Capitolo 11

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Lo guardo ancora perplessa, aspettando una risposta che non tarda ad arrivare.
Ale: "Amore.." Mi si catapulta addosso e mi abbraccia. Lo stacco.
Io: "Ti ho fatto una domanda."
Ale: "Era il tuo compleanno ieri, e mi è dispiaciuto mancare in un giorno così importante della tua vita e.."
Io: " 'eeee' niente. Potevi benissimo venire ieri, non oggi.. che ormai non c'è da festeggiare più niente."
Ale: "Hai ragione.. ho sbagliato.. ieri sera tardi ci ho pensato e stamattina ho preso il primo treno.."
Io: "E ora?"
Ale: "Vorrei stare con te, facendoti trascorrere la tua prima giornata da maggiorenne con me.. visitare la tua città natale.." Lo interrompo.
Io: "Alt! Mi puoi ripetere il motivo per il quale io sono partita?"
Ale: "Dai amor. Mi mancavi. Non riuscivo a.."
Io: "Ti mancavo e quindi? Pure tu mi potevi mancare o comunque mi sei mancato.. ma mica sono tornata!? Mi serviva un po' di tempo per me!!"
Ale: "Infatti.. ti serviva.. penso che te ne abbia dato già abbastanza, non pensi?"
Io: "E che ti costava aspettare altre 24 ore e poi sarei stata lì?"
Ale: "Non lo so.. ma ho sentito.. anzi il mio cuore ha sentito che ti stavo perdendo.."
Io: ".. mi dispiace dirtelo ma ha fatto una giusta osservazione il tuo cuore.."
Ale: "Proprio per questo sono qui.. per evitare che ciò accade."
Io: ".. sei arrivato troppo tardi.."
Ale: "Non è mai troppo tardi se lo si vuole in due!" Guardandomi intensamente negli occhi, sorridendo.
Marco: "Basta con queste stronzate! Dacci un taglio, amico!! Non ti vuole!!"
Ale: "E tu chi cazzo sei?"
Marco: "Sono il presunto ragazz.." Lo interrompo.
Io: "È il ragazzo di Jas.. grazie Marco per aver preso le mie parti.. ma penso che toccherà me chiarirgli le cose."
Marco mi guarda, dilatando le narici, sospirando.
Marco: "Ma vaffanculo!" E se ne va sbattendo la porta d'ingresso.
Ale: "Ma ha delle rotelle fuori posto il ragazzo!?"
Io: "No. È semplicemente incazzato per problemi suoi.. comunque ritornando a noi.. mi sei mancato ovviamente non potrei negarlo.." Lui mi guarda, sorridendo speranzoso.
"..ma non come ho potuto mancarti io.. non c'è più quell'intesa tra di noi.. si è spento tutto.. almeno per me.. quindi inutile prenderti per il culo.. inutile tanti giri di parole.. ed .. è finita!"
Ale mi guarda cupo.
Ale: "Ma stai scherzando?"
Io: "Pensi che stia scherzando!?" Indico il mio volto serio.
Ale: "Come puoi!? Non dopo tutto quello che abbiamo trascorso.."
Io: "È stato bello, ma tutto finisce o almeno le cose belle finiscono. Con te era tutto troppo bello e surreale.."
Ale: "Mi stai lasciando?"
Io: "..si."
Ale: "Ne sei sicura? Non voglio alcun ripensamento."
Io: "Ne sono sicurissima. E tranquillo, sono una ragazza che di tutto ciò che fa e dice ne è consapevole.. quindi non avrò alcun rimpianto o ripensamento.. puoi stare sereno."
Ale: "Ok." E a passo felpato, sparisce da quella casa e anche dalla mia vita.
Jas: "Wow.."
Io: "Hai sentito?"
Jas: "Certamente.. e l'unica cosa che ho da dirti è che hai fatto benissimo, sei stata sincera e schietta, soprattutto avendo sentito la sua risposta, ho avuto la conferma di ciò che pensavo.. non ci teneva abbastanza e non ti conosceva minimamente.. Però penso che dovresti andare a riprendere Marco perché da quanto ho potuto sentire penso sia andato su tutte le furie e chissà che film mentale si starà facendo.."
Io: "Hai ragione! Corro! A dopo."
Apro la porta e la chiudo velocemente. Nel frattempo lo chiamo.
