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Pensare che oggi doveva essere un giorno felice pieno di regali e divertimento. Già, doveva.
É il mio compleanno.

Sono distrutta sia fisicamente che mentalmente.
Adesso mi trovo su una barella e non so per quale motivo.
Non ricordo niente.

Vedo tutto sfuocato.
Posso intravedere solo delle pareti bianche e delle infermiere.

«Scu..scusi, ma perché sono qui?  E la mia famiglia dov'è?
Ero con loro in macchina e poi..non ricordo più niente.»
Dico con voce debole.
«Ciao tesoro, sei in uno spedale hai fatto un incidente e..la tua famiglia..non ce l'hanno fatta.
Mi dispiace davvero tanto. Abbiamo provato a salvarli ma le loro condizioni erano troppo critiche. »

A quelle parole mi sento svenire. Mi sento impotente.
La mia famiglia non c'é più.
Non ci posso credere.
Non puó essere vero.

Al mio risveglio trovo, davanti al mio letto, le mie migliori amiche in lacrime.

«Syri ci dispiace tantissimo!
Come stai?
Ma che domande sono, certo che non stai bene!
Scusa é solo che non riesco a vederti in questo stato!»
«Anche io sono veramente dispiaciuta!
Abbiamo sentito la notizia al telegiornale. Dicevano che era una ragazza della nostra scuola. Ma quando siamo entrate nell'ospedale e ci hanno riferito che eri tu..a parole non possiamo dimostrarti quanto siamo tristi.»
«Io non ce la faccio a vederti cosí!» dice Ari alla fine.
«Grazie per essere venute. Se tutto va bene stasera o domani mattina sono a casa ok?» dico.

Arriva un'infermiera.
«Scusate ragazze, l'ora delle visite é terminata dovete uscire»
Ho sempre odiato essere disturbata quando sto facendo qualcosa di importante.

«Uff..ok Syri, ti chiamiamo dopo.»
«Grazie.Vi adoro»
«Anche noi ti adoriamo» dicono in coro uscendo dalla stanza.
Ora sono sola. Ma sola nel vero senso della parola. Ormai non ho più nessuno.

Prendo il mio telefono e guardo su Instagram.
Vedo che Ghali, un cantante che adoro, ha postato una nuova foto. Vado a vederla.
Sotto di essa c'é una didascalia che dice: «Bella raga, adesso sto per andare in un ospedale per trovare dei bambini e dei ragazzi con una storia da raccontare. Perché le loro vite hanno subito qualcosa di inaspettato e sgradevole che le avrà cambiate. Ora voglio andare lì per conoscerli»
E se venisse nel mio ospedale? No, non puó essere se no ci avrebbero già informato.

Poco dopo sento la porta aprirsi piano piano..di sicura sarà un'infermiera e se faccio finta di dormire magari non mi fa una di quelle odiose punture sul braccio.
«Ecco entra pure. Questa é l'ultima stanza. Lei si chiama Syria, voglio che sia lei a raccontarti quello che le é successo.
«Ok,grazie.

Quella voce l'ho già sentita..ma no, non puó essere lui. No é impossibile.
Ma appena mi giro non posso credere ai miei occhi! É Ghali! Ed é davanti a me!

«Ciao io sono Ghali. Tu ti chiami Syria giusto?» annuisco. «Ti volevo fare una domanda, come mai sei qui?»
«Ehm..c'è io..» sembro una cretina! Perché non riesco a rispondergli?
«Non ti preoccupare, non agitarti!»

Si nota così tanto? Ok adesso prendo un bel respiro e glielo dico.

«Io sono qui perché, ieri ho fatto un incidente eh..eh....i miei genitori e la mia sorellina non ce l'hanno fatta..» subito scoppio a piangere.
«Mi dispiace tantissimo piccola. Aspettami qui. Torno subito»

Aspettate un secondo mi ha appena chiamata “piccola"? Muoio!

Dopo circa un quarto d'ora ecco un'infermiera che entra con Ghali. Vedo una sedia a rotelle.

Ma cosa ci vogliono fare con quella?

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Ciao!
Questo è il mio primo libro.
Che ne pensate?
È una storia basata principalmente sull'amicizia.

Spero che continuerete a leggere la storia.
Lasciate una stellina e commentate!

Ci vediamo al prossimo capitolo!

~Syri

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