Capitolo 7

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Alexander Pov's

Con la mia moto sportiva nera, mi sto dirigendo al McDonald's dove mi devo incontrare per pranzo con Jason.
Non è molto lontano dalla mia villetta, ma con il traffico, tipico di mezzogiorno, ci metto più del solito.
Appena parcheggio la mia ducati nera, vedo il mio amico appostato davanti alla porta d'ingresso, con le braccia incrocciate.

"Hey amico! Come mai ci hai messo tanto?" mi accoglie con il nostro saluto quotidiano, battendo prima il cinque con le mani e poi battendo spalla contro spalla.

"Sai che c'è molto traffico a quest'ora!"

"Oppure eri ancora a letto con la tua amata!" mi deride di nuovo per quell'episodio odioso di sta mattina.

"Non essere geloso... la prossima volta vengo a letto con te!"  sta volta lo derido io e infatti il suo sorriso ironico si spese immediatamente lasciando spazio a un espressione mista tra l'incredulo e lo schiafato.

"Oh no... ti ringrazio tanto per l'offerta. Ma non mi sembra una cosa molto invitante!"

Ci dirigiamo verso il bancone e ognuno fa le sue ordinazioni: per me un panino e per lui delle patatine fritte.

"Andiamo là infondo, c'è un tavolo vuoto." mi indica un tavolo libero vicino ad una ragazza dai capelli castani e lunghi che le ricadono sulle spalle come onde leggere fino a toccare quasi il suo fondo schiena.

E che fondo schiena!

La prima cosa che attira la mia attenzione, ovviamente oltre alle sue curve perfette, è la quantità di cibo presente sul tavolo. Nemmeno in quattro mangerebbero tutta sta roba.

Decido di prenderla un po' in giro, per il solo gusto di vederla arrabbiare.

Ma fatti una vita!

Scusa! Che ci posso fare se mi diverto a scopare e umiliare le ragazze.

"Suppongo che non abbia molta fame oggi signorina!" le dico in tono ironico rivolgendole anche un sorriso strafottente.

Alza lo sguardo dal suo cibo per inchiodarlo nel mio e fulminarmi, ma mi mostro indifferente. D'altronde sono molto abituato a queste occhiate infuocate. Ma i suoi occhi sono un qualcosa di meraviglioso... sembrano davvero infuocate e non di certo per il mio commento.

"Non ti ho mai vista da queste parti. Sei nuova in zona?" riprendo a parlare sapendo che non avrebbe risposto alla mia affermazione. Sono molto curioso di conoscerla ma non voglio che lei lo sappia, perciò faccio finta di non mostrare interesse nei suoi confronti e comincio a mangiare il mio panino.

"Fatti i cazzi tuoi mister 'mi credo figo ma in realtà sono solo un fottuto idiota'." la sua risposta mi sorprende e mi sconvolge contemporaneamente.

Mi ha chiamato sia 'figo' che 'idiota' quindi sicuramente  ha notato che sono bello. Ma oltre a questo suppongo che lei non mi conosca, e ciò mi sembra strano dato che la mia faccia è sempre stampata ovunque sui vari giornali e riviste.

"Davies... Alexander Davies" mi presento orgoglioso di me stesso, sapendo che almeno il mio nome basterà per zittirla e metterla in imbarazzo.

Ecco dolcezza ora vediamo che fai, sarai ancora spavalda?!

"Chi?" l'espressione stupita che ha sul volto mi fa capire che mi ha riconosciuto, d'altronde chi non mi conosce qui in California?

Si zuccherino sono proprio io, in persona!

"Io, Alexander Davies." mi indico alzando il mento e rivolgendole un altro sorriso sfacciato, sapendo finalmente di aver fatto colpo sull'ennesima ragazza.

L'inferno nei miei occhiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora