Ch 12

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Non voleva ammetterlo, ma la presenza di Lance era diventata vitale nella sua giornata. Ogni giorno, che fosse bello o piovesse Keith aspettava impaziente il ragazzo sulla soglia della caverna.

All'inizio pensava fosse solo perché Lance gli portava il cibo e si portava via tutte quelle pericolose spade che costellavano la spianata.

Quel giorno però realizzò che non era solo per quei due stupidi motivi che il castano era vitale per lui.

Solitamente Lance lo veniva a trovare poco prima di pranzo, circa alle undici e mangiavano assieme, alle quattro poi Lance se ne andava per tornare a lavoro e dalla sua famiglia.

Aveva annullato la sua solitudine con quel sorriso dispettoso e quella faccia da schiaffi che si ritrovava.

Keith era impaziente e sbatteva nervosamente la coda contro la terra battuta, facendo alzare delle nuvolette di polvere.

Lance stava tardando. Era in ritardo di un'ora buona.

-Appena arriverà mi sentirà quell'inutile umano!- borbottava anche se non lo pensava veramente.

Dopo qualche minuto, dal bosco, il drago cominciò a sentire dei passi.

Subito si alzò in piedi, cercando di metter su una faccia arrabbiata, pur essendo sicuro che con gli occhioni celesti di Lance l'avrebbe persa subito.

-Lance! Stupido! Dove sei stato fino ad...- smise di botto di urlare.

Dal bosco erano usciti Hunk e Pidge i due amichetti fastidiosi di Lance.

-...ora?- mormorò deluso finendo la frase.

-Ehi, ciao Keith!- lo salutò Hunk camminando verso di lui senza la minima paura.

-Non avvicinarti! Non mi fido ancora di voi due!- poi aggiunse con un tono più basso e preoccupato -Dov'è Lance...? Gli... È successo qualcosa?-

Pidge gli sorrise e gli diede una pacca su una spalla - Non preoccuparti! Il tuo ragazzo sta bene! È andato con suo padre. Tornerà domani mattina.-

-D-domani?-

-Sì, è per questo che ha incaricato noi di portarti da mangiare.- la ragazza gli porse un piccolo vassoio con della carne ben cotta.

-Lance tiene molto a te! La sua prima preoccupazione prima di partire sei stato tu.- affermò Hunk rivolgendogli un sorriso affettuoso.

Il drago prese il vassoio, ancora scosso e si sedette a terra, un po' avvilito.
Stava pensando da egoista : non poteva avere Lance sempre vicino a sé.

-Dove... Avete detto che è andato?-

-Uhm... Non lo so di preciso... Ma andavano a scegliere insieme le nuove piante per i loro campi...- spiegò Hunk mentre anche lui si sedeva.

-Campi?- Keith aveva iniziato a mangiare la carne in modo poco graziato.

-Sì, con la guerra di due mesi fa erano stati distrutti e la famiglia di Lance era andata in bancarotta...- spiegò Pidge - Poi via via hanno messo dei soldi da parte... Anche Lance ha lavorato duramente e... Beh senza però il tuo contributo non ce l'avrebbero mai fatta.-

Il drago lo guardò piuttosto confuso -Che contributo?-

-Le spade che hai regalato a Lance.-

-Oh... - Keith guardò a terra.

Non sapeva ancora nulla di Lance. Se soltanto avesse saputo della condizione in cui viveva, lo avrebbe aiutato in modo più consistente.

-Non essere triste. Il tuo ragazzo tornerà presto!- ridacchió Pidge cercando di stuzzicarlo.

-E poi ti teniamo compagnia noi!- continuò Hunk.

Keith fece un debole sorriso ad entrambi.

Gli faceva piacere avere compagnia, ma... Si sentiva vuoto.

Come quando Shiro si era addormentato due mesi fa lasciandolo solo.

Lance era ormai una parte di sé. Appiccicoso, dolce e dispettoso.
Ma proprio per tutti questi motivi gli voleva bene.

Sperò ardentemente che la giornata passasse in fretta così da arrivare al mattino dopo e rivedere quella faccia da schiaffi che in un qualche modo misterioso riusciva a completare il suo cuore.

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-Lance cosa c'è? Ti vedo distratto.-

Il ragazzo si voltò spaesato verso il padre che lo aveva appena risvegliato dalla trance.

-No, no... Stavo solo pensando... Ma sentivo ciò che dicevi.-

-Allora quale preferisci?- chiese suo padre.

-Uhm... Di... Di cosa?-

-Non mi stavi sentendo vero?- sorrise suo padre -Intendevo il tipo d'uva.-

-Ah... Uhm... Rossa.- rispose Lance sfiorando con le dita i grappoli rossi della vite.

-Ultimamente non fai che scegliere cose rosse... E sei piuttosto distante.-

-Scusa... Mi manca... Una persona.-

Lance ancora non si perdonava di essersene andato senza aver avvertito prima Keith.

Chissà se se l'era presa?

E poi gli mancava. Tantissimo. Si sentiva... Vuoto.

-Ti manca Keith?-

Il ragazzo sobbalzò arrossendo -Come fai a sapere di Keith?!-

-Tua mamma me ne ha parlato.- suo padre iniziò a caricare le piante sul carro.

Lance lo aiutò e quando gli fu vicino gli chiese sottovoce - E a te sta bene che io... Uhm... Sia diverso?-

Suo padre gli posò una mano sulla spalla -Non mi interessa dei tuoi gusti. Sei sempre mio figlio Lance.-

Il castano annuì e continuò ad aiutarlo con le piante.

Appena finirono di caricarle ripartirono. Il padre guidava il carro e Lance gli stava vicino, osservando i grappoli delle viti.

Sorrise: l'indomani avrebbe portato a Keith dell'uva.

Chissà se gli sarebbe piaciuta?

Dragon AU (Voltron/Klance)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora