Adam
-Essere o non essere questo è il problema...- esordì la professoressa di inglese per introdurci Amleto di Shakespeare. In realtà io non stavo ascoltando, sinceramente non so dove avessi la testa, ero troppo stanco per seguire o anche semplicemente pensare. Mi appoggiai al mio braccio e lentamente chiusi gli occhi finché non sentì più niente sotto la testa.-Sig. Green le sembra questo l' atteggiamento consono all' ambiente scolastico? Vuole essere mandato fuori anche oggi?-
Perché per una volta tanto che avevo intenzione di andare a dormire ad un orario decente non sono riuscito a dormire? Non posso far finta di niente anche questa volta.
-Stava parlando di Amleto una delle tragedie di Shakespeare più famose e...-
Iniziai a spiegargli la trama in ogni minimo dettaglio, visto che mi ritiene un nullafacente vediamo che ne pensa ora di me.
Lasciai la professoressa di stucco come anche tutti i miei compagni, sembro veramente così stupido? Sono d'accordo sul fatto che non sono un secchione che studia sempre ma non ci vuole molto per studiare. La lezione andò avanti senza che la prof mi disturbasse, solo James mi chiese:
-Green come Cazzo hai fatto? Mi dai ripetizioni vero? Mi stai anche simpatico.-
Che fortuna essere simpatici al tonto di turno, veramente, tutto muscoli e niente cervello eppure non c'era ragazza che non sarebbe andata a letto con lui.
Ieri sera dopo essere tornato a casa dalla corsa in moto non facevo altro che ripensare a lei, mi dava fastidio che James la torturasse eppure non ho fatto niente, perché non ho il fegato, perché ho paura di aver delle persone a cui tengo ma quella ragazza mi fa sentire in colpa eppure mi stava spiando o cosa?
Finalmente arrivò la ricreazione ma stranamente non sentì il solito bisogno impellente di fumare, non avevo intenzione di rimanere seduto al mio banco ma neanche di girare senza meta per i corridoi. Mi alzai, andai verso Violet che stava rileggendo (immagino lo facesse per la millesima volta), le schede per l' interrogazione di storia.
-Saprai già tutto a memoria.- dissi appoggiandomi al suo banco e spostando i miei odiosi ricci rossi che scendevano sul mio volto senza senso.
Non capì se avesse fatto finta di non sentirmi o talmente era concentrata su quelle parole che non sentì la mia voce. Dopo qualche secondo che mi sembrò interminabile alzò leggermente la testa per rispondere:
-Non mi hai ancora umiliata abbastanza?
Credeva veramente che fosse stata colpa mia? Credeva che fossi io quello che ieri l' aveva voluta umiliare davanti a metà scuola? Credeva veramente che fossi come...non riesco neanche a pensare di essere accomunato a James.
-In realtà...
-Fai quello che devi fare sono pronta a tutto.
-Io non...- non riuscì a finire la frase che da dietro spuntò James che mi prendeva per le spalle e mi trascinava in corridoio.
-Ti consiglio di non parlarle.
-Perché?
-È solo un consiglio d' amico, sei un ragazzo abbastanza carino non ti rovinare parlando con una sfigata di quel livello.-
Lo disse come se fosse una cosa ovvia.
-Magari mi rovino parlando con lo stupido che ho davanti a me.-
Mi strinse la felpa, mi guardò con aria irritata.
-Ti perdono solo perché sei nuovo.
-Ah credevo lo facessi solo perché sei stupido.
Tutti i suoi amici lo guardarono sbalorditi visto che non mi aveva ancora fatto niente. Molte persone che passavano da lì si bloccarono, nessuno aveva mai osato rispondergli ma con me le cose sarebbero cambiate.
-Tu...tu...- disse solamente non sapendo cosa dire esattamente, per quanto era stato preso alla sprovvista.
-Vuoi comprare una vocale?
Si stavo facendo l' incosciente e si lo sapevo che da lì a breve il mio faccino non sarebbe rimasto lo stesso ma amo troppo l' adrenalina che mi porta fare qualcosa che per gli altri sarebbe stato terrificante.
Lo stavo guardando con aria soddisfatta, non sapeva cosa dire e ovviamente pochi secondi dopo prima che potessi capirlo mi arrivò un pugno in un occhio, a quel punto mi divincolai dalla sua presa che si era fatta meno forte e mi sistemai la felpa.
-Questo è tutto quello che sai fare? Solo picchiare vero?-
L' occhio sinistro mi faceva veramente male ma non era quello il momento per fare la femminuccia.
-Ci tieni ai tuoi gioielli Green?
-Ti chiederei a te la stessa cosa se non fosse che probabilmente ce l'hai talmente piccolo che si deve guardare con il microscopio.
Mi corse contro, aveva uno sguardo come se mi volesse uccidere ma all' ultimo minuto lo spinsi contro gli armadietti, lui sarà stato anche più forte di me ma io sono più furbo, su quello non ci sono dubbi.
Ci sbattè con la testa e la mano destra, dal rumore che aveva fatto e da come aveva ridotto l' armadietto credo che la mano fosse rotta poco dopo caddè a terra e iniziò a piangere. Tutti (compresi i suoi amici) si misero a ridere ed iniziarono ad esultare il mio nome.
~Angolo Autrice: finalmente il capitolo 6, vi ho fatto attendere a lungo ma oltre che sono stata male dovevo studiare molto e appena iniziano le vacanze vedrete quanto sarò attiva comunque sono felice che sia venuto più lungo del solito e secondo voi cosa succederà tra Adam e Violet? 😏
Al prossimo capitolo😉.
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Amore Improbabile
RomanceViolet Davidson crede che l' ultimo anno di superiori sarà come tutti gli altri, tutto il tempo a studiare e fare volontariato per avere un ottimo voto nel diploma e riuscire ad entrare in un ottima università magari Yale o Harvard o il MIT ma nient...