Ch 20

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Era stata una pessima idea.
Il dolore alla schiena non stava diminuendo anche se Keith cercava di non pensarci.

Ma adesso non poteva tornare indietro.

Non adesso che Lance lo aveva fatto sedere a tavola per mangiare assieme alla sua famiglia.

Quando erano arrivati alla casa del ragazzo, gli aveva aperto una donna, che Lance gli aveva presentato come sua madre.

Somigliava a Lance solo per gli occhi e per il sorriso.
Era stata felicissima di conoscerlo e lo aveva subito abbracciato come se fosse un figlio che non vedeva da tempo.

Poi Lance gli aveva presentato i suoi quattro fratelli, due gemelli di 5 anni, uno di 7 e l'altra di 20.
Erano stati tutti così cordiali con Keith, anche se i due piccoli gemelli avevano tentato di togliergli il mantello.

Aveva poi conosciuto il padre di Lance, che era alto come il figlio e aveva gli stessi capelli.

Fino a quel momento però Lance lo aveva presentato come "Questo è il mio amico Keith.", e la cosa al drago non andava molto a genio.

-Lance possiamo parlare un attimo?- chiese il moro afferrando il castano per la maglietta.

-Certo.- gli si avvicinò allontanandosi dalla sua famiglia -Qualcosa non va?-

-Noi due stiamo insieme... vero?- domandò Keith in risposta alzando gli occhi speranzoso.

Lance sorrise prendendogli il viso tra le mani -Certo che sì!-

-Allora perchè... Mi presenti come tuo amico?-

-Voglio dirgli la verità quando saremo tutti insieme a tavola... E... Ecco il fatto è che non so ancora come la prenderanno...- abbassò gli occhi.

-Non sanno dei tuoi gusti?-

-S-solo mia madre...-

Keith si accorse che Lance stava tremando.
Doveva aver molta paura del giudizio della sua famiglia.

- Se ti vogliono bene ti accetteranno anche dopo... - Keith lo abbracciò a sè, carezzandogli la schiena per tranquillizzarlo.

-S-sì... Hai ragione...-

-Sei un tipo forte Lance, ce la puoi fare.- si staccarono dall'abbraccio e il drago gli rivolse uno sguardo fiero.

-Sì! Ce la posso fare! Però...-

-Però cosa?-

-Puoi starmi vicino dopo? Giusto per sostegno morale...-

Keith rise -Non dovresti neanche chiedermelo... Ti sarei stato accanto comunque.-

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-A-avrei una cosa da dire.-
Lance interruppe il pranzo così, facendo tintinnare il coltello contro la superficie in vetro del bicchiere.

I bambini continuarono a schiamazzare e a giocare tra loro, ma il resto della famiglia si zittì e guardò Lance con un'espressione confusa.

Il castano tremava e balbettava cercando di iniziare il discorso.
Dopo due minuti buoni era ancora lì che annaspava, rosso in volto per trovare le parole.

-Insomma?- chiese sua sorella maggiore con aria annoiata -Cosa devi dire?-

-È difficile...- borbottò il ragazzo, guardando di sfuggita Keith, che subito gli strinse la mano.

-Diciamo che Keith è un po' più di un amico...- balbettò mentre tremava ed arrossiva al contempo.

-Io e Lance stiamo insieme.- disse Keith mentre si alzava e abbracciava a sè Lance.

La madre di Lance sorrise, sua sorella che stava bevendo sputò l'acqua e suo padre era rimasto bloccato.

-Ehm... Sorpresa?- cercò di ironizzare Lance, più per tranquillizzare sè stesso che la sua famiglia.

-Stai con un ragazzo.- balbettò finalmente suo padre dopo essersi ripreso dallo shock.

-Sì.-

- Ecco è un po'...-

-Disgustoso? Papà lo capirò se non mi accetterai...-

-Stavo per dire strano.- lo rimbeccò l'uomo -Però vedrò di farci l'abitudine... In questo mese ti ho visto... più felice... e immagino sia grazie a lui...-

Lance annuì, con un sorriso stampato in volto.

-Per me puoi stare con chi ti pare.- borbottò la sorella mentre continuava a mangiare.

Pareva che Lance avesse avuto una paralisi facciale. Continuava a sorridere.
Si sedette e così fece anche Keith.
Si scambiarono un'occhiata complice e il drago si rese conto di quanto fosse importante la famiglia per Lance.

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- Che espressione farà Hunk appena glielo diremo?-

- Non saprei.-

-Secondo me rimarrà a bocca aperta e dirà qualcosa del tipo "Congratulazioni fratello!"-

Erano entrambi seduti sotto il portico di casa Mc Clain e osservavano pigramente la strada del villaggio, dove gli uomini tornavano a lavoro dopo pranzo.

Da una parte era seduta la madre di Lance, che sferruzzava e davanti a lei i due gemelli giocavano con delle bambole di pezza.

Il padre di Lance era seduto su una sedia a dondolo e sonnecchiava con il cappello calcato sul viso.

Era perfetto per Keith. Era semplice, ma era tutto ciò che voleva.
Una vita normale.
Accanto al ragazzo che amava.

Strinse Lance a sè, giocherellando con le sue ciocche di capelli bruni.

Quando chiuse gli occhi avvertì un pericolo.
Sentiva il terreno che batteva e urla indistinte nel sottofondo.

Aprì subito gli occhi e sentì meglio le voci.

-Via! Via dalla strada!-

-I cavalli si sono imbizzarriti!-

Tutti sotto il portico volsero la loro attenzione verso una macchia indistinta che si avvicinava rapidamente a loro, percorrendo agitatamente la strada e sollevando un gran polverone.

Era una carrozza con due cavalli spaventati.
Tutte le persone si spostarono veloci dalla strada per non venir travolte.

-Oh mio Dio! Miguel torna qui!- la madre di Lance si era accorta che uno dei due gemelli era in strada, sul tragitto della carrozza.

Lo avrebbe investito!

Il padre si alzò, pronto a balzare in strada, ma Keith fu più rapido.
Si lanciò in strada e alzò le mani davanti a sè.

Sapeva che era una follia, ma doveva provarci.
Appena arrivarono i due cavalli, li bloccò reggendo entrambi per il morso.
Urlò sia per lo sforzo che per la paura, e riuscì a fermarli.

Un "clac" risuonò nella strada ormai caduta nel silenzio.
Da sotto il mantello del moro caddero due cinture e successivamente cadde anche il pesante mantello, liberando due ali enormi e una coda da drago.



Ps. OPS Altra suspence ;)
Tra l'altro in questi giorni sto costruendo il cosplay di Galra Keith...
Quindi scusate se ci sono errori grammaticali, ma tra cosplay, fanfiction, storyboards e commissioni scolastiche sto fondendo... :')

Dragon AU (Voltron/Klance)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora