Capitolo 16

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Marco: "Possiamo andare?" Annuisco e gli stringo la mano alla leva del cambio.
Mi prende la mano e appoggia le sue labbra al dorso.
Io: "Dove siamo diretti?"
Marco: "In giro.. per i negozi.. ora parcheggiamo.."
Dopo aver adocchiato un posto libero, parcheggia velocemente e spegne il motore. Esco dalla portiera e la chiudo.
Marco chiude la macchina e intreccia le sue dita alle mie.
Marco: "Come stavi con lui?"
Lo guardo interrogativa.
"Quello di Milano.."
Io: "Mh.. Alessandro?" Annuisce.
"Mah.. che ti posso dire.. stavo bene, ma non completamente.. ora sto con te e mi sento soddisfatta delle scelte prese, mi sento in pace con me stessa.. non so come spiegarti, ma tu mi hai sempre lasciato una ferita mai cicatrizzata del tutto.."
Marco: "Ti mancavo?"
Io: "..certo, però non volevo riconoscerlo.. lo so è da vigliacca, ma se lo avessi riconosciuto questo sentimento nei tuoi confronti mi sarei sentita in colpa.. e non volevo. Non egoisticamente.. non volevo soffrire il doppio che avevo già sofferto."
Marco: "E se mi avessi perso? Ed ero follemente innamorato di un'altra?"
Io: "Da una parte non avrei voluto innescare nella tua relazione, per la tua felicità.. ti avrei lasciato andare, per il tuo benessere.. Dall'altra parte ci sarebbe stata una forte tentazione di rivoluzionare tutto, di non arrendermi.. e di combattere.. finalmente, per noi!"
Marco: "E se ti avessi mentito? Per orgoglio.. ed egoismo?"
Io: "Non sei così. Non sei come gli altri.. sei un guerriero. Con la forza di un aeroplano hai preso in mano la tua vita e l'hai trascinata in salvo.. dalle macerie, hai costruito nuove fortezze. Se fossi stato un altro, mi avresti mandato a fanculo in un secondo, in un battito di ciglia, per orgoglio.. o anche per non rovinare ciò che stavi costruendo per te stesso e per la tua serenità.. invece.. Appena mi hai vista, l'ho notato, sai!? In mezzo a tutte quelle persone, i nostri occhi si sono incrociati.. di nuovo.. da troppo tempo ormai, che non si abbaiavano di tanta luce.."
Marco: ".. ti amo!" Mi guarda negli occhi.
"Ti amo Marco!" I nostri nasi si avvicinano e sorridiamo.
Marco: "So dove andare, seguimi.." Mi prende la mano e corriamo spensierati sul marciapiede largo della mia bella Roma.
Gira in un vicoletto ed entra in una portone nero con delle decorazioni bianche.
Marco: "Filippo.. ci sei?"
X: "Veramente sta terminando un appuntamento.. dimmi Marco.."
Marco: "Tatiana quanto ci vorrà?"
Tatiana passa il suo sguardo al suo orologio da polso e sussurra:  "1...2... e.." La interrompe una voce maschile.
X: "Tatiana chi è?" Passi felpati si avvicinano al balcone di Tatiana.
Marco: "Secondo te?"
Filippo: "Puoi accomodarti, anche subito.. per te disdico qualsiasi appuntamento.." Si avvicina, un uomo alto sulla trentina gli sorride e lo abbraccia.
Marco: "Lei è.. la mia lei."
Filippo: "Oh, finalmente ci conosciamo.. piacere Filippo, carissimo amico di tuo fratello e di sto gran pezzo.." Rido e gli stringo la mano che mi ha porto.
Io: "..ma non capisco dove siamo.. non c'è alcuna insegna.."
Filippo: "Michelle stai nel mio mondo.. ora scoprirai.. Marco, andiamo?"
Marco: "Prontissimo."
Seguo Marco ed entriamo in uno stanzino aprendo una tenda di velluto nera. Una forte luce mi fa sbattere le palpebre e poi capisco tutto. Disegni e foto sparsi al muro, lettino e al suo fianco diversi tipi di aghi, inchiostri e così via.
Io: "Ma sei impazzito?"
Marco ride. "Hai capito, ora?"
Io: "Ma tu.."
Marco: "..noi."
Io: "Marco non l'ho mai fatto.."
Marco: "Ma dai.. ora sei maggiorenne, puoi benissimo fartelo senza alcuna autorizzazione dei tuoi.."
Io: "I miei.. dovevo chiamarli.. vabbè dopo li chiamo.. comunque e.. ho paura.."
Filippo: "Fidati di me.. inizialmente la pelle deve abituarsi a quella piccola tortura dell'ago ma dopo un po' ti ci abitui al dolore.. è sopportabile."
