"È davvero bella la tua camera sai?" mia sorella si guarda intorno per captare e ammirare ogni dettaglio di questa stanza. Prima non aveva avuto il tempo di farlo perchè era impegnata a saltarmi addosso mentre dormivo.
"Ora è la nostra e non è per niente bella con questo colore! Comunque io prendo la parte destra del letto tu l'altra. Credo che potremmo condividerlo insieme finchè non ne compreremo un altro."
"Non ho mai condiviso il mio letto con qualcuno, ma sono felice di farlo con te! D'altronde mi dirai se scalcio forte." mi dice mentre apre la sua valigia e comincia a ordinare tutto dentro l'armadio. Credo che siamo diverse anche in questo. Lei piega e appende tutto alla perfezione, mentre io butto alla rinfusa tutto, facendo un ammasso di vestiti più simile ad un opera di Picasso!
"Non ti preoccupare abbiamo tutti dei difetti mentre dormiamo, io ad esempio russo come un maiale!" ribatto alla sua provocazione. Ovviamente non russo e nemmeno lei scalcia, ma ci divertiamo a vedere una l'espressione dell'altra.
"Oh allora mi fa solo piacere, così di notte ci canteremo la ninna nanna a vicenda russando, fidati la nostra esibizione sarà fantastica!"
"Oh non ne dubito! Credo che da domani avremo sempre i vicini alle porte a chiederci gli autografi." scherzo ancora, divertita dall'argomento del nostro discorso.
"Sai, credo che dovremmo partecipare ad un talent show. Il nostro talento non è cosa da poco!" inizia ad invadere la mia metà nell'armadio e io subito scatto in avanti per bloccarla.
"No no questa è della sottoscritta, è territorio privato."
"Ma dai Evie, tanto tu non lo usi, hai tutti i vestiti sparsi per la camera!" mette un broncio da bambina e la trovo molto tenera.
Avrei voluto vederla nascere e crescere e magari incitarla a fare i primi passi o sussurrarle il mio nome finchè non avrà imparato a pronunciarlo bene. Avrei voluto giocare con lei e porgerle la mano quando cadeva e si sbucciava il ginocchio. Avrei fatto tutto per vederla felice, ma purtroppo siamo nate vittime di un uomo crudele che ha separato due sorelle, mettendo il suo egoismo davanti al loro amore.
"E va bene fa quello che vuoi!" mi arrendo sbuffando davanti ai suoi occhioni azzurri, per fortuna li ha ereditati da sua madre e non li ha grigi come quelli di nostro padre.
Io invece non so da chi li abbia presi dato che li ho ambrati e quelli di mia madre sono azzuri. Può darsi che li abbia ereditati da qualche nonno lontano, ma non ne sono sicura!Dopo aver riordinato la camera, o meglio l'ha ordinata Emeline, decidiamo di fare un giro per la città.
Vorrei farle vedere il luogo in cui vivrà da oggi in poi, e servirà anche a me fare un giro con lei per recuperare insieme un po' di tempo perso."Ti va di andare a mangiare prima?" da solita golosona che sono penso sempre al cibo, ma non mi faccio problemi perché finalmente in città si è aggiunta un'altra ragazza con lo stomaco profondo come il mio.
La risata fragorosa di mia sorella arriva dritta alle mie orecchie e grazie a ciò capisco che anche lei è mia complice.
"Stavo per chiedertelo io, giuro!""Allora andiamo a metterci qualcosa sotto i denti e poi pensiamo al resto!" le rivolgo uno sguardo ammiccante e insieme giriamo per le strade della città alla ricerca di un ristorante decente.
Dopo aver mangiato e sfamato, per quanto è possibile, i nostri stomaci, ci dirigemmo verso la scuola appostata vicino alla A.S.S.D.
Sono molto fortunata ad avere la scuola di mia sorella accanto alla mia per vari motivi. Il primo è che almeno al mattino possiamo andarci insieme, il secondo è per soddisfare il mio lato da 'sorella protettiva', in quanto vorrei sempre proteggerla da qualsiasi cosa.
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L'inferno nei miei occhi
RomanceEveline è una ragazza normale, dai capelli castani scuri e dagli occhi gialli con sfumature tendenti al rosso ramato. Dentro questi occhi rari, ma affascinanti, nasconde il suo passato. Un passato da dimenticare e un dolore da curare, che pian piano...