Capitolo 19

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Venerdì, 28 Giugno 2019
È un pezzo di carta? È davvero un pezzo di carta a valutare la nostra intelligenza? Non ho mai accettato questa concezione eppure anche per me è arrivato un bel 97. Nelle ultime settimane il mio cervello non smetteva di ripetere le nozioni che avevo studiato e compreso l'intero semestre.. però c'era Ludo, che ogni tanto, si intrufolava nella mia camera pur di vedermi sorridere e distrarmi.. ero diventata un'asociale a furia di stare chiusa in casa. Parlavo ogni tanto con Jas, ci aggiornavamo e ci aiutavamo.. poi c'era Nat, mia compagna di banco per 4 anni, in questo percorso siamo cresciute insieme.. mi ha fatto ambientare con la città, abbiamo condiviso pensieri, le nostre storie.. e anche in questo periodo ci siamo sostenute..
Stasera andiamo a festeggiare in un pub in centro, con il nostro gruppo.
Sto stesa sul morbido pouf dinanzi la finestra aperta della mia camera fino a quando non mi squilla il cellulare. Mi alzo, e mi catapulto ad accettare la chiamata.
"Pronto?"
Marco: "Amore.. come va?"
"Bene.. a te invece? Non stavi lavorando?"
Marco: "Avevo voglia di sentirti durante una piccola pausa.. comunque va tutto okay, solo che mi manchi.. e lo sai.."
"Lo so.. anche tu, ma ora sono libera dagli impegni scolastici.. al momento.."
Marco: "Hai deciso cosa vorresti fare?.."
"Preferisco parlarne da vicino.."
Marco: "Hai prenotato il biglietto?"
"Si.. e parto domenica mattina.. ma per Bali quando partiamo poi?"
Marco: "Partiremo Giovedì mattina.. quindi avrai a disposizione Roma per 3 giorni dal tuo arrivo okay?"
"Va bene, va bene.. non vedo l'ora.."
Marco: "Anche io.. ora devo andare.. ci sentiamo dopo.. ciao amore.."
"A dopo amore.."
Termino la chiamata e blocco il cellulare.
Dopo due minuti decido di buttarmi nella doccia, e inizio a lavarmi.
Esco dalla doccia, mi infilo il mio intimo pulito, e mi asciugo i capelli.
Qualcuno bussa la porta.
"Chi è?"
Mamma: "Tesoro sono io." Apre la porta.
"Dimmi.."
Mamma: "Stasera ceni a casa?"
"Non penso ma', esco fuori con il gruppo.."
Annuisce. "Mi raccomando.."
"Si ma'. Ludo?"
"Tra un po' torna.. tuo padre passa a prenderla.. appena esce da lavoro.."
Annuisco.
Mamma: "Ne hai parlato con Marco..?"
La interrompo.
"Non ne voglio parlare, me la vedo io. Basta che non vi intromettete in tutto questo, okay?"
Annuisce. "Vuoi una mano per qualche borsa.. valigia.. non so.."
"Tranquilla, appena ne ho bisogno ti chiamo."
Mamma: "Va bene." Mi bacia la fronte ed esce dal bagno.
Accendo la piastra, e attendo che si riscalda. Prendo il mio beauty dal cassettone sotto il lavandino e inizio a truccarmi.
Correttore, eye-liner, mascara e blush.
Mi guardo allo specchio e inizio a fare piccole onde alle punte dei capelli, dando l'effetto mosso.
Una volta finito, pulisco il bagno ed esco. Vado in camera e inizio a mettere alcuni vestiti nella prima valigia.. nella seconda le scarpe e tutti gli accessori necessari.. mancherò per tutta l'estate quindi mi tocca svuotare l'armadio.
Indaffarata a mettere tutto ciò che mi trovo dinanzi gli occhi in valigia.. dimentico di prepararmi, a ricordarlo è la chiamata di Nat.
Rispondo velocemente.
"Cazzo, lo so. Sono in ritardo!!"
Nat: "Sto sotto casa tua, muoviti!!!"
"Arrivo!!" Termino la chiamata.
Indosso un vestitino nero semplice, una collana a stelline girocollo, orologio al polso, bracciali, sandali neri, e una tracolla beige.
Scendo dalle scale e nel frattempo chiamo Marco, dopo due squilli risponde. "Amore.."
"Io ora sto uscendo, ti chiamo appena posso, perché già sto in ritardo.. sto con il gruppo, okay?"
Marco: "Va bene.. mi raccomando, fai attenzione.. e chiamami!!"
