Polvere d'oro

Ti amo ti amo ti amo

Tom era sinceramente angosciato dal fatto che Isabelle non sapesse veramente chi fosse.

Voleva dirglielo, e doveva farlo al più presto, era l'unica persona di cui si fidava veramente.

Solo dopo un paio di secondi andò a cercarla, non la trovò prima di un quarto d'ora.

Ciò che vide lo fece riempire d'odio, rabbia e invidia: lei, Isabelle Lightwood, era seduta sul davanzale di una finestra in una vecchia aula dismessa, aveva le gambe attorcigliate alla vita di un ragazzo, ma non un ragazzo qualsiasi!

Draco Malfoy!!

Tom lo detestava! Tra loro non era mai corso buon sangue ma adesso stava superando ogni limite!

Si stavano sbaciucchiando da non sa quanto tempo, sembravano così affiatati e volle vedere dove volevano arrivare, ma non fu questo a dargli più fastidio, certo non che a essere spettatore di una scena del genere gli fece piacere: non sopportava di vedere la ragazza che amava avvinghiata ad un arrogante 'ragazzino', infatti il Serpeverde aveva una mano infilata per metà megli slip di Izzy mentre l'altra vagava libera dai capelli alla schiena con un lento movimento che faceva sussultare la ragazza, dal ventre ai seni, poi ancora sulla schiena ma questa volta andava sotto la camicia di seta bianca, Draco non desiderava altro che sentire la pelle della ragazza sulla sua mentre sarebbero stati tra le lenzuola di raso di seta verde della sua camera; eppure Tom era li ma nessuno dei due si era accorto della sua presenza, la cosa più sensata che riuscí a fare fu un Legilimens a Malfoy, ciò che vide fu confuso:

Isabelle, la stava baciando nella biblioteca nel reparto proibito; un abbraccio; un'altro bacio ma dato in un angolo buio della sala comune Serpeverde; tutto divenne ancora più sfuocato, quindi quello che stava per vedere non era ancora successo; nella camera di Draco, lui e Isabelle che si abbracciavano tra le coperte, un ghigno malizioso sulla faccia di lui... fu allora che venne scaraventato fuori dai pensieri di Malfoy; i due piccioncini si erano accorti della sua presenza e ora lo guardavano infuriati.

Gli occhi di Isabelle erano diventati violetti, cosa che le succedeva quando era veramente arrabbiata, mentre glio occhi grigi di Draco cominciarono a tingersi di un una tonalità tendente al nero che facevano pensare all'oscuritá della notte.

Tom si sentva vagamente fiero di aver interrotto quel momento, fu sempre lui a parlare per primo: Isabelle vieni ti devo parlare ed è molto importante!-. La sua voce era più fredda e dura del solito.

La voce suadente di Izzy interruppe quel silenzio divenuto imbarazzante.

-Dimmi Riddle, perché dovrei seguirti? So già cosa vuoi dirmi, vuoi dirmi che non sei solo un mago, per lo più cacciato da Hogwarts, ma anche, se ho ben capito, un angelo custode; o mi sbaglio?-. La sua voce era carica di disprezzo, e anche solo il fatto che lo aveva chiamato per cognome faceva capire quanto fosse incazzata.

-Ora mi chiami anche per cognome?!-. Più che una domanda sembrava una realtà dura da accettare. -Bene signorina SO-TUTTO-IO visto che non hai bisogno di ulteriori informazioni direi che me ne posso andare! Ma sappi solo che so come salvare Runa! Ma probabilmente lo sai già!-.

Isabelle non riusciva a credere alle sue orecchie! -Tom! Vuoi dire che la Polvere d'Oro non basta da sola?-. Ogni traccia di cattiveria aveva lasciato posto alla curiosità.

-Si Isabelle, mi stupisco come tu non lo sappia, se ti interessa te lo dirò quando non sarà presente il tuo amichetto-.

La rabbia ritornò a balenare sul volto pallido di Izzy: -Tom! Non è un mio amichetto, come dici tu, Draco è il mio ragazzo !-. Aveva calcato apposta l'ultima parola per far capire chi comandava.

-Ok Isabelle! Come dici tu,comunque vorrei parlarne in privato; ma come fai a sapere che sono mezzo mago e mezzo angelo custode?-.

-Va bene ne parleremo in privato. Comunque so che sei un angelo custode perché ho visto il tuo passato in un rapidissimo flashback, questo lo possono vedere solo gli Shadowhunters quando baciano qualcuno che è in parte un angelo. All'inizio non ho detto nulla ma poi ragionandoci tutto aveva senso! Ti hanno assegnato me da proteggere: infatti mi hai portato in casa quando ero svenuta davanti all'abitazione, mi hai fatto venire in questa scuola affinché studiassi la Polvere d'oro e so anche che la tua dinastia di mezzi angeli e mezzi maghi è collegata alla mia famiglia da secoli-.

-È corretto Isabelle, siamo collegati perché due nostri antenati erano parabatai. Comunque ti aspetto più tardi in biblioteca per parlarti-.

L'unico che stranamente era rimasto in silenzio era Draco che fissava il vuoto come incantato, Izzy gli prese il volto tra le mani e gli diede un leggero bacio a stampa che lo 'risveglió'.

Finalmente anche il giovane Serpeverde parlò: -Non ti avevo mai visto così aggressiva, ma sei stata fantastica! Ora devo andare a pozionologia, se no chi lo sente Piton!-.

-Ti accompagno fino all'aula-. Isabelle fece un sorriso raggiante che per poco non fece sciogliere Draco.

Andarono insieme verso l'aula in silenzio, prima di entrare la salutò con un bacio e un 'ti amo' che dissero simultaneamente arrossendo e poi lei si avviò quasi saltellando per la felicità verso la biblioteca, moriva dalla voglia di sapere cosa le avrebbe detto Tom.

Lui era li, al solito tavolo che leggeva, Isabelle gli si avvicinò in silenzio e solo dopo gli disse: -Ti prego dimmi come salvare Runa!-.

-Impaziente come al solito, eh Izzy!- Sulle labbra era comparso un ghigno dannatamente sexy. -Quello che ho scoperto prtrebbe essere la soluzione, bisogna preparare una pozione che non si impara a scuola:

1. Va preparata sul luogo dove è morta la persona;

2. Gli ingredienti sono parecchio strani: un capello della persona morta, ortica, due peli di un gatto dal pelo totalmente nero, due piume di un cigno, tre peli di un lupo mannaro e infine una piuma di un angelo polverizzata e racchiusa un diamate;

3. La pozione va preparata durante la luna piena nel mese di nascita della persona morta.-.

Isabelle sapeva che mancavano solo cinque mesi al mese della nascita della amica, Luglio.

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