Scarlett era rimasta rinchiusa in camera sua per i 3 giorni successivi, non voleva parlare con nessuno. Avevo sempre avuto questa reazione al dolore, si rinchiudeva in se stessa e diventava più acida e stronza sopratutto con chi voleva aiutarla.
Mad aveva cercato più volte di parlarle e di spiegarle come stavano le cose, ma lei non aveva voluto sentire ragioni.
Improvvisamente, il quarto giorno della sua auto prigionia qualcuno bussò alla porta. Scarlett capì immediatamente che non si trattava della sua amica rossa dato che lei non avrebbe mai bussato ma anzi le avrebbe fatto prendere un infarto ogni volta che entrava.Lo capì anche perché sentì una strana sensazione nello stomaco, come un avvertimento a cui però la ragazza non fece caso ma che attribuì alla fame.
Allora la ragazza decise di alzarsi dal letto e di andare a controllare; ciò che si trovò davanti la lasciò decisamente spiazzata.«Joseph... cosa ci fai qui?» la voce di Scarlett era incerta e la ragazza si rimproverò mentalmente per aver fatto la figura dell'idiota.
«Posso entrare?» teneva le mani nelle tasche dei suoi jeans neri strappati, la maglietta anch'essa nera creava un contrasto con il suo viso angelico. Non poteva mettere in dubbio che era un bel ragazzo, ma che era altrettanto strano e misterioso.
Una volta entrato si sedette sulla sedia della piccola scrivania che doveva effettivamente essere utilizzata per fare i compiti, ma la ragazza non era neanche stata assegnata a una specie di Mutanti quindi non poteva di certo studiare.
Poi parlò con voce calma «So che non hai voluto parlare con nessuno di ciò che è successo al tuo professore, e sono anche abbastanza sorpreso del fatto che tu mi abbia fatto entrare» sorrise beffardo mentre curiosava tra i quaderni di Scarlett.
«Ne sono sorpresa anch'io, posso chiederti una cosa?»
Joseph si girò immediatamente nella sua direzione con aria allarmata «cosa succede?»
«In verità devo farti due domande... ehm, come mai sei venuto qui? Oltre le poche volte che ci siamo incontrati non abbiamo mai intrapreso una conversazione seria.»
«La verità? Mi ci hanno trascinato, dopo che tutti hanno tentato di farti parlare senza successo hanno pensato bene di mandare me»
«Oh... sei un tipo molto diretto, non è vero?»
«Eh già, benvenuta nel mio mondo.» si fermò ad osservarla bene e notò che aveva un'aria davvero stanca nonostante fosse stata a letto per 3 giorni «ma non avevi detto che avevi due domande per me?»
«Beh si, forse è un po' stupido ma prima di entrare hai sentito una strana sensazione nello stomaco... come un formicolio?» notando la faccia stupita di Joseph la ragazza tirò subito indietro ciò che aveva chiesto e con un cenno della mano gli fece capire che aveva appena detto una stronzata «nono ok ho appena fatto l'ennesima figura di merda. Senti come stanno Justin e James? L'ultima volta che li ho visti li stavo cacciando dalla stanza»
Il ragazzo impiegò un tempo che a Scarlett sembrò infinito ma poi rispose quasi sussurrando «non è una stronzata.»
«Cosa hai detto?»
«Ho detto che non è una stronzata, ho sentito anch'io quella sensazione e mi era già capitato quando abbiamo ti abbiamo trovato nelle cantine. Come pensi che abbiamo fatto a capire dov'eri?»
«Di cosa si tratta?»
«Non ne ho idea ma non credo sia importante, probabilmente sono solo gli ormoni» e rimise su quel sorriso sfacciato che tanto gli piaceva fare «comunque James sta bene, sta cercando di chiarire con Maddy, lo sai non ho mai capito bene come sono andate le cose fa quei due. Mentre Justin, beh Justin è Justin... non credevo potesse preoccuparsi di altro che non sia se stesso, ma questa volta sembrava veramente in ansia per te, forse dovresti parlarci»
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The Merger
FantasyCi troviamo nel 2360, la popolazione umana si riduce a meno di 5000 abitanti dopo lo scoppio della 5ª guerra mondiale, che ha coinvolto tutti gli stati del pianeta e ha avuto conseguenze devastanti per l'ambiente e per la vita sulla terra. All'iniz...