"Si, tranquillo.." Blocco il cellulare e dico ai miei che sto per uscire.
Apro la porta e..
Nat: "Muoviti fighettaa!!" E mi tira la mano, con l'altra chiudo la porta di casa.
"Ho una giustificazione.. ho fatto tardi per.. aspetta.. andiamo a piedi?"
Nat annuisce. "David ha avuto un problema con la macchina e viene con la motocicletta.. ovviamente lui e.." Non riesce a pronunciare il suo nome. Si tratta di Mattia, erano amici sin dall'infanzia, finché non è scattata la scintilla per entrambi, stavano bene finché Isabel, la sorella di David, suo migliore amico, non l'ha baciato, dichiarandogli che aveva una cotta per lui da sempre. Mattia l'ha rifiutata, e prima di dirlo a Nat, Nat già lo sapeva. Subito dopo il rifiuto, Isabel ha inviato un messaggio a Nat su Instagram, riportando l'accaduto in maniera differente. Nat non vuole credere a Mattia.
"Per me stai esagerando.. sono due settimane che non vi vedete e non gli parli.. dagli ascolto.. io ne ho parlato.. e credo a lui.."
Nat: "Si.. ma.." La interrompo.
"Niente ma. Ti manca, non stai bene, stai nervosa.. ti faccio una domanda.. perché devi credere ad una ragazza ferita e gelosa, che ci ha provato con il tuo ragazzo e per di più ha avuto un netto rifiuto? Anziché parlarne con lui..
Lo conosci.. è molto deluso dal tuo comportamento.. non si aspettava questa tua immaturità.."
Nat: "Forse ho esagerato, mi sono fatta prendere dal nervoso.. non so.. non ho ragionato, è vero.. stasera cercherò di parlargli.. secondo te mi vuole ancora?"
La guardo allibita. "Ma scherzi? Fino a ieri sera ti chiamava e ti scriveva.. svegliati!!"
Nat: "Ma stamani.. non si è fatto sentire.. e se.."
"Niente se. Basta con queste domande, dubbi e curiosità.. affrontalo."
Annuisce e mi ringrazia. "Come farò quest'estate senza te? A proposito a Marco.." Interrompo. Già so cosa vuole domandarmi.
"Si, ne parlerò da vicino.. non so se lo accetterà quello che gli dirò.. ma i fatti sono così.. e sai mio padre come è rigido sulle decisioni che prende.."
Nat: "Capirà.. come ti ama, e come me lo hai raccontato.. capirà, vedrai.."
Annuisco. "Siamo arrivate? È questo no il locale?" Indico l'insegna Amnesia, un ingresso pieno di gente, musica ad alta volume, luci a neon di vari colori.
"E la fila come la saltiamo?"
Nat: "David organizza le feste ed eventi del genere.. quindi basta che gli faccio uno squillo  e ci fa entrare.. vedrai.."
"Ma come è possibile che ho conosciuto Federico, Giordano, Lucas, Tish, Gabrielle, e non questo David.. ci conosciamo tutti da un bel po'.. strano.."
Nat: "Sarà perché quando lui scendeva con noi tu avevi qualche impegno, e viceversa.. gli altri li abbiamo conosciuti insieme a scuola dato che erano amici di Mattia.. forse anche per questo.. abbiamo la stessa età.. più o meno.. ti ricordo che lui è più grande..
Vedrai.. è affascinante, però non parla molto con chi non conosce.. è un tipo introverso, distaccato, a tratti apatico.. ma vedrai appena prenderà confidenza è un simpaticone.."
"Lo spero.. perché mi dispiacerebbe se non dovessi andare d'accordo.. sono affezionata al gruppo.."
Nat: "Ah, eccolo!!" Mi interrompe, mi prende la mano, e ci dirigiamo in una tenda aperta sul retro del locale.
Nat saluta un ragazzo alto, capelli color cenere, occhi.. che non riesco a capire il colore.. e ben piazzato, fisicamente intendo.
X: "Sei arrivata eh.. E cerca di risolvere con Mattia.. ti devo delle scuse da parte di mia sorella.. credigli!"
Annuisce e porta l'attenzione a me. "Questa è la Michelle che ti parlavo.. Michelle questo è.."
Il ragazzo la interrompe, continuando lui.
Mi guarda in maniera così intensa.. che non riesco a tenere lo sguardo, lo abbasso sui miei sandali.
"Io sono David.." Pronuncia il suo nome con un tono freddo, facendomi rabbrividire.

L'amico di mio fratello 2. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora