Capitolo 18

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"Grazie ancora.."
Nonna: "Non ditelo nemmeno, quando volete, noi siamo qui ad ospitarvi!!"
Marco: "Ciao nonni, a presto!"
Li salutiamo e bussiamo ripetutamente il clacson fino allo sbocco del viale.
Velocemente sfrecciamo per le vie di Roma.
"Marco.. manca poco.. tra qualche ora dovrò prendere il treno di ritorno.."
Marco: "..A che ora?"
"Sono le 15:00.. alle 16:30 devo stare in stazione.. e vorrei salutare la famiglia di Jas, e mio fratello.."
Marco: "Certo.. chiama Jas e fatti dire dove sono.."
Prendo il cellulare dalla tasca e digito il nome di Jas.
Jas: "Dove sei?.. tra qualche ora devi partire.. Non ti vorresti far salutare!? Che dici?"
Urla dal cellulare. Ci rido su, ma nella mia risata c'è una vena di maliconia.
"Ti avrei chiamata per sapere VOI dove siete.."
Jas: "Stiamo a casa.."
"Va bene, arriviamo.."
E termino la chiamata.
Marco mi guarda interrogativo.
"Stanno a casa.."
Marco: "E come stai?"
"Possiamo rimandare la domanda?"
Marco: "Come vuoi.."
Appena arrivati, scendiamo, e busso il campanello.
Si apre la porta e mostra una Jas in lacrime.
Avvolgo fortemente le mie braccia alle sue esili e le sussurro "sto qua.. per qualsiasi disavventura.. tu sai.. okay?" E le indico il suo cuore.
Jas mi guarda, mi sorride e ricambia l'abbraccio.
Sento gli occhi pizzicarmi.
Tony si avvicina, mi scompiglia i capelli con le dita.
"Smettila coglione.."
Mi prende in braccio e mi tormenta di baci.
"Hey.. vedi che sono cresciuta.."
Tony: "No.. per niente.. rimarrai sempre la mia piccola sorellina.." e ci scambiamo un occhiolino.
"Carmela?"
Carmela sbuca da dietro il muro della cucina con la mia valigia.
Carmela: "Scusatemi ragazzi.. ma non ho potuto non curiosare.. Mich.."
Ci sorride, mi porge la valigia e mi abbraccia.
"Mi raccomando tesoro.. per qualsiasi cosa.. una chiamata.. o anche per un weekend.. sai che questa casa è anche casa tua.."
Non mi sono riuscita a trattenere.. e sono scoppiata a piangere silenziosamente tra i suoi capelli. Singhiozzo un "..grazie.." e le schiocco un bacio sulla guancia.
Ad interrompere questo momento è Marco.
"Dobbiamo andare.."
Annuisco e mi ricompongo.
"Jas hai messo tutto nella valigia?" Annuisce.
Guardo tutti.. e mando un bacio volante.
Prima di voltarmi, ed entrare in macchina mimo a Jas un "Ci sentiamo..", lei mi sorride.
Entro in macchina, e dopo il rumore del motore, c'è un silenzio assordante.
Velocemente arriviamo a destinazione.
"Entri con me?"
Marco annuisce e con la testa china si incammina dentro la stazione. Lo seguo.
Ci fermiamo al tabellone e tra qualche decina di minuti.. il mio treno dovrebbe partire.
Marco: "Come stai?"
".. Come vuoi che stia.. malissimo.. so che ci rivedremo presto.. ma è difficile tutto questo.. aspetta.. non mi sto tirando indietro.. anzi.. quello che voglio dire è che voglio provare a lottare per questo amore assurdo.. per questo sentimento che ci unisce.. giorno dopo giorno.. sono pronta."
Marco mi sorride con le lacrime agli occhi, mette la mano nella tasca anteriore del pantalone e tira fuori una delle scatoline.
"Nella prima scatolina c'erano i due quadrifogli.. che rappresentavano le nostre anime vere e mai perdute.. e come hai detto tu.. che vogliono lottare e crederci..
In questa scatolina, invece, c'è.. il mio mondo.. la mia quotidianità, tutte le mie emozioni, belle e brutte che siano.. i miei sbalzi d'umore.. i miei pensieri silenziosi.. le parole mai dette.. e i gesti mai fatti.. tutto racchiuso in questo.." Apre la scatolina, guardandomi, e mostra un mazzo di chiavi con un portachiavi inciso "Mich.&Marco".
"No.. non ci credo.. sono le tue chiavi di casa?"
Marco: "Non proprio le mie.. ma ho fatto fare un doppione dalle originali.."
"Io.."
Marco: "Mich. voglio che in qualsiasi momento tu ti senta distante da me, o che tu non stia bene, o che magari vuoi allontanarti da tutto.. voglio.. che tu.. corra da me.. ti aspetterò a braccia aperte ad accoglierti sempre.. sia a casa, che ormai è anche tua, sia nel mio cuore.
Tu ci credi.. bene.. ora alimentiamo questo nostro amore. E spingiamo l'acceleratore."
So quanto coraggio ha avuto per affrontare un determinato discorso a pochi minuti dalla mia partenza.. e so quanto stia soffrendo.. ma io lo amo per questo.. per essere così tenace.. così persuasivo.. che quando gli è crollato il pavimento sotto i piedi.. lui ha iniziato a ballarci sopra.. e passo dopo passo.. ha costruito un carattere.. che ad oggi definirei, ai miei occhi, disperatamente combattivo..
"Il treno in arrivo per Milano -binario 2." "The train arriving for Milan on track 2."
"Ti amo Marco.. ti amo.." Mi avvicino, lo guardo e i miei occhi si dimenticano di battere le ciglia. Parliamo con i nostri pensieri, occhi negli occhi.
Quando mi guarda negli occhi.. ecco.. quando lui mi guarda negli occhi.. è quello.. il momento in cui credo di poter fare a meno di tutto il resto.. di fregarmene di tutto..
Marco: ".. mi raccomando.. Ti amo!!
E mi fido di te!!"
Annuisco e ci baciamo. E ogni volta che ci baciamo sembra un addio.
Arriva il treno, sorrido, cercando di non cedere.. e mi volto.. senza girarmi.. mi scorrono sul viso più di qualche lacrima.. e so che se mi girassi, non me ne andrei più.. e non mi farebbe partire..
Lo ammetto ho paura di soffrire e di far soffrire alla persona che più abbia amato in tutta la mia adolescenza.
"Ma sono davvero pronta? "

L'amico di mio fratello 2. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora