CAPITOLO 5

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                        STEPH

Sono nella sala di meccanica quando mi vibra il telefono.
"Stasera non posso, vediamo domani."
É di Logan.
Mi ha dato buca. E si ci sono rimasta di merda.
Il mio primo appuntamento é saltato.
Bene, é normale che succede?
Non gli rispondo perché non ho nulla da dirgli.
Cosí ricomincio a fare ció che stavo facendo.
"Steph vieni da me a pranzo oggi?"
Mi giro verso Tira e la vedo che me lo chiede implorante con quei occhioni blu.
E si é l'unica ragazza a cui mi sento a mio agio anche se molto diverse.
"Vabene tanto non ho nulla da fare"
Lei mi sorride e poi mi abbraccia.
Resto ferma come un ciocco di legno, sono anni che qualcuno non mi abbraccia. Da quando la mamma é morta.
E mentre lei mi abbraccia io la stringo più forte a me.
Solo ora mi rendo conto quanto avessi bisogno che qualcuno mi abbracciasse.
Quando ci sleghiamo dall'abbraccio mi sorride, si l'ho sorpresa e me ne sono resa conto per la faccia perplessa.
"Ah per la precisione oggi non ho la moto, quindi si dobbiamo prendere quei mezzi disgustosi" la informo.
"Come mai senza moto?"
Aspettavo qualcuno e me la sono fatta a piedi come un idiota.
"Mi andava da camminare"
"Ma sarà mezz'ora di camminata.."
Incrocia il mio sguardo e capisce qualcosa cosi lascia stare.
Oh che Brava ragazza.

Sui mezzi c'è una puzza assurda, per fortuna stiamo davanti, dietro é peggio.
"Ragazze"
Il fratello ci passa accanto per poi mettersi dietro di noi con un suo amico.
"Ci sono anche loro a casa" mi informa.
"Bene"
Cosi aspettiamo che parte il mezzo e una Volta partiti andiamo a casa sua.
Mi vibra il telefono.
"Mi sono liberato, ci vediamo fra mezz'ora?"
Eh no caro mio non abbandono la mia amica all'ultimo per te.
"Mi dispiace, ma ho preso un'altro impegno" e invio.

LOGAN

Leggo il suo messaggio cercando di non spaccare il telefono.
Si, si é vendicata.
E io come un coglione ho lasciato andare mio fratello da solo all'avvocato.
Si perché anche se anche lui lo è dice che non è abbastanza bravo e ha trovato uno alla grande mela che dicono sia il migliore.
Più faccio qualcosa più me ce ritorce contro.
Mi alzo dal letto cercando un modo per vederla.
Vado alla scuola ma non c'è.
Nemmeno la moto. É andata gia via.
Cosi me ne ritorno al lavoro e cerco di non pensare a lei.

É sera quando torno a casa.
E mi viene un idea.
Chiamo Adam e vedo se ha organizzato qualche corsa.
"Ei fratello dimmi" risponde al secondo squillo.
"C'é qualche corsa?"domando schietto.
"No, non le faró per un bel pó che frà avvocati e giudici non ho tempo"
Porca puttana.
"Mi andava da correre"gli dico.
Lo sento ridere "fratello lo so che vieni per Steph" ops beccato..
"Fratello davvero é una persona complicata quindi non fare cazzate" mi rimprovera.
"Okay" e attacco.
Ho un nervoso che spaccherei qualcosa.
Chiamo Caleb un mio amico.
"Fratee"
"Voglio battermi stasera" dico secco.
Lo sento ridere " fratello mi sorprendi.. stasera alle 23 al garage di fronte alle scuole elementari" e attacca.
Comincio a sentire l'adrenalina che sale. Stasera mi sfogo per bene.

Il locale é affollato, ragazzi ubriachi gridano e ragazze mezze nude cercano il mio sguardo.
Vado dritto verso Caleb.
"Fratellooo" e mi da un cazzotto alla spalla.
"Cal" e gli faccio il medio.
"Stasera combatti con un biondo enorme, é abbastanza forte"
"Divertimento assicurato"mormoro.
"Puoi dirlo forte!" E ride.
Vado allo spogliatoio e comincio a riscaldarmi.

Vado verso il campo con solo dei guantoni e un pantaloncino nero.
Salgo sul ring e aspetto il mio avversario.
Lo vedo arrivare con un pantalone bianco..chi diavolo si mette i calzoni bianchi?
Poi sale sul ring e appena lo vedo scoppio a ridergli in faccia.
É l'amico di Steph, si il biondo che continua a guardarmi male mentre io rido.
Bene amico mio, sei capitato in un momento particolare e mi sfogeró su di te.

Ci mettiamo uno davanti all'altra, mi supera di 2 centimetri penso.
L'arbitro ci viene davanti e ci guarda.
"VIA"urla.
Lui cerca di scagliarsi su di me, ma afferro il pugno ma con l'altro braccio mi colpisce il viso buttandomi contro la rete.
E mi da tanti di quei cazzotti.
Cerco di reagire ma non ce la faccio.
E poi la vedo.
È li con l'amica bionda e mi sta guardando con l'aria preoccupata e il labbro imbronciato, appena vede che la sto sguardando mi fa un segno che fa "Forza" e reagisco.
Prendo il tizio per il collo buttandolo per terra, mi metto a cavalcioni su di lui e lo riempio di cazzotti.
Lui cerca di liberarsi e lo faccio alzare.
Cerca di prendermi a pugni senza successo perché appena abbassa la guardia gli do un pugno micidiale buttanderlo a terra inerme.
"1 - 2 - 3 - 4 - 5 - 6 - 7 - 8 - 9  e 10!"
L'arbitro viene e mi alza il braccio.
Io felice guardo lei, sorridente che mi fa un ok con la mano.

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