His eyes ||thomas bocchimpani||

7. Un po' dolce🍬

<<Vado a prendere qualcosa da mangiare,il computer è sul tavolo,cerca pure quello che vuoi.>> disse per poi sparire.

Perché doveva essere così gentile?

In fondo gli avevo solo chiesto di aiutarmi a recuperare qualche materia.. non mi sarei sorpresa se fosse scocciato all'idea di perdere del tempo con me,invece no,lui era diverso,o forse no.

Forse era solo un'illusione,come sempre d'altronde.

Presi il computer e digitai "Shadowhunters".
Forse non gli sarebbe piaciuto,forse l'aveva già visto,forse non amava film di questo genere,ma un film dovevo trovarlo.

O forse no..

A chi importava del film? Un film non avrebbe colmato il vuoto che avevo dentro,ma forse la gentilezza di quel ragazzo sì.

Poteva,ma non doveva..

Non potevo innamorarmi di lui,eravamo forse l'esatto contrario e il mio carattere peggiorava le cose..ma in fondo che colpa aveva lui? Lui non aveva fatto nulla. Non era colpa sua se avevo fatto quell'incubo. Non era colpa sua se il patto che avevo fatto con me stessa presto sarebbe andato in rovine.

"Non mi fiderò mai più di nessuno."

"Non lascerò che qualcuno riesca a distruggermi..ancora una volta"

O forse lui non avrebbe distrutto me,forse sarei stata io a distruggere lui.
Era tardi per rimediare?

Ero stata una stupida,perché mi ero comportata così male?

Mi avrebbe perdonata?

<<Ehi,vuoi che ti dia una mano?>>

La sua voce risuonò nella stanza che non avrei voluto lasciare mai.

Sì,volevo che mi desse una mano,ma non coi compiti o coi computer: io volevo che lui mi aiutasse con la mia vita..

Ma era impossibile..

Pretendevo tanto e non davo nulla.

<<N-no..cioè sì,non trovo nulla.>>
<<Hai provato ad accenderlo?>> disse accennando una risata.
<<Credo di no,scusa.>>
<<Tranquilla,faccio io.>>
<<No,non hai capito..scusa se sono stata una stupida..se ti ho fatto arrabbiare o perdere tempo..se sono stata cattiva,s-scusa per tutto quanto.>>
<<Ehi..tranquilla,non è successo nulla>> disse dolcemente. Si voltò verso di me e avvicinò molto lentamente la mano alla mia guancia. Quella lentezza era letale e dolce allo stesso tempo. Sarei potuta morire,ma forse sarebbe stata una delle morti più dolci al mondo.  Le sue dita furono in contatto con la mia guancia.

Erano fredde come il ghiaccio e non so bene se i brividi che quel contatto mi creò furono per il freddo o perché era lui ad accarezzarmi..

Avanti,chi prendiamo in giro? Senza dubbio la seconda opzione..purtroppo.

Abbassai lo sguardo e dopo qualche istante ritrasse la mano.

<<Sei sicura di stare bene?>>
<<..no.>>
<<Vuoi dirmi il perché o preferisci,ehm..aspettare?>>
<<Vuoi la verità? Ti direi tutto,ma troppe volte mi sono fidata delle persone sbagliate e ho paura che questo avvenga di nuovo.>>
<<Non pensarci,ok? Ora basta,nuova scuola,nuova vita.>>
<<È facile per te dirlo.>>
<<Forse no..ma farò in modo che lo sia per te.>>
<<Grazie.>>
<<Nulla.>>
<<No,davvero. Grazie di tutto,per me è..importante>>
<<Per me lo è di più.>> disse,si voltò verso il computer per aprire Google.

Quanto sarebbe stato bello vedere la sua faccia per avere la certezza che anche lui come me era arrossito.

<<Thomas..>>
<<S-sì?>>
<<Posso farti una domanda?>>
<<Certo.>>
Si girò verso di me,col computer alle spalle. Forse dalla mia voce aveva intuito  che era qualcosa di importante.
<<Perché oggi mi hai abbracciata?>>
<<Eri triste,ne avevi bisogno..>>
<<Ok..ora sto molto meglio,grazie,ma questo potrebbe succedere anc..>>
Non riuscii a finire la mia domanda che fui travolta dalle sue braccia possenti.

Piano piano passarono dalla mia schiena ai miei fianchi,per poi stringermi di più.

Io ne avevo bisogno di quegli abbracci.

Tanto.

Lo ricambiai poggiando le mie esili braccia sulla sua schiena.

Passai lentamente con le mani dalla sua schiena al suo collo,andando sempre più su,fino a raggiungere i suoi capelli morbidi. Glieli accarezzai e rimanemmo un po' in quella posizione per poi staccarci.

Avevo ragione,la gentilezza di quel ragazzo avrebbe colmato il mio vuoto.