Capitolo 15

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Un suono fastidioso, proveniente dalla mia sinistra, continua a solleticarmi le orecchie, mentre dall'altra parte sento un peso soffocante sul mio corpo.
È come avere un masso gigante sullo stomaco perciò con tutta la forza che ho nel corpo inizio a spingerlo lontano da me. Al suono fastidioso di prima si aggiunge anche un gemito di dolore. Non ho idea di come farli smettere perciò inizio a scalciare forte finchè il mio piede destro non colpisce di nuovo qualcosa. Un altro urlo di dolore giunge alle mie orecchie seguito da una botta forte. Qualche secondo dopo mi sento rotolare, e subito la superficie calda e morbida sulla quale ero sdraiata viene sostituita da una fredda e dura. Immediatamente una scossa di dolore si diffonde nel mio corpo partendo dal fondo schiena. Strabuzzo gli occhi spaventata e addolorata, cercando di capire dove mi trovo. Dalla parte destra del letto seduta anche lei sul pavimento scorgo un Emeline piuttosto incazzata, mentre sul comodino dietro di me la sveglia continua ancora a suonare.

"Buongiorno Emily..." appena pronucio questa frase Emiline mi fulmina con lo sguardo, " ehm ok a quanto pare non è un buongiorno. Ma sai dirmi come mai siamo messe così, sembra sia passato un terremoto!"

"Sul serio me lo stai chiedendo? Sei una furia mentre dormi, non hai smesso di tirare calci e pugni per un solo secondo! Mi hai quasi spaccato il naso." urla lei furiosa mentre si massaggia le parti indolenzite. Davanti alla sua faccia mezza assonata e mezza arrabiata scoppio in una risata fragorosa che non fa altro che alimentare la sua ira, perciò prende un cucino e me lo lancia in faccia.

"Non c'è niente da ridere, tanto mi sono vendicata anch'io, infatti ti ho buttata giù dal letto." dice con un sorriso diabolico sulle labbra mentre di sottofondo c'è ancora la sveglia che suona.

"Vuoi spegnere sto coso che mi ha fatto saltare il resto dei nervi!" sbotta lei mentre si infila le mani nei capelli spettinati e li tira leggermente.

Mi alzo per spegnere questo oggetto infernale e mentre sto per premere il tasto stop, scivola dalle mie mani e smette subito di suonare. E probabilmente anche di funzionare!

Ops!

"Oddio Evie ti ho detto di spegnerlo e non di romperlo!"

"Non è colpa mia se esiste la forza di gravità!" dico fingendomi offesa.

"Bhe almeno non rovinerà più il mio sonno, quindi non te ne faccio una colpa." dice ridacchiando mentre alza la testa verso l'orologio per verificare l'ora.

Sono le 7:14 e non ho la minima idea del perchè abbiamo messo la sveglia a quell'ora. Guardo Emeline confusa e lei ricambia il mio stesso sguardo. Contemporaneamente le nostre espressioni cambiano da confuse a terrorizzate.

È il primo giorno di scuola!

"Il bagno è mio!" urla Emeline mentre di corsa ci alziamo per andare in esso e prepararci per la scuola. Per mia sfortuna dopo vari spintoni e sgambetti Emeline entra per prima e con velocità fulminea si chiude la porta a chiave.

"Hai barato stronza!" urlo da fuori per farmi sentire mentre riempio la porta di pugni. Dovrò usare il bagno degli ospiti per non arrivare in ritardo, "questa me la ripaghi." prima di uscire dalla mia stanza sento Emeline che ride fragorosamente felice di avermi superato.

Cerco di prepararmi il più veloce possibile perché non voglio arrivare tardi persino il primo giorno di scuola. So che sembro una pazza psicopatica correndo per il bagno completamente spettinata ma sono talmente in ritardo che mi trovo persino costretta a prendere spazzolino e dentifricio e lavarmi i denti sotto il getto d'acqua mentre mi faccio una doccia calda. Esco dal box doccia correndo e per poco non cado a terra spaccandomi qualche vertebra della schiena. Avvolgo il mio corpo in un accappatoio ed esco di corsa dal bagno per dirigermi in camera mia e finire di vestirmi. Avrei preferito che ci fosse l'uniforme a scuola così non mi sarei trovata ogni giorno indecisa sul cosa mettermi, ma per non perdere ulteriore tempo tiro dall'appallotolamento di vestiti la prima cosa che mi capita nelle mani: una felpa rossa, un jeans skinny e una maglietta verde.
Ok forse non è una scelta molto affascinante, ma non ho tempo da perdere in abbinamenti alla moda. Appena finisco di vestirmi saltellando nella stanza da una parte all'altra infilando le calze e contemporaneamente cercando le scarpe, Emeline esce dal bagno pulita e vestita decentemente. È solo fortunata ad essere ordinata perchè non deve perdere tempo a cercare i suoi vestiti.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Dec 03, 2017 ⏰

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