Dragon AU (Voltron/Klance)

Ch 18

Quando Lance si svegliò, aveva la vista annebbiata e gli faceva malissimo il naso.

Si mise seduto e una benda bagnata gli scivolò dalla fronte.

-Lance!-

Lance si tolse il panno di dosso e guardò nel punto in cui era provenuta la voce.

Keith era lì accanto, con un secchio d'acqua tra le mani. Doveva aver messo lui la benda sulla fronte del castano.

-Ehi, lucertola...- il castano fu sopraffatto da Keith, che lo strinse forte a sè, affondando il viso nell'incavo tra il suo collo e la sua spalla.

-Mi hai fatto proccupare.- borbottò contro la sua pelle.

Lance sorrise appena, carezzando dolcemente le ali ripiegate sulla schiena del moro -Scusami...-

-Ehi, va tutto bene?-

Davanti ai due ragazzi c'era Shiro. Pareva in gran forma.

Keith si staccò subito da Lance, rosso in viso.

-Sì, sì..-

-Ho avuto paura di averti rotto il naso... Sicuro che stai bene?-

Lance annuì -Non si proccupi.-

Shiro rise e si sedette - Dammi del tu. Se mi dai del "lei" mi fai sentire vecchio!- poi gli porse la mano -Beh, piacere di conoacerti di persona Lance.-

Il castano vide che la mano e tutto l'avambraccio del generale erano di metallo.
Sobbalzò non aspettandosi quella sorpresa.

-Che è successo al tuo braccio?-

Shiro osservò la protesi di metallo con uno sguardo malinconico -Diciamo che... Me lo hanno sostituito.-

-Le fate?-

-No, i nemici. Quando è scoppiata la guerra, mi hanno catturato e... volevano farmi diventare un'indistruttibile macchina da guerra...- raccontò con gli occhi che parevano essersi persi in quell'atroce ricordo -... Poi però sono riuscito a fuggire...-

-Oh...-

Passò un po' di silenzio, poi Lance chiese nuovamente a Shiro -In che senso " piacere di conoscerti di persona"? Ti ha già parlato qualcuno di me?-

-Certo! Keith mi parlava spesso di te mentre ero in coma.- spiegò sorridente.

-Quindi tu mi sentivi?!- esclamò Keith, in preda a una sorta di imbarazzo.

-Ovvio.-

-E... Che ti ha raccontato di me?- sussurrò Lance.

-Di quanto tu sia fastidioso e egocentrico.- elencò Shiro, facendo cambiare lo sguardo di Lance da entusiasta a deluso - E... di quanto tu gli piaccia.- ridacchiò il generale rivolgendo a Keith un'occhiata maliziosa.

-Non l'ho mai detto!- sbottò il drago sbattendo con forza la coda a terra.

-Keith... Ci conosciamo da anni, so quando provi qualcosa per una persona. E poi su, non facevi che dire "Dovresti vedere i suoi occhi! Sono di un celeste meraviglioso!" Oppure "Quando sorride è adorabile!"...-

Il moro puntò lo sguardo a terra, corrucciando le sopracciglia e mettendo il broncio.

-Davvero pensi queste cose?- chiese il castano cercando di inserirsi nello sguardo del drago.

-Io... - Keith alzò la testa e con un sospiro imbarazzato annuì.

Lance sorrise in quel modo che Keith trovava assolutamente adorabile -Grazie.-

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Shiro aveva preparato un fuoco per cucinare la cena per sè e per Keith.
Quando finì sistemò il cibo in due piatti e si sedette accanto al drago per mangiare assieme.

-Quindi...-

-Quindi cosa?-

Shiro domandò mentre mangiava - Tu e Lance state assieme?-

Keith sobbalzò -No!-

-Peccato... Sareste una bella coppia...- mormorò il generale finendo il pasto.

Il drago stette ad osservare il suo padrone mentre ravvivava le fiamme del focolare con una vecchia alabarda arrugginita.

-Come fai a... capire se quello che provi è veramente amore o...-

Shiro si girò verso il drago, appoggiandosi stancamente all'alabarda - Bella domanda... Mi sa che rimarrai senza risposta.- sorrise.

-Come?! Perchè non vuoi dirmelo?!- strepitò irritato il drago.

-Perchè ognuno ha un concetto diverso di amore... E tu, dovresti provare a pensare come Keith Kogane, non come Takashi Shirogane.- lo rimbeccò il generale, andando a risedersi accanto a lui. -Capisco che... mi vedi un po' come un fratello maggiore... o come un modello da seguire, ma... Non puoi continuare a pensare come me.-

Keith giocherellò distrattamente con l'orlo della sua maglietta - È che sono confuso...-

-Perchè stai cercando di spiegare l'amore con la testa.-

-Non posso?-

-No. Ti confonderai all'infinito e non troverai mai una risposta.-

-E allora come devo fare per capire se amo davvero Lance?- guardò speranzoso il generale, alla ricerca di una possibile risposta.

Shiro fece spallucce -Beh, per prima cosa dovresti concentrarti su ciò che provi sia quando sei con lui che quando ti è lontano...-

-Sembra difficile.-

-Non lo è se segui ciò che il tuo cuore ti comanda.- sorrise dolcemente il generale.

Keith stette in silenzio, poi chiese - Posso andare a trovarlo al paese domani?-

Il maggiore che in quel momento stava bevendo, sputò sorpreso l'acqua che aveva appena portato alla bocca. Lo guardò con gli occhi sbalorditi -Cosa?!-

-...So che può sembrare una cosa da incoscienti...- iniziò Keith

-Non è che sembra, lo è sul serio! Keith, sei un drago! Come pensi reagiranno le persone appena ti vedranno?!- Shiro era piuttosto allarmato.

Il drago abbassò la testa - Lance... voleva presentarmi alla sua famiglia...- si passò impacciato una mano tra i capelli -Pensavo... Che ci sarei potuto andare tipo... in incognito...-

L'altro era rimasto lì a fissarlo, senza dire nulla.

Il moro sospirò - Scusa... non avrei dovuto chiedertelo...-

-No, aspetta. Sto pensando.-

-A cosa?-

-A come potremmo fare per farti sembrare umano...-

A Keith sbocciò un sorriso sulle labbra, e cosa strana, abbracciò Shiro a sè - Grazie! -

-Calmo... Calmo...- si staccò il drago di dosso -Dovrai stare attento però... io non verrò con te... non sarò lì pronto a salvarti...-

Keith annuì -Lo so. Starò attento.-

-Bene, allora pensiamo un po' al tuo mascheramento. Nemmeno Lance ti riconoscerà come drago!- il generale sorrise e prese un vecchio foglio, iniziando a buttare giù delle idee.

Il drago lo osservava, sbattendo lievemente le ali, impaziente di ciò che lo aspettava il giorno dopo.

Chissà com'era la famiglia di Lance?

Ps. So che in questo capitolo non c'è molta azione, ma volevo far capire che tipo di rapporto c'è tra Keith e Shiro.