Io: "Ma dove? Cosa, poi?"
Marco: ".. già avevo prenotato ieri.. Fil. sa tutto ciò deve fare e sa dove mettere mano!"
Io: "Ma.."
Marco: "Fidati."
Annuisco poco convinta.
Marco: "Prima tu."
Io: "Pure!? Vuoi farmi svenire oggi!?"
Marco ride e imbroncia le labbra.
"E va bene.. vai.. non abbiate pietà di me!!"
Filippo ride sotto i baffi.
Io: "Dove devo scoprirmi?"
Filippo: "Devi rimanere in reggiseno."
Marco: "..cazzo, non ci ho pensato a questo dettaglio.. dovevo avvisarti di mettere una canotta!"
Filippo: "Ma quanto sei stupido.. ho Giulia e la piccola Patricia che mi aspettano fuori da questo studio.. cretino!" Gli batte la mano in fronte, per farlo risvegliare dal suo stato.
Marco: "..scusa, ma.."
Filippo: "Lo so, sei così. Ma ora evitiamo chiacchiere futili e dedichiamoci al tatuaggio."
Nel frattempo già mi sono spogliata della maglietta, mi stendo sul lettino e per un'oretta non capisco niente. Ho le palpebre chiuse e le labbra socchiuse. Marco mi stringe la mano e a volte posa le sue labbra alle mie per farmi rilassare.
Filippo si ferma.
Filippo: "Tutto okay?"
Io: "Si. Al momento, ancora si."
Filippo: "Al momento? Abbiamo terminato.. veramente."
Io: "Già? Ma.."
Marco: "Te l'avevo detto di stare tranquilla.." Appoggio le mie labbra alle sue, ho tanta voglia di approfondire il bacio.. ma non sotto lo sguardo altrui, quindi gli poso un casto bacio. Rimango in reggiseno.
Io: "Dopo lo vedo.. insieme a te."
Marco annuisce, si spoglia della sua maglietta e mostra a Filippo il suo bel addome.
Marco nota la mia espressione depravata e mi schiocca l'occhiolino, sorrido maliziosamente.
Marco: "Filippo.. quando vuoi.."
Filippo finisce di pulire il banco dove vi è tutto l'occorrente e posa l'ago sul petto di Marco.. sotto la clavicola.. sopra al cuore.
Io non guardo, ma gli stringo la mano e lui impassibile mi posa leggeri baci sul dorso.
Filippo: "Ragazzi abbiamo terminato.."
Marco si alza e ci dirigiamo allo specchio, posto a inizio stanzino.
Marco si rispecchia e gli si illumina il volto, mi avvicino al suo fianco e guardo sotto la mia clavicola la stessa sua frase: "..between you and me the end doesn't exist.."
Sfioro con le dita il mio, mi volto e sfioro il suo. Con le lacrime agli occhi gli sussurro "È bellissimo.. è.."
Mi sfiora le guance e mi asciuga le lacrime.
Marco: ".. In questa frase.. è racchiusa tutta la nostra storia.. che non ha mai avuto fine.. e mai ne avrà."
Io: "..Hai ragione.. com'era.. tra me e te la parola fine non esiste!? È proprio così. Non ne sarà mai abbastanza di tutto questo noi!!" Ci baciamo passionalmente, intrecciando le nostre certezze e le nostre domande.. ormai rimasti soli nella stanza.
Filippo entra nella stanza appena ci stacchiamo privi di fiato.
"Vi piace?"
Io: "Tantissimo. Grazie!"
Filippo: "Menomale, ora però mettiamo le bende.." Con lo scotch ferma la benda, e compie la stessa operazione a Marco.
Filippo: "Mi raccomando pomata due volte al giorno.. evitate di toccarvelo.. all'inizio.."
Marco: "Hai una dose di pomata per Mich.?"
Filippo: "Le dovrei avere.. aspetta.." Apre il cassetto sotto al banco e ne fa volare una confezione, Marco la prende al volo e me la porge.
Filippo: "Per qualsiasi problemino, contattatemi.. Marco.."
Marco: "Pago a te?"
Filippo annuisce. "Ti faccio pagare solo il tuo tatuaggio e la pomata.. il tatuaggio della ragazza è un omaggio della casa.. quando volete, sono qui!"
Marco gli porge dei soldi di carta accartocciati e gli sorride. Con una pacca amichevole sulla spalla e un abbraccio si salutano.
Io: "Arrivederci.. e grazie ancora!" Gli schiocco due baci sulla guancia.
Mi risponde con l'occhiolino e ci sorride.
Filippo: "Non lasciatevi scappare.. siete una bellissima coppia!"
Marco: "Grazie ancora, amico! A presto!"
Filippo: "Ovvio.."
Salutiamo Tatiana e usciamo dallo studio.

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