13. So confused🌪

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<<Beh direi che "amici" è una parola grossa,ma sta iniziando a starmi simpatico,perché?>>
<<Se sta iniziando a starti simpatico la deve finire lì,ok? Non voglio spaventarti,ma faresti meglio a stargli alla larga..>>
<<Ma perché?>>
<<Devo andare in classe,ci vediamo dopo scuola.>>
<<Sì,ma dove?>>
<<Il parco vicino a casa tua.>>
<<Come cavolo fai a sapere che c'è un parco vicino a casa mia??>>
<<Perché ci abito vicino,scema..>>
<<Ah,già..>>
<<Dai che suona,a dopo.>>
<<A dopo.>>

Stava per suonare la campanella,perciò mi avviai verso la mia classe.

Come se non fossi abbastanza confusa di mio,Daniel aveva aggiunto molti altri dubbi alla mia lista..
Stavo sbagliando a fidarmi di Thomas? O stavo sbagliando a fidarmi di lui? Perché con Thomas non riuscivo a relazionarmi mentre con lui era bastato un piccolo incidente a rompere il ghiaccio? E perché entrambi mi parlavano come se ci conoscessimo già? Era così facile per loro conoscere nuove persone? Per me non lo era..

La prof di inglese richiamò la mia attenzione dicendomi di distribuire dei fogli bianchi,una verifica a sorpresa?
Di male in peggio direi.

***

Anche quella giornata scolastica era finita e non aspettai ad alzarmi e dirigermi verso l'uscita della scuola.
I pensieri riguardanti Daniel e Thomas non erano mai svaniti in tutto quel tempo e l'idea che non ci fosse nulla di sbagliato nel mio compagno di banco nemmeno.

Uscita dalla scuola aspettai l'arrivo di Daniel,che non tardò ad arrivare.

Mi salutò con un cenno della mano per poi prendermi per l'avambraccio e condurmi verso il posto stabilito.

<<Non dovremmo mangiare qualcosa? Sto morendo dalla fame..>> dissi io ammettendo la verità.
<<Già..ti va bene una pizza?>>
<<Qualsiasi cosa.>>
<<Allora sei proprio messa male..la pizzeria è un po' lontana,andiamo in moto o a piedi?>>
<<Ma non esistono gli autobus?>>
<<Non ho il biglietto.>>
<<Cavolo..va bene la moto va.>>
<<Sicura?>>
<<Credi che abbia paura?>>
<<No no,andiamo.>>

Ci dirigemmo verso un palazzo ocra,circondata da mille foglie d'edera e con un piccolo giardinetto attorno.
Intravidi una moto nera nel cortile appoggiata al cancello arrugginito.
Il mio amico dai capelli rossi aprì il cancello velocemente e andò a prenderla. Mi aiutò a salire e mi diede un casco del medesimo colore,il nero.
Dopo qualche istante partì e mi disse di tenermi stretta a lui. All'inizio mi sentii un po' a disagio,ma non me lo feci ripetere due volte,non volevo incidenti.
Feci scivolare le mie braccia attorno alla sua vita,come se l'abbracciassi,e spostai la testa verso destra,in modo da poter vedere la strada e il panorama scivolarci di dosso,e noi due lì,a sfuggire da quel caos.

Arrivammo a destinazione e mi ricordai di avvisare i miei del fatto che sarei tornata a casa più tardi.

La pizzeria era proprio davanti a me e la scritta argentea "Pizzeria da Tony"  sovrastava la porta di vetro.

Entrammo e ordinammo due pizze,io piccante e lui margherita.

Mente aspettavamo me ne approfittai per ritornare al discorso che avevamo iniziato la mattina.

<<Allora? Cos'ha Thomas che non va? A me sembra gentile ed educato..>>
<<Cosa te lo fa pensare? Ti ha invitata a casa sua con la scusa dei compiti di matematica? Ci sei andata vero?>>

Le sue parole erano ghiaccio su pelle nuda.

<<C-come fai a saperlo?>>
<<Lo fa con tutte,cavolo! Non cascarci anche tu..dio mio,che avete di sbagliato voi donne?>>

Non risposi..o più che altro non riuscii a rispondere.
Quindi Thomas usava quella "tattica" con tutte e quando raggiungeva i suoi obiettivi dava loro picche?
Non poteva essere..

<<È uno scherzo?>>
<<No,mi dispiace..>>
<<Non me lo immaginavo così..>>
<<Mi dispiace molto,ma io ti consiglio di stargli alla larga.>
<<Perché mi consigli di stargli alla larga? Perché mi dai consigli? Perché non te ne freghi e basta? Perché dovrei crederti?>>
<<Perché è già successo con una persona a me cara,non sei obbligata a credermi.>>
<<Quindi Thomas è solo un falso che illude la gente?>>
<<E la fa soffrire. Già.>>
<<Non può essere..>> sussurrai.
<<Te ne sei innamorata,vero?>>
<<Ma che stai dicendo? Non è vero.>>
<<Ehi,era solo una domanda..>>

Arrivarono le pizze e mi "lanciai" sulla mia,ero veramente affamata.

<<Senti,io non ci sto capendo più nulla. Prima arriva lui e inizio a fidarmene,poi arrivi tu e mi dici di fare il contrario. Non so chi dei due ascoltare,io mi fiderei di te,ma il punto è che ci conosciamo da pochissimo e non capisco com'è nata tutta 'sta confidenza..non voglio offenderti o altro,è che sono veramente confusa.>>
<<Ehi,tranquilla. So che è difficile fidarsi di me,ma so che potresti fidarti di qualcun'altro..>>
<<Eh?>>

Spazio autrice

Quando farò un capitolo lungo mi daranno un Nobel haha😂
Aah,e notare la pizzeria da TONY,Hannah Baker approved😂
Chi sarà questa persona della quale la protagonista si potrà fidare?
Dan dan daaaan
Quest'idea mi è venuta da poco,avevo una trama completamente diversa in mente..sinceramente ve gusta un Thomas con un passato (e forse anche un presente,chi lo sa..) da "bad boy"?
Ditemelo eh💋
***
Qualcuno di voi ha letto il libro di Leone? Io sinceramente sto adorando troppo,è fighissimo haha😂❤️
And bo,non mi dilungo troppo che poi vi do noia.
Lasciate un commento e una stellina se vi è piaciuto il capitolo❤️

Baci alla menta💋🌹

His eyes ||thomas bocchimpani||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora