CAPITOLO 3

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Violet

Come ogni volta che le cose sembrano andare bene qualcosa si deve rovinare, io e Adam stavamo iniziando a legare ma ai professori non andava bene e dove lo hanno spostato? Indovinate? Vicino a James, uno dei ragazzi più carini della scuola ma anche più stupidi e che mi detesta ovvio. 

-Ciao sfigata.- un secondo dopo mi ritrovai con tutti i libri a terra, quanto lo odio James.

Io e Adam non c'eravamo scambiati i numeri di cellulare, non ci vedevamo al pomeriggio ma per me già parlare con qualcuno ogni tanto (ok lo ammetto sempre) durante le lezioni era un gran sollievo anche se non sapevo dove andasse in ricreazione. Io di solito all' intervallo resto seduta nel mio banco se non voglio guai, l' unica volta che mi è capitato di alzarmi per andare in bagno, ho ritrovato il mio zaino pieno di qualcosa di viscido e maleodorante non so dirvi esattamente cosa, so solo che James e i suoi amici stavano ridendo alla vista della mia reazione schifata. Oggi sono decisa a seguirlo e sapere dove va anche se non sono fatti miei anche se rischio un altro scherzo anche se non siamo amici ma è solo curiosità. James non era nelle vicinanze quando mi alzai e seguì Adam, lo vidi fumare come se da quella sigaretta dipendesse la sua vita, non avevo mai visto nessuno fumare così. Dovevo andarmene da lì ma qualcosa mi tratteneva come se fossi io quella sigaretta ma tutto fu rovinato quando Jason mi spinse e con la mia solita grazia finì contro Adam. Mi riuscì a prendere al volo, mi guardò con aria interrogativa, mi rialzai subito dalle sue braccia possenti e cercai di balbettare delle scuse senza riuscirci, ero troppo concentrata ad ascoltare le risate di James e i suoi amici.

Adam se ne andò lasciandomi lì, sola, in balia delle risate di tutti quelli che mi vedevano, solo dopo capì il motivo, avevo un foglio dietro la schiena con scritto: "Sono la sfigata innamorata di Adam Green". Decisi di saltare le ore dopo, presi lo zaino e uscì di scuola, poco mi interessava non finire scuola non quel giorno. 

Trascinata da "Scientist dei Coldplay" arrivai in una zona che non conoscevo di Boston, c'era un parco abbandonato, mi sedetti sul prato appoggiando la schiena contro un albero, raccolsi le gambe verso il petto, abbassai la testa e iniziai a piangere come non facevo dalla morte di papà.

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Angolo autrice: Allora probabilmente vi sto confondendo ma giuro che andando avanti sarà tutto più chiaro e spero che la storia vi stia piacendo. Cosa è successo al padre di Violet? Aspetto i vostri commenti😉.
P.s.: oggi compio 16 anni🎊🎉.

































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