Risposta

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<<Voglio partecipare anch' io>> Sentenziò Gianluca con un filo di voce e passandosi una mano tra i capelli <<Se c' è da lottare, io sono pronto a farlo>>.
Il corridoio era affollato come ogni ricreazione, Gianluca e Sole si erano rinchiusi nel bagno e parlavano a poca distanza tra di loro. Le spalle si Sole contro la porta del bagno e Gianluca così vicino, che la distanza fisica che li separava era così modesta da poter essere attraversata da meno di un bacio.
Sole gli aveva raccontato tutto: della fuga, dell' attacco di Lucia, di quel salvatore misterioso, di Leon, di Geniel, dei vampiri, dei Cavalieri del Sole...
<<Non sei costretto a farne parte anche tu..>>.
<<Non sono costretto a non farne parte!>>.
<<Potrebbe essere davvero molto pericoloso! La mia famiglia è morta per questo....>>.
<<Allora devo entrarci per proteggerti!>>.
Sole rimase a guardarlo, sospesa tra i suoi occhi, pose una mano sul suo viso e lo accarezzò. Per la prima volta dopo tanto tempo non aveva più paura, perciò si arrese e gli disse facendo spallucce <<Geniel sarò molto felice, quando saprà che gli ho trovato una recluta>>.
<<Non digerisco molto il fatto che quell' essere sia definito l' Angelo, ma per la mia cuginetta dovrò ingoiare questo rospo così amaro!>> Scherzò. Cuginetta? Questa parola punse quella felicità, che galleggiava in Sole e fuoriuscì un flusso di pensieri tristi, che si addensarono sulle sue labbra fino a capovolgerle con il loro peso il sorriso. Era così che Gianluca la considerava: la sua cuginetta. Non erano cugini biologici, questo era vero, ma lei allo stesso tempo doveva evitare di lasciarsi sedurre da illusioni, che poi l' avrebbero stritolata, perché per lui non era altro che sua cugina, nient' altro.
<<Allora, adesso faccio un colpo di telefono a Geniel, così lo avviso che all' allenamento di oggi ci sarà un membro in più>> Cercò di controllare il tono della sua voce, in modo che quel flusso di pensieri non la tradisse <<Ti prego di fare una ricerca per me: il nome di quella ragazza, che è sopravvissuta all' incidente dell' altro giorno. Io ho tentato di scoprirlo tramite internet, ma nessun articolo ha riportato il suo nome. Tu saprai sicuramente come arrivarci!>>.
Gianluca con un occhiolino mimò il gesto di un soldato che si congeda dal suo superiore e lasciò Sole nel bagno e in lei un vuoto, che sapeva di amarezza.

