Devastato. Peggio - a intendere - di una no-stop di sesso. Soddisfacente.
Eccola, la mente, già frena l'impeto e la foga, per preservare il povero K. Come guardare mai, senza turbamenti, un cielo sereno? Come guardarla la Bellezza, senza rimanerne vittima?
Una cosa però fu certa, lei gli regalò uno di quegli splendidi momenti al quale un uomo rimane affezionato per tutta la vita: le parlò. Ebbero una conversazione il Signor K e la roscetta, la quale rispondeva al nome di Chiara.
Il Signor K stavolta si comportò come meglio non potesse. Anche se subito si riprese dicendo che meglio era sempre possibile comportarsi: non avrebbe dovuto per esempio annaspare discorsi e balbettare come se stesse affogando nel dialogare con lei. E nemmeno doveva tremare come una foglia e muoversi come una bandiera nella tempesta di una barca alla deriva! Ad ogni modo K si dichiara soddisfatto viste le precedenti prove.
Vale a dire: aveva visto che questa roscetta non era così disponibile a parlare con lui, come lo era con M per esempio o immaginava altri e aveva capito, grazie a G, la collega amica del Signor M, che lui potesse esserle risultato invadente, perché K era molto diretto e trattava gli altri come se li conoscesse da tempo e per questo motivo gli approcci alla povera Chiara finivano nel vuoto e anzi anche poco apprezzati o peggio forse sgraditi dato l'impeto.
Così decise di farsi vedere, rimanere nella stessa stanza dove era lei ma non approcciarla: proprio per catturare la sua d'attenzione e far in modo che si chiedesse come mai oggi K non la infastidisse!
Il Signor K non aveva la certezza che le fosse sgradita la sua presenza, ma certo nemmeno che saltasse di gioia a vederlo. Molto probabilmente aveva ragione G, la Signora G. Sarà risultato sicuramente invadente.
Così passata una buona ora, dall'altra parte dell'enorme stanza dove si trovava K, ad un certo punto i due si guardano ed è lei, dalla parte opposta, quando il Signor K le sorride, che sembra esser catturata dalla immediata smorfia d'impazienza assunta da K che la fece come rispondere con un'altra di riflesso, interrogativa.
Il Signor K capì che era il momento di passare al linguaggio verbale, allora esordì imprecando contro la Vodafone che gli aveva provato a rubare 9 Euro, ma che glieli fossero stati rimborsati non appena lui per protestare e chiedere spiegazioni gli aveva telefonato.
Il Signor K deve dire che la centralinista fu molto gentile e K si sentì ascoltato, aiutato e confortato e che se ne era forse innamorato, ma capiva anche che era una posizione alquanto difficile la sua e che era un'altra delle sue risposte emotive psicologiche di mancanza d'affetto oppure una sindrome patologica del fagocitare amore. E su questo - almeno per ora - non mi esprimo, ci devo ancora lavorare su. K non vuole amore, ma lo richiede.
A Chiara non gli era interessato chiedere cosa fosse successo e K trovò inutile raccontarle il misfatto e la tentata frode, invece, le chiese lui un attimo dopo, su cosa stesse lavorando e da lì iniziarono a parlare...ma in inglese!!
Perché lei, pronunciando la parola Cambridge e lui rispondendole con Howard, lo corresse nella pronuncia e da lì iniziarono a parlare in inglese, lei per provocazione, millanteria e lui per divertimento, gioco; poi K le si avvicinò con la scusa che non sentisse e da lì immagina che almeno un'ora buona la passarono a chiacchierare.
Lei era sicuramente impegnativa. Con buoni principi sembrava dai quali partisse. Sentiva in lei una certa carica, una forte passione nei confronti della vita che lo fece impallidire. Non era aggressiva, ma si sentiva che aveva tanta vita interiore come gli disse lei. Questa è la prima vita, l'anticamera dove riflettiamo chi siamo e cosa facciamo, la vita esterna, è solo dopo la vita vera, il secondo stadio della nostra esistenza, quello che gli altri non vedono.

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Le storie del Signor K
Teen FictionLe storie sono quelle del signor K, un pendolare renitente, il quale ogni mattina si alza e va a lavoro. E chi è il Signor K? Non lo sappiamo. Le storie si scrivono nel momento in cui avvengono e le possiamo conoscere nel mentre queste storie vengon...