"Provo a dimenticare scelte che fanno male. Abbraccio le mie certezze, provo a darmi da fare."
~Ellen
Venni distratta da un rumore che mi portò svelta in allerta. In mezzo secondo venni afferrata da due braccia che riconobbi subito. Il contatto del suo corpo contro il mio, scatenò in me brividi d'eccitazione. Quando le sue labbra scesero sul mio collo a baciarlo, mi morsi il labbro cercando di non cedere.
-Che ci fai qui?- riuscii a domandare in un sussurro strozzato. Le sue mani scesero sul mio ventre piatto, facendo su e giù tra le costole e i fianchi.
-Ti pensavo, tanto a dire il vero.- la sua voce roca arrivò alle mie orecchie come un richiamo estremamente erotico e eccitante. A quel punto mandai al diavolo il mio buon senso e mi girai verso di lui decisa; afferrai il suo volto tra le mani e lo baciai, dapprima lentamente, sentendo la sua esitazione. Quando mi strinse a se, il bacio si fece più bisognoso, facendo scorrere l'adrenalina di quel momento nelle vene di entrambi. Gemetti al contatto della sue erezione tra le cosce, mentre arretravamo verso il letto. Svelto si mise sopra di me, ancorando le mani sul mio fondoschiena quasi nudo a causa della camicia da notte ormai inesistente. Portai le mani sotto la sua maglietta, esplorando la sua pelle in quel momento calda. Quando tolse la mia camicia da notte, scese sul mio petto baciando ogni lembo di pelle passasse dalle sue labbra, fino ad arrivare alle mie gambe. Tornò sulle mie labbra quando lo richiamai sull'attenti togliendogli la camicia nera che indossava.
Tra un bacio e l'altro sentii le sue dita sfregarsi contro la mia intimità da sopra il tessuto degli slip. Ansimai presa alla sprovvista da quel piacere e scesi con le mani sulle sue spalle, fino ai jeans che sbottonai svelta e impaziente. Con un calcio li buttò per terra definitivamente, strappando letteralmente il mio tanga, troppo impaziente pure lui. Liberai il suo membro dai boxer, senza però levarli. Lo spinsi velocemente sul letto, prendendo il suo amichetto in mano, ritrovandomi sopra di lui.Gemette quando portai la sua erezione contro la mia intimita, tremando a quel contatto. Mi piegai verso di lui, baciandolo bisognosa. Afferrò i miei fianchi stringendomi a se da essi, facendo scontrare i nostri petti. Naso contro naso, entrò dentro di me lentamente, chiudendo gli occhi. Aprii la bocca sentendo il suo membro grosso e duro dentro di me, colta di sorpresa. Quando iniziò a muoversi gemetti senza pudore, mentre lo sentivo farmi sua. I miei capezzoli si sfregavano contro i suoi muscoli marmorei del petto, provocandomi altri mille brividi. La sua bocca cercava la mia ripetutamente, come se fosse l'aria che respirava.
I miei muscoli si irrigidirono quando sentii l'orgasmo arrivare, portandomi sul collo di Klaus in cerca del suo profumo. Accelerammo il movimento dei fianchi entrambi, restando sincronizzati in quell'amplesso peccaminoso ma estremamente sofferto. Venni gridando vergognosamente, accompagnata da un gemito roco pieno di sensualità da parte di Klaus, che sprofondò anch'esso nel mio collo mordendolo leggermente.
-Mi sei mancata.- sussurrò esausto, ancora dentro di me. Mi spostai sciogliendo la nostra unione di corpi e lo guardai dritto negli occhi.
-Ti amo.- fu la risposta a tutto, che diedi con un sorriso pieno d'amore. I suoi occhi, li guardai, e giuro che parlavano in quel momento. Mi strinse possessivo a se e all'orecchio mi sussurrò
-Ti amo anche io, mon amour.- poi finalmente morfeo venne a farmi visita, facendomi addormentare con una serenità che avevo perso durante questi anni, stretta a lui.
Quella notte mi sentii di nuovo bene, in pace con me stessa e finalmente tra le braccia dell'unico uomo che ho sempre amato e desiderato di avere accanto: Klaus.
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Blood Attraction
Fantasia*SCENE DI SESSO ESPLICITE* Ellen è una ragazza di diciotto anni. Il padre, un noto imprenditore e fondatore di una famosa marca di auto sportive, si occupa di lei. La madre purtroppo è morta dieci anni fa, lasciandola sola ancora troppo piccola. È l...