<<Benvenuto tra di noi!>> Leon gli strinse la mano, consegnandogli la sua tuta. Rodolfo era già totalmente nudo e con una gamba dentro, mentre si infilava la sua. Leon già la portava addosso, Geniel osservava incuriosito Gianluca, senza proferire parola. Sole si calò i vestiti in un angolo, molto imbarazzata e frenata dalla presenza di Gianluca, si pentì di avergli rivelato tutto e l' idea di essere vista spoglia da lui e poi vedere lui completamente nudo la rendeva tremendamente vulnerabile.
Gianluca obbedì quasi senza batter ciglio alla richiesta di spogliarsi davanti a tutti, compresa Sole. Lei cercò di guardare altrove, ma con la coda degli occhi non poteva non distogliere il suo sguardo dai suoi muscoli guizzanti, alla sua bellezza marmorea e a quanto potesse convogliare i suoi pensieri su di sé. Era solamente un' attrazione fisica, cercò di convincersi Sole.
Ma qualcosa le ricordò che non era affatto vero, perché lui la rendeva felice e la faceva sentire bene. Costruì in fretta un altro pensiero per demolire ciò che le aveva abbattuto la sua precedente confortazione, ma non trovò nessun punto debole nel muro della verità.
Gli allenamenti furono come al solito a corpo libero. All' inizio Sole combatteva contro Rodolfo, Gianluca contro Leon e Geniel volteggiava tra di loro, sogghigando quando Rodolfo stendeva Sole al tappeto, praticamente molto di frequente.
Gianluca se la cavava di gran lunga meglio di lei, anche se non riusciva a sopraffare Leon.
Cambiarono le coppie e questa volta Sole si ritrovò contro Geniel, che non fu cauto neppure per errore e Gianluca con Rodolfo, riuscendo a metterlo a k. o. dopo pochi secondi.
Geniel di tanto in tanto indirizzava sguardi molto soddisfatti verso Gianluca e anche Leon sembrava apprezzare molto il suo valore.
<<Sei vergine, fanciulla?>> Geniel con un calcio nel fianco di Sole la fece cadere a terra, bloccandola piazzandole il piede sullo stomaco.
<<Rispondi: hai mai scopato?>> Insistette premendo ancora di più il piede sullo stomaco.
<<No!>> Rispose Sole, oppressa da quel dolore.
Geniel sollevò il piede, aspettò che Sole si alzasse e poi le sferrò un calcio violentissimo contro il mento. Sole rotolò.
<<Ci avrei scommesso!>> Rise Geniel soddisfatto <<Sono certo che muori dalla voglia di trombarti tuo cugino!>>.
Sole si sentì lo sguardo di Gianluca su di sé e l' imbarazzo colarle dappertutto, fece uno scatto contro Geniel, che con destrezza la spinse contro il muro. Sole andò a sbattere contro delle spade lì appoggiate, che rotolarono a terra con un grandissimo fragore.
<<Scommetto che te lo sogni ogni notte: entra nel tuo letto tutto nudo, eccitato... Ti trova calda e bagnata... E ti bacia a lungo, anche lì, dove senti quel fuoco, che ti accende con la sua bellezza.. Lo accarezzi, inizi a leccarlo su tutto il corpo... Quei muscoli ti fanno perdere ogni controllo... Hai sofferto tantissimo, ma non eri mai stato così felice come tra le sue braccia, mentre ti sussurra "Ti amo..." .... È pazzo di te, proprio come vuoi tu..  Ti penetra... All' inizio lentamente... Senti un po' di dolore... È solo l' imene che si sta rompendo... Accelera il ritmo... Hai il sangue che pulsa a mille... Lo abbracci forte, perché vuoi che non finisca mai... È tuo cugino, ma tu lo ami.. Lo ami da impazzire, da sfiorare le stelle... Ti fa venire... Ora le stelle le puoi stringere tra le braccia, ma svaniscono presto... Abbracci ancora Gianluca e preghi che ti faccia cingere di nuovo le stelle, questa volta magari per l' eternità...>> Geniel avanzava verso di lei. Rodolfo e Gianluca avevano smesso di lottare e li fissavano, Leon era contrariato, Gianluca​ aveva il volto pietrificato.
Un rombo di rabbia strappa Sole a quell' immobilità. Sfiora con le dita la punta di un' elsa, la afferra e alza la spada contro Geniel. Lui con facilità stringe la mano contro la punta della spada, che lo ferisce e si macchia di rivoli di sangue. Geniel tira la spada verso di sé, con l' altra mano colpisce Sole nel ventre e la fa cadere per terra. Adesso la punta della spada preme contro la sua gola.
<<Geniel, adesso basta! Stai davvero esagerando!>> Lo rimproverò Leon.
<<Non devono esserci segreti tra di noi, Leon. Dimmi se è vero che questa ragazzina è cotta dal cugino, altrimenti la faccio fuori. Sai bene che so riconoscere quando menti>> Lo minacciò con glaciale calma Geniel.
Leon fece una grande pausa, poi guardando con un' espressione triste Sole e rivolgendo uno sguardo truce verso Geniel, cercò di parlare, ma proprio mentre aprì la bocca, Gianluca si lanciò con tutto il suo peso su Geniel. Lo colse alla sprovvista, la spada scivolò a terra, Geniel si rialzò in fretta, ma Gianluca lo colpì con una scarica di pugni. Leon intervenne per separarli, ma Geniel era avvinghiato​ al collo di Gianluca.
Se avessero continuato così, uno dei due sarebbe morto. Rodolfo corse a separarli, ma un colpo proveniente chissà da chi lo respinse con violenza.
<<BAASTA!>> Gridò più volte Sole terrorizzata. Ad un certo avvenne qualcosa di soprannaturale: Leon incrociò le braccia sul petto e le separò di colpo. I due litiganti si ritrovarono separati istantaneamente. Furibondo, Leon si diresse a grandi passi verso Geniel e lo schiaffeggiò. Geniel lo guardava beffardo e risentito allo stesso tempo, così Leon arrestò per aria il terzo schiaffo, con cui voleva colpirlo, e spalancando la porta d' ingresso, uscì pieno d' ira.
Sole lentamente si voltò verso Gianluca, che era coperto di lividi. Lo sorprese, che la guardava di sottecchi, così lui puntò immediatamente lo sguardo a terra, afferrò i suoi vestiti e si diresse verso il bagno.
<<Andiamo via, Sole>> Le disse uscendo. Lei gli obbedì e dopo essersi cambiata lo seguì.
Non dissero neppure una parola durante il ritorno, ma arrivati a casa, lui si chiuse in camera con lei e la guardò a lungo con uno sguardo intenso, senza dire nulla. Zio Benedetto e zia Dalia non erano in casa.
<<Geniel è fatto così..>> Provò a parlare Sole <<Non penso a quelle cose... Non ti immagino nudo e via dicendo...>>.
Gianluca continuava a guardarla senza parlare.
<<Mi sono avventato su quello stronzo di Geniel, perché non volevo conoscere la risposta di Leon.. Non l' avrei sopportata>> Spiegò lui finalmente.
<<Già>> Sole accennò un sorriso <<Ti avrebbe detto che non è affatto vero quello che ha detto Geniel...>>.
<<Ma la domanda di Geniel è stata un' altra: sei cotta di me?>> Gianluca la guardava senza distogliere lo sguardo da lei, sembrava molto teso.
<<Perché vorresti sentire la risposta? Per non farla pronunciare da Leon per poco non morivi ucciso da Geniel...>>.
<<Perché preferisco sentirla da te... Non volevo che Geniel mi uccidesse solo perché sono tuo cugino?>>.
Sole sentì la bocca asciutta, si vide riflessa nello specchio: con il volto pieno di lividi e gli occhi lucidi, che rispecchiavano la verità e quanta difficoltà provava nell' esprimerla.
<<Gianluca...>> Spostò lo sguardo dallo specchio a quel ragazzo bellissimo, che era davanti a lei e che in quel momento era semplicemente la persona che amava e in quell' istante glielo disse con parole, che risuonarono lontano da sé e dentro di sé.

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⏰ Ultimo aggiornamento: May 25, 2017 ⏰

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