"Quei giorni perduti a rincorrere il vento.
A chiederci un bacio e a volerne altri cento"~Ellen
Chi cazzo si credeva di essere? Nessuno poteva trattarmi a piacimento proprio.
Come si era permesso a dirmi di temerlo? Io non temo nessuno, soprattutto se quel qualcuno non è niente per me.
Ammetto di essermi agitata alla sua vicinanza ma niente di personale, semplicemente mi stava facendo fare tardi e mi stava facendo innervosire, o almeno credo... basta pensarlo! Da oggi lo eviterò completamente.Più tardi...
-Non cercare di prenderti per il culo da sola, Ellen. Tu non lo odi, per quanto ti renda nervosa, si vede da come ne parli e da come ti perdi tra i tuoi pensieri ogni volta. Mi sa che ti ha fottuto il cervello, ammettilo una buona volta e smettila di fare l'apatica.- disse Jas versandosi un bicchiere d'acqua. Sbuffai, possibile che fosse vero? Io non credo. Di certo non le ho raccontato i dettagli del tipo "lui è un vampiro e io potrei benissimo diventarlo" ma ero confusa. Se poco prima pensavo di odiarlo, adesso non so più niente.
-Bhe, devi essere tu a reagire come ti pare, sappiamo bene entrambe che fai sempre come vuoi.- a quell'affermazione di Jasmine, mi scappò un sorriso. Bussarono al campanello, per questo decisi di chiudere li il discorso. Andai ad aprire e subito diventai una pietra.
-Posso entrare?- mi chiese Brian, lanciando uno sguardo alla mia amica dietro di me.
-Che cosa ci fai qui? Sei per caso uno stalker?- dissi infastidita. Sospirò frustrato e disse
-Ho bisogno di parlarti e dato che non ho il tuo numero di telefono non ho potuto chiamarti. Allora ho deciso di fare un giro ed ho trovato la tua macchina.- sbuffai ormai al massimo della sopportazione e gli risposi
-Non abbiamo niente da dirci e adesso se vuoi scusarmi ho molto da fare.- senza farlo parlare, gli chiusi la porta in faccia e mi girai verso Jasmine che mi guardò tra il divertito e il severo ma non disse niente. Erano già le 18.00 e siccome stasera sarei restata a dormire da lei, andai a farmi una doccia per alleviare lo stress. Di certo morirò giovane a causa di quell'idiota.
Quando finii mi avvolsi in un asciugamano bianco che mi arrivava nemmeno a metà coscia e essendomi dimenticata la borsa con i vestiti in cucina, dovetti uscire dal bagno così. Scesi e... PORCA DI QUELLA TROIA, cazzo ci faceva qui Brian? Nascosi il mio imbarazzo e con freddezza dissi
-Jas, fai sul serio? Perché l'hai fatto entrare? Porca miseria.- vidi una smorfia sul volto di Brian e Jasmine disse
-Ho dovuto, è rimasto fuori per tutto il tempo, non accennava ad andarsene, non potevo lasciarlo dietro la porta!- nel frattempo mi innervosii ancora di più vedendolo scrutarmi da capo a piedi, così lo fulminai con lo sguardo. Afferrai la borsa, tornai in bagno e mi vestii come un fulmine. Appena fui pronta tornai giù e prendendo le mie cose dissi
-Bene, allora ci vediamo Jasmine, a presto.- cercò di obiettare ma ormai ero fuori casa e camminavo velocemente, lasciandomi alle spalle quei due. Per mia fortuna, nessuno di loro mi stava seguendo e arrivai a casa subito. Gettai borsa e tutto il resto sulla poltrona del salotto, salendo subito in camera mia. Chiusi la porta a chiave e mi buttai sul letto, esasperata. Chiusi gli occhi cercando di rilassarmi ma un leggero venticello colpii il mio viso, facendomi socchiudere gli occhi. Scattai seduta quando nella mia prospettiva spuntò... Brian. Alternai il mio sguardo dalla finestra a lui più volte e capii che era entrato da li dato che la porta era chiusa.
-Ok, adesso basta Brian, dimmi cosa vuoi e sparisci dalla mia vista, magari anche dalla mia vita.- dissi incrociando le braccia e le gambe. Si sedette a fianco a me e iniziò a guardarmi.
-Voglio te.- disse dopo secondi di silenzio. Il mio cuore accelerò il ritmo dei battiti e stavolta non aveva a che fare con la paura o altro, erano state le sue parole. Neanche il tempo di elaborare per davvero che me lo ritrovai di sopra, con le sue labbra sulle mie.

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Blood Attraction
Fantasía*SCENE DI SESSO ESPLICITE* Ellen è una ragazza di diciotto anni. Il padre, un noto imprenditore e fondatore di una famosa marca di auto sportive, si occupa di lei. La madre purtroppo è morta dieci anni fa, lasciandola sola ancora troppo piccola. È l...