Capitolo 6

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Dopo aver visto un film e mangiucchiato le unghie delle mani e, per poco, non sgranocchiai anche quelle dei piedi, poiché le dispense sono ancora vuote e io ho una fame immensa, mi preparo per andare a pranzare.

Ho una voglia matta di mangiare hamburger e patatine e, se non ricordo male, c'è un McDonald's qualche via più in là. Perciò esco di casa e decido di andare a mangiare lì.

Il sole è più scottante rispetto a sta mattina, e nonstante l'ondata d'aria fresca, fa comunque caldo, forse anche a causa dell'affollamento di gente e il troppo smog.

Cosa cazzo stai dicendo?!

Guarda che è scientificamente provato!

Che cazzo ne sai te di cose scientifiche?

Hey! Io sono molto intelligente.

Si certo! Infatti anziché comprarti da mangiare ti mangi le unghia dei piedi. Molto intelligente direi!

Ma era un fottuto modo di dire... mica sono così stupida!

No! Assolutamente no!
Da notare l'ironia.

Si come vuoi...
Appena entro avanzo verso il bancone per fare le ordinazioni e come al solito la gente mi guarda come un'aliena.

Che diavolo guardate?! Non avete mai visto una ragazza affamata?

Ho solo detto di volere due panini e un pacco maxi gigante di patatine, insomma non ho mica urlato dicendo di avere la peste bubbonica, santo cielo!

Prese le mie ordinazioni e mandato al diavolo la gente che mi guarda stupita, vado a sedermi in un tavolo appartato, per consumare il mio modesto pranzo senza avere addosso occhi indesiderati.

Mi raccomando... Modesto!

Purtroppo il mio momento di quiete non dura molto, poichè nel tavolo vicino al mio, si sono seduti due ragazzi, e come se non bastasse, iniziano a fissarmi il cibo e sorridono come idioti.

Ma in questa cazzo di città non hanno mai visto una ragazza che mangia!

Il primo ragazzo ha i capelli neri accorciati ai lati e alzati al centro con un po' di gel, i suoi occhi sono di un azzuro chiaro e ha una mascella perfettamente squadrata. Il secondo, invece, è castano e i suoi occhi sono di un meraviglioso verde smeraldo, ha delle labbra carnose e un viso perfetto. Entrambi però hanno un fisico tonico e scolpito, alti circa un metro e ottanta.

"Suppongo che non abbia molta fame oggi signorina!" mi dice il ragazzo dagli occhi verdi mentre mi rivolge un sorrisetto sghembo.

Mi limito a rivolgergli uno sguardo infucato, ma pare non fare effetto su di lui, infatti non batte nemmeno un ciglio.

"Non ti ho mai vista da queste parti. Sei nuova in zona?" riprende a parlare mentre addenta un boccone dal suo panino.

"Fatti i cazzi tuoi mister 'mi credo figo ma sono solo un fottuto idiota'." rispondo bruscamente perché mi sono seccata del suo sorriso odioso, ma bellissimo. Vorrei prenderlo a pugni su quei denti bianchi, ma credo che non sia il caso di fare problemi il secondo giorno qui a San Diego.

"Davies... Alexander Davies" si presenta gonfiando il petto.

Ma chi ti conosce, coglione?

"Chi?" chiedo fingendomi stupita.

"Io, Alexander Davies." ripete mentre si indica orgoglioso di se stesso.

"No chi cazzo te l'ha chiesto?!"

Il suo amico dagli occhi azzuri quasi non soffoca con la sua stessa saliva, mentre il cosiddetto Alexander sembra essere stato preso in contropiede a giudicare dalla sua faccia incredula e infastidita.

L'inferno nei miei occhiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora