strilli della mamma e le parolacce di George.

Mi sveglio sobbalzando dal letto, era solo un sogno.
Ho le lacrime sulle guancie.
Non avere paura mi ripeto, è solo il passato.

                  
                         LOGAN

È bello svegliarsi dopo tanto tempo senza né mal di testa né qualche dolore.
Scendo in salotto cercando di fare meno rumore possibile Rick dorme con Adam sul divano.
Ieri sera sono passati e si sono addormentati così non ho voluto svegliarli.
Vedo l'ora sono le 9:00 non vado a lavoro oggi, per mia fortuna é chiuso.
Preparo la colazione facendo fette biscottate con la marmellata e uova.
"Svegliaaa" urlo hai bei addormentati.
Li vedo alzarsi con gli occhi ancora chiusi venendo verso il tavolo.
"Papà andiamo al fiume oggi?" Nick fa gli occhi dolci e mio fratello alza gli occhi al cielo "vabene, ma Logan viene con noi"
"Per ma vabene non lavoro tanto"
Mangiamo in silenzio cercando di sbrigarci.

Fa caldo oggi, abbiamo portato asciugamani e pranzo al sacco, mettendoci a un posto all'ombra.
"Come fai a conoscere Steph" mio fratello lancia la bomba.
"Non la conosco, l'ho vista una volta sulla moto e poi alla gara" ed é vero alla fine..continuo "parlami di lei"
"Beh la conosco da un pó é una solitaria e una persona riservata, parla poco di sè, nasconde qualcosa lo so, lo vedo.. ma é troppo fredda e stronza quindi non gli chiedo mai nulla apparte venire alle mie gare" dice guardandomi.
"Dove l'hai conosciuta?"
Agrotta la fronte e comincia a pensare.
"Non ricordo bene il posto, ricordo solo lei che viene con la moto e mi chiede se puó correre, quella sera ha vinto e ho notato che se la cavava bene con le moto cosí gli ho chiesto il numero cosí potevo contattarla per le gare ed ecco qui"
"É strana come tipa" gli dico.
"Si non sai quanto" e ride.
"Papà pipííí" urla mio nipote.
Mio fratello si alza e lo porta dentro l'acqua. Cosi io da furbo prendo il suo telefono, trovo Steph nei messaggi e scrivo "domani sera alle 19, stesso luogo della gara precedente" e invio.
Lei risponde subito "a domani" e cancello i messaggi.
Sorrido al pensiero della sua faccia di domani.
Mi prenderà a sberle?
Rido come un pazzo sotto lo sguardo di alcuni passanti.

Non vedo l'ora che viene domani.

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