L'ansia di arrivare

115 10 2
                                    

                            CAP. 30

-VERONICA
Più i giorni passavano e più non vedevo l'ora di rivedere Fabrizio. Mi mancava da morire e pensare che mi aveva perdonato era una cosa che mi ha fatto davvero rinascere...
Ovviamente non potevo non ringraziare Laura, perché se non fosse stato per lei, io non avrei mai dato la lettera a Fabri e lui non so se mi avrebbe perdonata così presto.
Quanto mi è arrivata la sua telefonata non riuscivo davvero a crederci. Pensavo di star sognando.
Sentire di nuovo la sua voce è stato come vivere di nuovo.
Ieri sera Fabri mi ha richiamata, mi ha detto che anche lui era stato malissimo durante la mia assenza e mi ha detto anche della sua "storia" con Elisa.
In quel momento non sapevo se volevo ucciderlo o se volevo biasimarlo.
Alla fine ho cercato di capirlo,anche io l'avevo tradito alla fine, ma tanto so che Elisa rimarrà alla larga da noi per molto tempo.
Simona,la mia coreografa, mi ha detto che la compagnia di danza ha mandato una mail a lei dicendole che non erano soddisfatti del mio lavoro lì,ed hanno ragione, ho fatto di tutto pur di farmi licenziare.
Tra due giorni ho il treno per Roma e non vedo l'ora di arrivare.
Non vedo l'ora di abbracciare Fabri e di non lasciarlo andare via mai più.
Fremo dalla voglia di prendere quel aereo e di sentire finalmente l'odore della mia città.
Mi mancano le mie origini.
Mi mancano i miei parenti.
Mi manca mio fratello.
Ma soprattutto mi manca lui, mi manca la ragione per cui tuttora vivo.

-Prima del viaggio-

Tra pochi minuti sarei partita. L'ansia iniziava a farsi sentire. Pensare che tra meno di un giorno avrei visto di nuovo tutti mi rendeva felice,ed è la prima volta, dopo vari mesi, che sono così felice.
Sono felice. Sì, lo sono finalmente.
Stanno iniziando a chiamare i vari voli: Milano, Londra, e dopo aver nominato altre città, finalmente chiamano Roma.
Vedere il nome della mia città apparire su quello schermo mi fa realizzare tutto, tra poco sarei partita.
Roma, la città delle mie origini,la città in cui è nato tutto, la MIA città.
Dopo ripetute volte che chiamano il mio volo, raggiungo l'aereo e finalmente siamo pronti per partire.
Devo ammettere che mi mancherà New York, ma cavolo, sto tornando a casa! Ancora non ci credo.
In più i miei genitori non sanno niente, quindi sarà una sorpresa per loro.
Non vedo l'ora di arrivare...

YOUNG HEARTS 💕 ~QueenVero&KingFabri~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora