CAPITOLO 7

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Violet 

Dopo che Adam mi era venuto a parlare sentì molte voci che esultavano il suo nome, la curiosità superò la paura e come il giorno precedente mi adentrai nei corridoi. 

"Adam! Adam!" Ecco l' unico suono che si riusciva a distinguere.

Vidi una bidella o come vogliono che li chiami una collaboratrice scolastica, uscire da quella calca di ragazzi con James mentre aveva gli occhi lucidi, si notava chiaramente la sua mano destra rotta, accompagnato da Tiffany.

La campanella suonò e il vice preside vide che quasi tutta la scuola era lì ad esultare e disse:- Cosa è successo?- appena vide Adam continuò a parlare- Tutti in classe, cosa avete da guardare.-

Stavo tornando in aula quando il vice preside mi bloccò e disse:- Sig. Davidson potrebbe accompagnare il Sig. Green in infermeria? Ora ho lezione.- detto questo sparì e io e Adam restammo soli non dicendo niente per tutto il tragitto. Quando arrivammo in infermeria cercai il ghiaccio secco da mettergli sull' occhio mentre lui si sedette su una sedia e mi iniziò a guardare. 

-Strano che non mi chiedi cosa mi sia successo.- disse rompendo il ghiaccio che si era creato tra noi.

-Tu e James avete litigato e gli hai rotto una mano mentre lui ti ha colpito a un occhio.- non ci voleva un genio per arrivarci.

-Si ma non ti chiedi per cosa?- continuò volendo parlare con me.

-Non sono fatti miei.- controbattei ma dov'è il ghiaccio secco?!

-Ti ha chiamato sfigata.- disse con tono dispiaciuto e per quanto fossi abituata a quel termine ero felice che qualcuno mi avesse difeso ma non lo diedi a vedere non volevo dargli quella soddisfazione.

-Comunque il ghiaccio secco è sotto il tuo naso.- disse con non chalance.

Lo presi e provai a romperlo senza risultati, a quel punto Adam si alzò:- Non sei un granché come infermiera.- con una lieve pressione diventò subito freddo.

Se lo appoggiò sull' occhio e si sedette nuovamente su una sedia:

-Ora ce l'hai ancora con me?- chiese guardandomi con l' unico occhio sano che gli rimaneva.

-Dobbiamo andare in classe.-

-Non ho voglia di andarci, pensavo più di uscire.-

-Io non salto la scuola- dissi con fermezza.

-Ieri non hai avuto problemi a farlo- disse con tono severo. Vaffanculo, era colpa tua sai? Ma non potevo dire così aveva ragione, probabilmente mi aveva mentito sul motivo della litigata magari era anche fidanzato con una bellissima ragazza alta, magra, con i capelli biondi e occhi chiari.

-Io vado in classe tu fai come vuoi.- esclamai quasi urlando.

Non aggiunse nulla, restò fermo su quella sedia e mentre mi avvicinai alla porta per uscire mi blocco per un polso:-Scusa ok? Solo che...- disse girandomi, quel contatto inaspettato mi aveva creato un brivido lungo la spina dorsale poi i suoi occhi, era come sdraiarsi in un prato appena tagliato. Avrei avuto voglia di mettere la mano tra i suoi capelli rossi e ricci.

"Svegliati Violet" mi disincantai da Adam. Non mi ero accorta che mi aveva messo una mano nel fianco mentre con l' altra teneva ancora il ghiaccio sull' occhio.

Gli spostai i capelli dalla fronte e si avvicinò, riuscivo a sentire il suo respiro. La sua vicinanza mi stava uccidendo, il suo sguardo mi faceva sentire nuda davanti a lui così con poche parole riuscì a rompere quella magia che si era creata:- O-ok, p-possiamo uscire insieme se vuoi- dissi imbarazzata, lui si staccò e con un cenno del capo accosentì.
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Angolo Autrice: lo so è da molto che non pubblicavo ma ora prima di andare in Sardegna voglio pubblicarne alcuni e niente spero che vi stai piacendo sicuramente a tutti quelli che shippano Adam e Violet ma sono crudele quindi vi tocca aspettare😏. Al prossimo capitolo!

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