Alle prime chiamate mi stacca e poi, finalmente, mi risponde.
Marco: "Che vuoi ancora?"
Io: "Te. E basta. Dimmi dove sei che ti raggiungo."
Marco: ".. al bar dopo l'incrocio."
Io: "L'incrocio di casa di Jas?"
Marco: "Si."
Io: "Arrivo." Termino la chiamata e lo raggiungo.
Lo individuo subito con un caffè dinanzi a sé e freneticamente girava il cucchiaino provocando un fastidioso rumore.
Mi avvicino.
"Penso che basti!"
Mi guarda, distoglie immediatamente lo sguardo da me e termina quel fastidioso rumore, posando il cucchiaino sul tavolino. Mi siedo accanto a lui.
Sospiro. "Ero consapevole del fatto che le persone non si dimenticano, che tu non saresti mai passato del tutto, e che ti avrei sempre ricordato almeno un secondo della giornata, con un sorriso o forse con una lacrima. Sapevo, che nella mia testa ci sarebbe sempre stato un posto anche per te, ma volevo andare avanti, ecco tutto. E sai una cosa? Ci stavo riuscendo, ma non era come le altre volte in cui dicevo di impegnarmi ma realmente non lo facevo, questa volta dopo un anno, ci stavo riuscendo davvero. Mi ero decisa, sin da subito, di cancellare le conversazioni con te, tutte quante, dal primo messaggio che mi mandasti all'ultimo. Cancellai direttamente anche il numero per non provare a chiamarti solo per sapere come stavi o come stava andando la tua cazzo di vita.. o per sentire 'per sbaglio' la tua voce. Cancellai tutte le foto insieme, quelle serie, quelle fatte con gli amici, quelle nei locali, i selfie con le facce più strambe o quelli in cui ridiamo..
Ho cancellato tutti gli screen, ho smesso di seguirti su Instagram, Facebook e in qualsiasi altro social.
Ho persino evitato di parlare con altri di te e ho voluto evitare che gli altri parlassero di te, proprio per non saperne più niente. Tanto la nostra storia era finita, avevamo cancellato ogni contatto, e non saresti mai tornato. Dopo il tuo addio, ero consapevole che questa volta non ero più legata a te. Ero libera. Ci credevo. Non piangevo più per te, non stavo più tutta la notte a pensare a come sarebbe stato se avessimo deciso di amarci. Non provavo più ogni profumo nel negozio alla ricerca del tuo, non mi giravo più se sentivo pronunciare il tuo nome, non scoppiavo più in lacrime se qualcuno ripeteva una frase che dicevi sempre tu. Non sentivo più quel costante bisogno di te, dei tuoi abbracci, delle tue labbra che non sento da troppo tempo, delle tue mani, delle tue guance, delle tue fossette. Avevo dimenticato la tua voce, la tua risata, il battito del cuore, non ricordavo più com'era averti accanto e sentirti respirare.
Non ero felice, certo che no, ma la tua mancanza non si faceva sentire più di tanto. Mi stavo abituando al fatto che non ti avrei più avuto nella mia vita, mi ero finalmente rassegnata e volevo ricominciare da zero. E poi? Sfiga, destino o semplicemente Jas ti ha invitato alla festa. Io ero venuta qua per una pausa dalla quotidianità e dagli stupidi litigi con Ale, ma hai ribaltato tutti i miei piani, la vita che mi ero costruita con fatica senza di te. E io non voglio più provare a dimenticarti. Perché so che un giorno tornerai. Ci sono tramonti che non tramontano mai, giusto? E per questo che voglio viverti, ora.
E scusami se ti ho definito il ragazzo di Jas ma semplicemente volevo che non peggiorassi la situazione dato che non volevo che si sentisse preso per il culo per un anno, non l'ho illuso e ti ripeto ci ho provato veramente ma non ci sono riuscita e non voglio riuscirci.."
Mi guarda con le lacrime agli occhi.
"Pensavo ti rendesse felice ciò.." Mi interrompe baciandomi profondamente, tranquillizzandomi. E mi sussurra sulle labbra "Non potevo chiedere dichiarazione migliore.. non è manco come me la fossi immaginata.. anzi.. Ti amo Mich."
Sorrido e mi lacrimano gli occhi.
"Ti amo Marco."

L'amico di mio fratello 2. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora